Troppi MHz: Win98 e WinMe perdono dati

Troppi MHz: Win98 e WinMe perdono dati

Chi dispone di computer veloci con dischi ATA100 può perdere i dati della propria sessione di lavoro quando esce da WinMe. Microsoft ha rilasciato due patch, anche per Windows98, ma soltanto ai distributori. E nega che la colpa sia del software
Chi dispone di computer veloci con dischi ATA100 può perdere i dati della propria sessione di lavoro quando esce da WinMe. Microsoft ha rilasciato due patch, anche per Windows98, ma soltanto ai distributori. E nega che la colpa sia del software


Web – La notizia va rincorrendosi sulla Rete: il nuovo sistema operativo di Microsoft, WindowsMe , provocherebbe perdite di dati alla chiusura delle sessioni di lavoro su computer molto veloci e dotati di dischi ATA100. In questo caso, infatti, la chiusura del sistema avverrebbe “troppo rapidamente”, al punto che i dati in cache non verrebbero “riscritti” su hard disk prima dello shutdown, con conseguente perdita degli stessi.

La notizia, ripresa da Infoworld e PCWorld, è stata confermata da Microsoft la quale nega, però, che la colpa di quanto accade con i dati in quei sistemi sia ascrivibile al nuovo sistema operativo. Nonostante questo, Microsoft ha rilasciato due patch ai distributori, una delle quali rivolta a Windows98 che, stando all’azienda, potrebbe “manifestare” lo stesso problema.

Quale sia la vera natura del problema rimane ancora un giallo, ma è certo che la perdita di dati avviene su sistemi che girano con CPU da 933 MHz in su, sia di Intel che di AMD. Perché si verifichi, è necessario che sul sistema siano presenti dischi ATA100 con imponenti quantità di cache.

Il punto chiave per Microsoft, che due giorni fa ha annunciato di aver venduto, a poche ore dal lancio, 250mila copie di WinMe, è che non sono pochi i nuovi computer dotati dei processori più potenti e di quella configurazione già venduti dai distributori. Le due patch prodotte dall’azienda vengono in queste ore diffuse proprio ai distributori ma non vengono rese disponibili al pubblico, tanto che Microsoft invita chi si trovasse con questo problema di rivolgersi al proprio rivenditore per verificare la possibilità di applicazione della patch.

Chi si trovasse in una situazione del genere, comunque, ha a disposizione almeno due alternative. La prima riguarda la disattivazione delle opzioni di risparmio energetico che, stando a PCWorld, hanno un ruolo nel problema. La seconda, più ovvia, è attendere che tutti i dati della sessione vengano salvati su hard disk prima di attivare la procedura di spegnimento del sistema operativo.

Microsoft, secondo cui la gestione del risparmio energetico non ha nulla a che vedere con questi problemi, ha comunque assicurato che tutte le nuove copie dei sistemi operativi in vendita da ieri sono dotate delle patch sviluppate dall’azienda per risolvere il problema.

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Pubblicato il 25 set 2000
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