Menlo Park (USA) – Fornire agli sviluppatori open source un codec video gratuito e libero da royalty per il Web 2.0. È quanto ha promesso pochi giorni addietro Sun in occasione dell’evento Labs Open House , durante il quale l’azienda ha illustrato i suoi progetti di ricerca e sviluppo per il prossimo futuro.
Come spiegato sul blog di Sun, il futuro codec farà parte dell’Open Media Stack/System (OMS), una suite di strumenti e soluzioni per la codifica, decodifica, trasporto, controllo e protezione dei contenuti multimediali distribuiti su Web. Questo stack viene sviluppato all’interno dell’Open Media Commons ( OMC ), un’iniziativa sponsorizzata dalla stessa Sun, e sarà interamente open source e libero da royalty .
Battezzato OMS Video , il codec promesso da Sun poggerà sulle tecnologie della famiglia H.26x , le stesse alla base del diffusissimo standard di compressione video H.264 (MPEG-4 Part 10), rispetto al quale OMS Video dovrebbe fornire qualità e funzioni equiparabili.
Sun spera che la propria tecnologia possa diventare lo standard video di riferimento del World Wide Web Consortium , la stessa organizzazione che lo scorso anno, in occasione della pubblicazione della prima bozza di HTML 5 , sottolineò la necessità di un codec per i browser “che non richieda licenze per unità o per distributore, che sia compatibile con il modello di sviluppo open source, che fornisca una qualità sufficiente da essere usabile, e che non ponga rischi per le grandi aziende legati ad eventuali brevetti sommersi”. A questo ruolo la comunità open source ha già tentato di candidare il formato Ogg Theora , ma con scarse chance di successo .
Xiph.Org Foundation , realizzatrice di Theora, potrebbe rientrare parzialmente in gioco proprio con OMS Video: il suo famoso Ogg Vorbis , considerato uno dei più avanzati codec audio open source, sembra infatti destinato a far coppia con la tecnologia di compressione video di Sun e il già presentato sistema di protezione dei contenuti DReaM.
L’azienda californiana non ha fornito una tempistica per OMS Video, ma va considerato che il codec è attualmente solo un progetto sulla carta: potrebbero dunque volerci anni prima di vedere qualcosa di concreto.