La Commissione europea ha avviato un’indagine approfondita nei confronti di Nuctech per valutare se i sussidi ricevuti dal governo cinese rappresentino una violazione del regolamento del 2022. Anche per Temu potrebbe essere avviato un simile procedimento. Ieri è avvenuta un’ispezione a sorpresa nella sede di Dublino.
Indagine sulle attività di Nuctech
Nuctech è un’azienda cinese (parte del gruppo Tsinghua Tongfang) che produce sistemi di rilevamento delle minacce (TDS), tra cui scanner di sicurezza e di controllo per aeroporti, porti o punti doganali su ferrovie o strade situate ai confini. Ad aprile 2024 è stata eseguita un’ispezione presso gli uffici in Polonia e Olanda. In base ai risultati preliminari dell’indagine, Nuctech riceve sussidi dal Partito Comunista Cinese che possono causare una distorsione del mercato europeo.
I sussidi sono principalmente misure fiscali agevolate e finanziamenti sotto forma di prestiti. Tali sovvenzioni estere avrebbero avvantaggiato Nuctech sul mercato interno e influito negativamente sulla concorrenza. L’azienda ha potuto offrire contratti con prezzi e condizioni per la fornitura di grandi TDS e servizi correlati che non possono essere eguagliati da altri operatori.
Un portavoce ha dichiarato che l’azienda collaborerà con la Commissione europea, confidando nell’imparzialità del procedimento.
Ispezione nella sede di Temu
L’indagine nei confronti di Temu non è stata ancora ufficializzata, ma sembra imminente. Funzionari della Commissione hanno effettuato un’ispezione nella sede di Dublino per raccogliere prove su eventuali sussidi ricevuti dal governo cinese.
Un portavoce della Commissione ha confermato l’ispezione a sorpresa nella sede di un’azienda attiva nel settore dell’e-commerce. In caso di violazione del Foreign Subsidies Regulation (Regolamento sulle sovvenzioni estere) sono previste sanzioni fino al 10% delle entrate globali annuali.
Un’indagine formale è stata invece avviata a fine ottobre 2024. I risultati preliminari hanno confermato la violazione del Digital Services Act per la vendita di prodotti illegali sulla piattaforma, tra cui giocattoli per bambini.