Torre, Regina, Alfiere, Cavallo, Re e VPN

Torre, Regina, Alfiere, Cavallo, Re e VPN

La Russia ha fermato da tempo l'accesso al sito chess.com per giocare a scacchi online: le sfide con i giocatori russi avvengono ora dietro VPN.
Torre, Regina, Alfiere, Cavallo, Re e VPN
La Russia ha fermato da tempo l'accesso al sito chess.com per giocare a scacchi online: le sfide con i giocatori russi avvengono ora dietro VPN.

Nei giorni caldi dell’invasione russa in Ucraina, un particolare effetto collaterale è accaduto online pesando su una piccola ed influente community della Federazione Russa. Erano infatti quelli i giorni del blocco dei social network e di molti altri siti occidentali, tagliandone fuori l’utenza russa affinché non ci fossero commistioni e non venissero portate avanti contaminazioni ideologiche. Tra le varie azioni di censura portate a termine, però, una in particolare è risultata oltremodo strana e severa: il Roskomnadzor ha interrotto ogni accesso al sito chess.com, estremamente popolare in Russia per sfidare online altri giocatori a scacchi.

Niente scacchi online

Non un semplice sito di gaming online, insomma, ma una community che metteva insieme alcuni dei migliori giocatori del mondo per sfide online di altissimo livello. Gli scacchi, si sa, sono un’arte ed in quest’arte i russi hanno sempre eccelso. Ad un certo punto, però, Chess.com ha proclamato il proprio esplicito supporto all’Ucraina: scelta non tollerabile, secondo il ministero russo che si è occupato della vicenda, così il sito è stato oscurato in Russia ed ogni accesso è stato fermato.

Una soluzione, tuttavia, è rimasta: le VPN. Simulando accessi da altre nazioni, ed anonimizzando la propria identità, gli utenti russi hanno così potuto continuare a navigare sul sito e portare avanti le proprie partite mossa dopo mossa. In Russia un servizio come ExpressVPN è anche in distribuzione gratuita come reazione all’intervento armato, mettendo nella popolazione uno strumento di consapevolezza da utilizzarsi come chiave per liberarsi dalle manette della propaganda.

Chess.com

Nessuno scacco al Re da parte del Roskomnadzor, insomma, ma soltanto un pedone smosso per infastidire quanti non conoscono strumenti come le VPN che in questo momento in Russia significano letteralmente “libertà”. Con le VPN si possono infatti leggere notizie che non provengano dalla propaganda del Cremlino, si possono navigare social network, si possono guardare servizi di streaming: diventa un buco della serratura da cui guardare il mondo esterno, parteciparvi, fino a poterci giocare a scacchi come in tempo di pace.

In Italia possiamo giocare a scacchi su chess.com senza dover usare alcuna VPN. Le VPN possono però servire per molte altre finalità e non a caso la loro crescita è forte in tutto il mondo e verticale in territorio russo. Del resto il Roskomnadzor ha fatto la propria mossa, ma la community è abituata a difendersi e contrattaccare: la VPN è una “Moscow variation” che anche il Cremlino probabilmente si attendeva, ma che è costretto ad incassare.

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Pubblicato il 27 mag 2022
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