La grande domanda dei consumatori italiani tra 2022 e 2023 è stata: ma quando avverrà lo switch-off del digitale terrestre? Lo stallo al quale stiamo assistendo è il chiaro segnale di problemi dietro le quinte per i grandi fornitori di contenuti audiovisivi, come segnalato più volte dalla associazione delle TV locali Aeranti-Corallo. Finalmente, però, giungono le conferme di un inizio della chiusura della pratica a inizio 2024. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha infatti fissato una road map per passare al nuovo standard del digitale terrestre DVB-T2.
Rai pronta a spingere sul DVB-T2?
Come riportato da TV Digital Divide a partire dalle dichiarazioni del ministro Adolfo Urso, la Rai svolgerà un ruolo di “acceleratore di innovazione” procedendo con il passaggio al DVB-T2 per almeno uno dei suoi Multiplex nazionali. Si tratta di un percorso “soft”, con un primo passo entro il 10 gennaio 2024 per garantire la copertura del segnale dei principali canali del servizio pubblico sui dispositivi più vecchi, e contemporaneamente per dare tempo all’utenza di adeguarsi alla nuova tecnologia.
In particolar modo, Urso ha dichiarato: “Gli obiettivi che ci siamo posti nel processo di aggiornamento del contratto di servizio sono stati quindi indirizzati non solo a recepire le inevitabili novità registrate dal settore negli ultimi cinque anni, quanto a dare anche una nuova centralità della Rai nel sistema media audiovisivo nazionale”.
Il ministro ha anche parlato della trasformazione dell’emittente pubblica da broadcaster a digital media company, con un approccio multipiattaforma per favorire un accesso facile e universale alla popolazione. Ciò comporterà anche modifiche alle modalità del canone Rai: a fine luglio si parlava del possibile aggancio alla utenza telefonica mobile, ma sarà effettivamente la strada che verrà percorsa dal Governo e dalla emittente? Staremo a vedere.