Tesla ha lanciato i suoi taxi autonomi ad Austin. Prima del lancio, l’azienda di Musk ha ricevuto una lettera dalla NHTSA. L’agenzia americana per la sicurezza stradale ha posto una serie di domande sul servizio. Tesla ha risposto, ma ha fatto una richiesta particolare: tenere tutto segreto. Motivo? Informazioni commerciali riservate.
Il problema è che i primi video circolati online non dipingono un quadro rassicurante. Robotaxi che vanno contromano, che mollano i passeggeri in mezzo agli incroci. Roba da brividi.
Robotaxi Tesla: cosa vuole nascondere Elon Musk?
La NHTSA voleva sapere come si comportano questi veicoli quando piove o c’è nebbia. Cosa succede se il sistema capisce di non riuscire a guidare in sicurezza. Se c’è qualcuno che li controlla da remoto. Tutte domande legittime, stiamo parlando di auto senza conducente che girano per le strade pubbliche.
Tesla è sempre stata molto riservata sui dati delle sue auto a guida autonoma. Ma questa volta la segretezza è eccessiva. Anche perché i video del primo giorno mostrano scene preoccupanti: un Robotaxi che va nella corsia opposta contro il traffico. Un altro che scarica i passeggeri nel bel mezzo di un incrocio.
Anni di ritardo rispetto ai concorrenti
Il confronto con Waymo, il servizio di Google, è impietoso. Waymo fa girare le sue auto senza nessuno a bordo dal 2019. Tesla invece deve ancora tenere un dipendente sul sedile del passeggero, pronto a intervenire. Dan O’Dowd, miliardario e critico storico di Tesla, ha stroncato il lancio definendolo deludente.
La NHTSA ha confermato di sapere degli incidenti e di essere in contatto con Tesla. Ma ha anche ricordato una cosa importante: negli Stati Uniti le aziende si autocertificano da sole. L’agenzia interviene solo dopo, quando i problemi sono già successi.
Conflitti di interessi e tagli sospetti
Qui la storia si complica. Musk aveva guidato il DOGE fino a maggio 2025, l’ente creato da Trump per tagliare la spesa pubblica. Durante il suo periodo al DOGE, sono stati fatti tagli proprio nelle agenzie che dovrebbero controllare le sue aziende: la FAA per SpaceX, la FDA per Neuralink, e naturalmente la NHTSA per le auto Tesla. Anche se Musk non è più al DOGE, gli effetti di quei tagli si sentono ancora. C’è chi parla di conflitto di interessi.
Alla fine, il silenzio di Tesla su come funzionano davvero i suoi Robotaxi non aiuta. Se la tecnologia è così rivoluzionaria come dicono, perché nascondere tutto? I video che circolano online suggeriscono che forse questa rivoluzione dovrà aspettare ancora un po’.