Gram: la criptovaluta di Telegram non vi farà diventare ricchi

Telegram: Gram, la crypto non vi farà arricchire

Un aggiornamento sul tribolato progetto di Telegram dedicato al lancio della TON Blockchain e della criptovaluta Gram: per ora è tutto fermo.
Telegram: Gram, la crypto non vi farà arricchire
Un aggiornamento sul tribolato progetto di Telegram dedicato al lancio della TON Blockchain e della criptovaluta Gram: per ora è tutto fermo.

I tempi non sono ancora maturi per far sì che Telegram integri all’interno della propria applicazione uno wallet dedicato alla gestione della criptovaluta Gram. Il progetto, già messo in standby nei mesi scorsi in conseguenza alle perplessità manifestate oltreoceano dalla Securities and Exchange Commission, sembra allontanarsi sempre più dal debutto inizialmente previsto entro l’autunno 2019.

TON-Gram: Telegram ferma il progetto

Stessa sorte in vista per la TON Blockchain messa in cantiere proprio con lo scopo di consentire lo scambio della moneta virtuale. Riportiamo di seguito un estratto dal post firmato dal team al lavoro sull’app, in forma tradotta, utile per capire come non vi sia in alcun modo l’intenzione di rendere i token uno strumento per investimenti e speculazione, a differenza di quanto avviene ad esempio con Bitcoin: il passaggio più significativo è quello che recita “Gram non vi aiuterà a diventare ricchi”.

Gram non è un prodotto destinato agli investimenti e non dovrebbero esserci aspettative legate a profitti o guadagni derivanti dall’acquisto, dalla vendita o dal mantenimento dei token.

Altro dettaglio importante è quello che rende noto come la criptovaluta potrà essere gestita all’esordio (ancora da fissare) mediante un’applicazione separata e indipendente da quella per la messaggistica, già rilasciata in fase beta nel mese di novembre. Non viene in ogni caso esclusa la possibilità di fondere i due software più avanti, ma solo dopo aver ottenuto il via libera da parte di SEC e delle altre autorità coinvolte nonché in piena conformità con le normative vigenti.

Nell’intervento anche la conferma di come il progetto sia stato messo in campo già nel 2017, arrivando a raccogliere investimenti per circa 1,7 miliardi di dollari finalizzati alla sua realizzazione. Stando a quanto reso noto, solo pochi dei finanziatori avrebbero espresso disappunto per il ritardo fin qui accumulato rispetto alle tempistiche stabilite nella roadmap iniziale.

Fonte: Telegram
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Pubblicato il
8 gen 2020
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