I risultati finanziari di Spotify relativi al primo trimestre 2025 parlano chiaro: +15% delle entrate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e 268 milioni di abbonati paganti nel mondo, in forte crescita. Quest’ultimo dato in particolare è andato oltre le più rosee previsioni degli analisti. Ciò nonostante, il colosso della musica in streaming sta pensando a un nuovo aumento di prezzo per la sottoscrizione che sembra destinato a interessare anche l’Italia, entro l’estate.
Spotify: prepariamoci al nuovo aumento di prezzo
Lo ha riportato il Financial Times, citando fonti rimaste anonime, ma ritenute a conoscenza della strategia. L’incremento sembra essere destinato a ritoccare verso l’alto le tariffe dei piani individuali, con 1 euro in più. Vale a dire che, dagli attuali 10,99 euro, la formula Premium Individual potrebbe passare a 11,99 euro. Lo stesso varrebbe per Student, a 6,99 euro.
Una volta conquistata e fidelizzata la fetta più grande del mercato, ora Spotify sembra avere intenzione di monetizzare la propria leadership il più possibile, consapevole del fatto che l’annuncio di un nuovo aumento farà storcere il naso a molti. Anche se qualcuno deciderà di cancellare il rinnovo, le perdite saranno ampiamente ricompensate dall’esborso extra garantito da chi sceglierà invece di restare, per non perdere l’accesso alle proprie playlist e alle funzionalità esclusive della piattaforma.
È sempre più vicina l’era dello Streaming 2.0
Per il futuro, il servizio sta pensando a lanciare altri servizi premium, da proporre a un costo aggiuntivo. Una sorta di formula Streaming 2.0, come la definisce la fonte dell’indiscrezione, con riferimento a un termine utilizzato nel settembre scorso da Lucian Grainge, amministratore delegato di Universal Music Group. Potrebbe includere l’accesso anticipato alle nuove uscite discografiche e all’acquisto dei biglietti per i concerti dal vivo. Negli Stati Uniti, il piano potrebbe costare 5,99 dollari, in aggiunta agli attuali 11,99 dollari.
Non sono invece previsti cambiamenti per gli utenti free, quelli che pur accettando qualche limitazione nelle funzionalità e l’ascolto delle inserzioni pubblicitarie, possono accedere gratuitamente allo streaming sulla piattaforma.