Symbian Foundation ha ufficialmente annunciato il completamento di un importante traguardo tecnologico, vale a dire la migrazione di tutto il codice del sistema operativo mobile verso il mondo dell’open source (sotto licenza Eclipse Public ). La transizione, dice la Foundation, è stata completata largamente in anticipo rispetto ai tempi previsti e la chiusura di questa fase permetterà agli sviluppatori di concentrarsi su quello che riserva il futuro.
Il codice completo della piattaforma Symbian è ora disponibile per il download sulla “wiki” Symbian Developer , e l’impiego della licenza Eclipse fa si che sviluppatori e produttori non siano obbligati a condividere con la communiy le modifiche apportate al codice base.
Larry Berkin, responsabile delle alleanze globali per Symbian Foundation, dice che il traguardo è stato raggiunto quattro mesi prima del previsto grazie al lavoro di “contributori entusiastici”, e che d’ora in poi l’OS avrà la possibilità di estendersi oltre il mercato degli smartphone tradizionali.
Divenuto un patrimonio software di pubblico dominio, per Symbian si prospetta prima di tutto la battaglia con Android di Google in costante ascesa sul mercato, una battaglia a cui comunque mancheranno smartphone basati sul nuovo Symbian open per lo meno fino al prossimo anno.
Il vantaggio temporale di Mountain View non spaventa la fondazione, che dice di poter fare leva sulla “insoddisfazione” mostrata dai partner di Google che hanno adottato Android (Motorola su tutti) e si sono poi ritrovati a competere con quello che credevano essere nient’altro che un partner terzo .
E mentre Motorola smentisce una qualsiasi ipotesi di coinvolgimento diretto nel “nuovo” sistema convertito all’open, anche la fondazione si fa contagiare dalla febbre da tablet prospettando l’impiego di Symbian come OS per nuove categorie di dispositivi portatili diversi dagli smartphone. Uno dei principali problemi da affrontare in questo caso (cosa già evidenziata altrove dal presidente di Linux Foundation) è l’interfaccia utente, largamente inferiore e “non ottimale” rispetto alla concorrenza, anche secondo l’analista di IDC Will Stofega.
Alfonso Maruccia
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Cultura Ipv6 inesistente
Questo articolo mi fa pensare che la cultura e la conoscenza su Ipv6 e' praticamente inesistente per il grande pubblico.Anche chi dovrebbe fare da traino spesso non fa altro che rallentare lo sviluppo e l'utilizzo di Ipv6Francesco RocchettaRe: Cultura Ipv6 inesistente
- Scritto da: Francesco Rocchetta> Questo articolo mi fa pensare che la cultura e la> conoscenza su Ipv6 e' praticamente inesistente> per il grande pubblico.Ha invece Ipv4 quasiasi casalinga lo conosce tranquillamente.kraneRe: Cultura Ipv6 inesistente
C'e' chi non conosce nemmeno l'Italiano.Vero?Francesco RocchettaRe: Cultura Ipv6 inesistente
- Scritto da: Francesco Rocchetta> C'e' chi non conosce nemmeno l'Italiano.> Vero?Gia... soprattutto di mattina presto.kraneRe: Cultura Ipv6 inesistente
http://it.wikipedia.org/wiki/Anacoluto:)IgnoranteRe: Cultura Ipv6 inesistente
Concordo!Io ho dovuto configurare alcuni dispositivi per lavoro, e alla mia richiesta di iniziare a pensare a ipv6 mi è stato risposto che è più o meno come il digitale terrestre e non ne vale la pena adesso.Ok... tanto io mica devo occuparmi di quelle cose...doyoulikemeRe: Cultura Ipv6 inesistente
- Scritto da: doyoulikeme> Ok... tanto io mica devo occuparmi di quelle> cose...Ed è grazie ad una simile filosofia che siamo ancora qua con ipv4...MarshRe: Cultura Ipv6 inesistente
Si ma dopo aver insistito per questa cosa circa una settimana, e dopo aver visto che non gli importava nulla di nulla, perchè devo essere io a "spingere" se la mia mansione qui è in pratica quella di segretaria????Aggiornare le cose pian piano e farlo da subito sulle cose nuove, non incide sul bilancio aziendale. Farlo tra anni quando ci saranno altre decine di componenti da aggiornare invece si.I sistemisti sono difficili da convicere e spesso non riescono a guardare al futuro (o forse lo hanno fatto in passato ed ora si "godono" il presente).doyoulikemeRe: Cultura Ipv6 inesistente
Il problema è sempre lo stesso che si ripercuote su vari settori dell'informatica: si investe tempo e lavoro per realizzare degli standard e poi ci vogliono anni prima di cominciare ad adottarli seriamente. IPv6 è un esempio, ma cosa vogliamo dire di standard come il CSS (la versione 2.0 ha dovuto aspettare diverso tempo prima di essere decentemente funzionante su IE, diverse funzioni della versione 3.0 ancora hanno supporto incompleto o assente), SMIL (la versione 3 è uscita il dicembre del 2008, esiste un player open source ma ancora l'integrazione nei browser è pressoché assente), SVG (un passo dietro l'altro viene integrato sempre di più all'interno dei browser) e chi più ne ha più ne metta.Chi ha Linux ed Alice (con i modem della Pirelli) sa bene che tuttora è necessario disattivare l'opzione TCP Window Scaling (Definita dell'RFC1323 dal 1992!!!!) sul sistema operativo altrimenti il traffico internet si blocca... Sarei tanto curioso di constatare la stabilità del supporto IPv6 sull'hardware a giro per tutto il mondo...EnkiP.s.: concordo nel dire che browser Open Source potrebbero avere difficoltà nel tenersi aggiornati (per quanto riescano a sostenere benissimo questo peso), ma un software sviluppato da un'azienda commerciale dovrebbe a mio parere rispecchiare l'affidabilità e la qualità del servizio offerto dell'azienda stessa. Sia che il software sia fornito gratuitamente che a pagamento.enki86Re: Cultura Ipv6 inesistente
- Scritto da: Francesco Rocchetta> Questo articolo mi fa pensare che la cultura e la> conoscenza su Ipv6 e' praticamente inesistente> per il grande> pubblico.> > Anche chi dovrebbe fare da traino spesso non fa> altro che rallentare lo sviluppo e l'utilizzo di> Ipv6 ....spiegami perchè il grande pubblico dovrebbe farsi una cultura su Ipv6 e in che modo questo grande pubblico una volta "colto" ,accellererebbe la migrazione da IPv4 a IPv6.Nome e cognome Fai il login o Registratitanto io uso ubunto
Ecco un'altra grana x chi usa windof. Io uso ubunto e non ciò probleni di virus e ipv4. Cos?i non devo migrare allo ipv6hacherRe: tanto io uso ubunto
Ma cosa stai dicendo??? -.-" torna nel tuo angolo a dormire va...dj.oxRe: tanto io uso ubunto
- Scritto da: dj.ox> Ma cosa stai dicendo??? -.-" torna nel tuo angolo> a dormire> va...Ti dà fastidio che io non devo usare l'antivirus? Mica perché l'à detto Billy Gate tutti devono farsi cammellare con i suoi prodotti.Infatti voi adesso avete problemi di ipv4 e io no!hacherRe: tanto io uso ubunto
> > Ti dà fastidio che io non devo usare l'antivirus?> Mica perché l'à detto Billy Gate tutti devono> farsi cammellare con i suoi> prodotti.> Infatti voi adesso avete problemi di ipv4 e io no!Io sono un user di vecchia data di gnulinux sia come clients he come server, ma proprio la tua affermazione non la capisco. Secondo te i virus verrebbero fermati dal tipo di ipv in uso ??? Spiegamela perchè proprio non ci arrvioJCJoe CurtoRe: tanto io uso ubunto
voto (troll): 3p4bl0Re: tanto io uso ubunto
- Scritto da: hacher> Ecco un'altra grana x chi usa windof. Io uso> ubunto e non ciò probleni di virus e ipv4. Cos?i> non devo migrare allo ipv6I problemi di sicurezza legati a ipv4 rispetto ipv6 non hanno nulla a che vedere con il sistema operativo. La lenta migrazione a ipv6 non ha nulla a che vedere con i sistemi operativi. Sia la tua Ubuntu che Windows supportano ipv6 da tempo. Il problema di migrazione è tutto dei provider e stai tranquillo che quando avrai un provider ipv6 dovrai utilizzare ipv6. Con ubuntu o con quello che ti pare.non soRe: tanto io uso ubunto
- Scritto da: non so> > I problemi di sicurezza legati a ipv4 rispetto> ipv6 non hanno nulla a che vedere con il sistema> operativo. La lenta migrazione a ipv6 non ha> nulla a che vedere con i sistemi operativi. Sia> la tua Ubuntu che Windows supportano ipv6 da> tempo. Il problema di migrazione è tutto dei> provider e stai tranquillo che quando avrai un> provider ipv6 dovrai utilizzare ipv6. Con ubuntu> o con quello che ti> pare.ah, ipv4 non é un virus?hacherRe: tanto io uso ubunto
- Scritto da: hacher> - Scritto da: non so> > > > I problemi di sicurezza legati a ipv4 rispetto> > ipv6 non hanno nulla a che vedere con il> sistema> > operativo. La lenta migrazione a ipv6 non ha> > nulla a che vedere con i sistemi operativi. Sia> > la tua Ubuntu che Windows supportano ipv6 da> > tempo. Il problema di migrazione è tutto dei> > provider e stai tranquillo che quando avrai un> > provider ipv6 dovrai utilizzare ipv6. Con ubuntu> > o con quello che ti> > pare.> > ah, ipv4 non é un virus?Dì la verità...lo fai apposta vero (spero) ?LancettaRe: tanto io uso ubunto
hihihihihi....simpaticissimajojoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 4 feb 2010Ti potrebbe interessare