SUSE Linux 11 strizza l'occhio a Windows

SUSE Linux 11 strizza l'occhio a Windows

Novell ha lanciato la prima major release del proprio OS, frutto della collaborazione con Microsoft. Supportate le applicazioni MS.NET, Hyper-V e i tool di management per Windows
Novell ha lanciato la prima major release del proprio OS, frutto della collaborazione con Microsoft. Supportate le applicazioni MS.NET, Hyper-V e i tool di management per Windows

A quasi tre anni di distanza dall’ultima major release del proprio sistema operativo Linux-based, Novell ha rilasciato la versione 11 di SUSE Linux Enterprise (SLE). Questa release beneficia del controverso accordo stipulato nel 2006 tra Novell e Microsoft, accordo che ha permesso alla mamma di NetWare di integrare in SLE diverse implementazioni di tecnologie Microsoft, tra le quali Mono .

SUSE Linux 11 se la fa con Windows Novell afferma che SUSE Linux Enterprise Server (SLES) 11 è la prima distribuzione Linux a fornire supporto commerciale per Mono . Il motivo per cui tale software – che come noto implementa la suite di strumenti MS.NET – viene “maneggiato” con molta cautela dagli altri vendor di Linux è che esso non si limita ad includere le tecnologie che Microsoft ha sottoposto all’organo di standardizzazione ECMA , ma implementa anche componenti di cui BigM potrebbe rivendicare la proprietà.

Se Novell può utilizzare Mono “a cuor leggero” è proprio grazie alle protezioni legali pattuite con Microsoft nel 2006, protezioni che mettono al riparo lei e i suoi clienti da eventuali cause per violazione di brevetto. Queste garanzie, che Microsoft generalmente fornisce in cambio proprietà intellettuali e cooperazione, sono il punto più contestato da Free Software Foundation e da molti membri della comunità open source.

Le tecnologie di MS.NET fanno il loro ingresso in SLES con il nome di Mono Extension , e permettono alle aziende di far girare le applicazioni MS.NET su Linux senza doverne ricompilare il codice. Tale estensione è disponibile anche per i mainframe System Z di IBM ma non per le altre due piattaforme supportate da SLE, Power e Itanium.

Mono Extension non è gratis: per averlo i clienti di SLES 11 devono infatti sborsare 200 dollari a server .

Nell’edizione Desktop (SLED) di SUSE Linux fa invece capolino Moonlight , implementazione del plug-in Silverlight di Microsoft che proprio di recente ha raggiunto la versione 1.0.

Novell afferma che le aree in cui il proprio sistema operativo fornisce interoperabilità con Windows comprendo virtualizzazione, system management, identity/directory federation, documenti, multimedia e accessibilità.

SLES è ottimizzato per girare sotto gli hypervisor VMware ESX, Microsoft Hyper-V e Xen con performance che Novell definisce “quasi native”. Inoltre questo sistema operativo può essere gestito con gli stessi strumenti utilizzati dalle aziende per Windows, incluso Microsoft System Center Operations Manager: ciò consente la supervisione e la gestione di server Windows e Linux da un’unica console.

La compatibilità con i documenti di Office è invece fornita dalla presenza in SLED di OpenOffice 3 , famosa suite open source che Novell ha condito con qualche add-on e diversi contenuti extra.

A partire dal terzo trimestre dell’anno SLES 11 potrà anche essere abbinato all’ High Availability Extension , una suite di strumenti a pagamento dedicata ai sistemi mission-critical. Essa fornisce funzionalità per il clustering policy driven e per la replicazione dei dati, e secondo Novell semplificherà la migrazione dei carichi di lavoro da Unix a Linux consentendo alle aziende di “costruire un’infrastruttura conveniente e flessibile”.

Da segnalare anche la presenza, in SLES 11, di JEOS (Just Enough Operating System), un sistema operativo ai minimi termini utilizzabile dagli sviluppatori per assemblare un’appliance virtuale utilizzando solo le parti di SLE necessarie per supportare una specifica applicazione. Le appliance che supereranno i test di sostenibilità di Novell potranno ricevere il supporto tecnico di quest’ultima.

Per creare versioni personalizzate di JEOS gli sviluppatori dispongono di SUSE Studio Appliance Toolkit , un software che attualmente si trova però ancora in stato di beta testing: il suo rilascio al pubblico è previsto per questa estate.

SLE poggia in gran parte sul codice di openSUSE 11.1 , la versione community driven del sistema operativo di Novell: con questa condivide il kernel Linux 2.6.27, Xen 3.3 e Mono 2.0.

Una licenza base di SLES 11 costa 700 dollari per server , mentre una licenza di SLED costa 120 dollari per client . Entrambe le edizioni possono essere scaricate da qui insieme a una licenza che garantisce 60 giorni di aggiornamenti gratuiti.

Alessandro Del Rosso

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Pubblicato il
25 mar 2009
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