Thales Alenia Space: ossigeno sulla Luna e rete HydRON

Thales Alenia Space: ossigeno sulla Luna e rete HydRON

Thales Alenia Space svilupperà un sistema per l'estrazione di ossigeno dalla regolite e due progetti relativi alla rete HydRON con collegamenti satellitari.
Thales Alenia Space: ossigeno sulla Luna e rete HydRON
Thales Alenia Space svilupperà un sistema per l'estrazione di ossigeno dalla regolite e due progetti relativi alla rete HydRON con collegamenti satellitari.

Thales Alenia Space, joint venture Thales (67%) e Leonardo (33%), ha sottoscritto un contratto con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per lo sviluppo di un sistema che permetterà l’estrazione di ossigeno dalla roccia lunare. L’azienda ha inoltre avviato due progetti relativi alla rete HydRON che sfrutta i collegamenti laser tra satelliti.

Estrazione di ossigeno sulla Luna

Come è noto, l’obiettivo del programma Artemis è riportare l’uomo sulla Luna a distanza di oltre 50 anni dalla missione Apollo 17 e di costruire una base lunare. La permanenza sarà possibile solo se verranno sfruttate le risorse presenti in loco, come l’acqua in forma ghiacciata. Molto importante è anche trovare una soluzione per estrarre ossigeno dalla regolite, la roccia lunare.

Lander lunare

Thales Alenia Space ha ottenuto un finanziamento di un milione di euro dall’ESA per sviluppare un sistema in grado di ricavare ossigeno, sfruttando l’elettrolisi del sale fuso. Il prototipo verrà inviato sulla Luna con una futura missione spaziale. L’azienda partecipa al programma Artemis anche attraverso la costruzione dei moduli del Lunar Gateway, la stazione spaziale che orbiterà intorno alla Luna.

Rete HydRON per la connettività satellitare

Thales Alenia Space ha ottenuto dall’agenzia spaziale europea altri due contratti per lo sviluppo di progetti relativi alla rete HydRON che consentirà di utilizzare collegamenti ottici intersatellitari ad alta velocità e realizzare l’interoperabilità con le reti terrestri.

HydRON

Thales Alenia Space guiderà un consorzio che comprende GMV, Telespazio, CGI, CRAT, Officina Stellare, DLR-IKN, Kepler Communications, Scuola Superiore Sant’Anna e Open Fiber. Tra gli obiettivi c’è lo sviluppo e la validazione della tecnologia HydRON integrata a reti terrestri con capacità pari ad un terabit al secondo. In particolare verrà testato un sistema composto da due satelliti in orbita LEO e GEO, collegati tra loro e con reti terrestri in fibra ottica.

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Pubblicato il
24 feb 2022
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