L’hype intorno all’intelligenza artificiale continua a salire e i podcaster su Spotify lo sanno molto bene. Mentre la piattaforma di streaming svedese elimina migliaia di brani generati dall’IA, non per violazione di copyright ma per “manipolazione dello streaming”, i content creator sembrano focalizzarsi molto sull’intelligenza artificiale proponendo sempre più conversazioni al riguardo. Lo stesso CEO Daniel Ek, difatti, ha confermato che il numero di episodi giornalieri di podcast sull’intelligenza artificiale è aumentato di quasi il 500% su Spotify negli ultimi 30 giorni.
Su Spotify esplode il tema IA
L’amministratore delegato di Spotify ha notato, ad esempio, che gli ultimi episodi del ricercatore Lex Fridman parlano tutti di IA, e si tratta di sei puntate distinte. Non si tratta naturalmente dell’unico produttore di contenuti sulle IA, dato che è un tema ormai nella bocca di tutti. Come ha affermato Ek, la crescita in questo mese si è dimostrata folle.
A un utente in particolare egli ha risposto affermando che in futuro arriveranno “tantissimi strumenti che utilizzeranno l’intelligenza artificiale per assistere nella creazione” di contenuti, ma che non si tratterà di soluzioni analoghe all’algoritmo di Boomy, la startup californiana che permette la creazione di canzoni in pochi minuti, attingendo da basi apprese a partire da altri brani musicali già esistenti.
Un esempio di funzionalità firmata Spotify basata sulle IA è DJ, strumento di raccomandazione che sfrutta parzialmente il modello di linguaggio GPT per creare uno speaker radiofonico personalizzato sulla base dei brani preferiti dagli utenti.
Il futuro della piattaforma di streaming, però, includerà senza ombra di dubbio altre novità attualmente in fase di sviluppo. Vedremo a tempo debito di cosa si tratterà.