Su Craigslist si incita al saccheggio

Su Craigslist si incita al saccheggio

Un annuncio invita a liberare un'abitazione dai beni che l'inquilino non poterà con sé nell'imminente trasloco. Frotte di persone si avventano sulla casa. Il proprietario non ne sapeva nulla
Un annuncio invita a liberare un'abitazione dai beni che l'inquilino non poterà con sé nell'imminente trasloco. Frotte di persone si avventano sulla casa. Il proprietario non ne sapeva nulla

Sono bastati due annunci su Craigslist perché un’orda di inconsapevoli vandali si riversasse nell’abitazione di Robert Salisbury, cittadino di Jacksonville, nell’Oregon. Muniti di carriole, furgoncini, scatoloni e piedi di porco, hanno messo a soqquadro l’abitazione e si sono impossessati di tutti i beni dell’uomo.

Un ignoto utente aveva pubblicato a nome di Sainsbury due inserzioni che invitavano chiunque ad appropriarsi di mobili, suppellettili e persino di un cavallo che brucava nel giardino di casa: l’improvvisa necessità di trasferirsi, si diceva negli annunci, costringeva l’uomo a liberare l’abitazione per il prossimo inquilino.

Sainsbury, avvertito da una donna insospettita dalla generosità dell’annuncio, ha fatto ritorno a casa proprio mentre trenta persone si stavano ancora contendendo ciò che rimaneva: inorridito, ha chiesto spiegazioni. Gli entusiasti saccheggiatori gli hanno sventolato sotto il naso il foglio su cui avevano stampato l’inserzione. L’uomo ha concitatamente iniziato a appuntare targhe di automobili e a riappropriarsi dei beni strappandoli dalle mani dei presenti.

L’uomo avrà la possibilità di recuperare il maltolto? Gli inconsapevoli vandali saranno accusati di violazione di domicilio? È già accaduto che su Craigslist fossero postati incoraggiamenti al vandalismo, depredazioni di abitazioni che si sono concluse con l’ accusa della persona responsabile di aver postato l’inserzione.

Craigslist ospita annunci ordinari ed esperimenti sociologici , proposte a sfondo sessuale e offerte di lavoro per sicari professionisti , ma l’azienda non può essere considerata responsabile per ciò che i suoi utenti pubblicano, è un semplice strumento e sono i netizen a decidere come impugnarlo. ( G.B. )

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Pubblicato il
26 mar 2008
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