Nella città di Kaohsiung, a Taiwan, è stato costruito un nuovo stadio da 55mila posti per celebrare l’ottava edizione dei World Games , rassegna sportiva che comprende tutte quelle discipline che non rientrano nel programma olimpico. Nulla di strano fin qui se non fosse che questa nuova struttura, progettata dall’architetto giapponese Toyo Ito, è completamente ecosostenibile : è stata realizzata quasi per intero con materiali riciclabili ed è in grado di alimentarsi da sola, servendosi del Sole come pietanza preferita.
Il tetto è stato realizzato interamente con pannelli solari (8.844 in tutto) che svolgono così una doppia funzione, cioè catturare i raggi solari e proteggere gli spettatori, al costo di circa 24 milioni di dollari. “Abbiamo creato nuovi materiali per costruire il tetto – ha spiegato Su Chih-hsun, uno dei responsabili del progetto – e ci siamo serviti di avanzati programmi informatici per determinare i rischi che un terremoto o un uragano potrebbero generare per lo stadio”.
Quando in uso la solar farm dello stadio fornisce il settanta per cento dell’energia necessaria , mentre nei periodi di chiusura restituisce ai sobborghi cittadini l’elettricità garantita dagli operatori nazionali. È stato calcolato che ogni anno il tetto della struttura possa produrre 1,1 milioni kilowattora, consentendo un notevole risparmio.
Non è tutto: un’altra peculiarità del tetto è la capacità di raccogliere l’acqua piovana , che viene poi convogliata in appositi serbatoi sotterranei. Una volta sterilizzata può essere utilizzata per innaffiare il campo in erba oppure essere immessa nelle tubature che riforniscono i locali degli spogliatoi.
La forma dello stadio è stata studiata per sfruttare al meglio i venti che spazzano la regione: con l’aiuto del Taiwan’s Central Weather Bureau è stato possibile determinarne la direzione in modo da utilizzarli come refrigeratore naturale nei mesi estivi. Inoltre i progettisti hanno tenuto conto delle normative internazionali di molte discipline sportive, che non consentono di ottenere risultati validi in presenza di vento superiore ai due metri al secondo: almeno a livello della pista di atletica la brezza non dovrebbe dare questo genere di problemi.
Giorgio Pontico