Spyware italiano nascosto in false app WhatsApp

Spyware italiano nascosto in false app WhatsApp

In alcune false app di WhatsApp per Android è stato nascosto lo spyware Spyrtacus venduto dall'azienda italiana SIO alle forze dell'ordine.
Spyware italiano nascosto in false app WhatsApp
In alcune false app di WhatsApp per Android è stato nascosto lo spyware Spyrtacus venduto dall'azienda italiana SIO alle forze dell'ordine.

Gli esperti di Google e Lookout hanno confermato a TechCrunch che lo spyware Spyrtacus viene nascosto in false app di WhatsApp per Android. Il malware viene sviluppato da SIO, azienda italiana che fornisce il tool a forze dell’ordine, agenzie di intelligence e organizzazioni governative. Non è chiaro se tra i clienti c’è anche l’Italia.

Spyrtacus è uno spyware governativo

Un ricercatore di sicurezza aveva segnalato a TechCrunch tre app Android camuffate da WhatsApp. Google e Lookout hanno analizzao le app e confermato che sono spyware. Il nome del malware sviluppato da SIO è Spyrtacus, come scoperto nel codice delle app. Le funzionalità sono quelle tradizionali di un tool per cyberspionaggio.

Spyrtacus può rubare messaggi di testo, chat da Facebook Messenger, Signal e WhatsApp, esfiltrare informazioni dai contatti, registrare telefonate e audio ambientale tramite il microfono del dispositivo, scattare immagini con le fotocamere. È probabile che lo spyware venga utilizzato dalle forze dell’ordine italiane, ma non c’è nessuna conferma ufficiale.

Ovviamente non sono noti i bersagli delle attività di spionaggio. TechCrunch ha contattato il portavoce del governo italiano, il Ministero della Giustizia e i dirigenti di SIO, ma non ha ricevuto nessuna risposta. Una ricercatrice di Lookout ha trovato lo spyware anche nelle app fasulle di alcuni operatori telefonici (TIM, Wind Tre e Vodafone).

Un portavoce di Google ha comunicato che nessuna delle app viene distribuita tramite Play Store. Kaspersky ha scoperto che Spyrtacus era nascosto nelle app presenti sullo store fino al 2018. Successivamente è stato distribuito tramite siti web fasulli con design simile a quello dei siti legittimi di alcuni ISP italiani. Esistono anche versioni per iOS, Windows e macOS.

Nel codice di una delle app infette è stata trovata la frase “Scetáteve guagliune ‘e malavita” presente nel testo del brano musicale Guapparia. Ciò suggerisce che gli sviluppatori dello spyware sono di origine napoletana.

Fonte: TechCrunch
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Pubblicato il
14 feb 2025
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