Donald Trump Jr. ed Eric Trump si sono presentati alla Trump Tower di Manhattan per annunciare l’ultimo prodotto della famiglia: un servizio di telefonia mobile e uno smartphone dorato da 499 dollari. L’evento è stato organizzato esattamente dieci anni dopo che il padre scese la famosa scala dorata per annunciare la sua prima candidatura presidenziale.
Trump Mobile: il piano da 47,45 dollari al mese (e non è un caso)
Il nuovo servizio si chiama Trump Mobile e offre un piano illimitato chiamato “The 47 Plan” al prezzo di 47,45 dollari al mese. Il riferimento è evidente. Trump è stato il 45° presidente nel primo mandato e ora è il 47°. Il piano include chiamate, messaggi e dati illimitati, senza contratto né controllo del credito.
Il servizio promette chiamate internazionali gratuite verso oltre 100 paesi, assistenza stradale 24/7 e servizi di telemedicina. Eric Trump ha dichiarato a Fox Business che Trump Mobile “rivoluzionerà i cellulari” e offrirà “il miglior rapporto qualità-prezzo“. Il problema è che la concorrenza costa molto meno. Trump Mobile sembra puntare più sull’appeal politico che sulla convenienza economica.
Il telefono T1: oro e slogan patriottici
Lo smartphone T1 dovrebbe arrivare ad agosto. Trump promette che sarà completamente progettato e costruito in America, con la scocca dorata e la scritta “Make America Great Again” ben visibile. Avrà e256 GB di memoria, 12 GB di RAM, un sensore per le impronte e il riconoscimento facciale.
Lo schermo è un AMOLED da 6,8 pollici. Davanti c’è una fotocamera da 16 megapixel, mentre sul retro una principale da 50 megapixel e due da 2 megapixel per ultra-grandangolo e profondità di campo. Un dettaglio curioso: include anche un jack per le cuffie da 3,5 mm, ormai scomparso dalla maggior parte degli smartphone moderni.
Quello che non viene specificato è il processore utilizzato. Non è nemmeno menzionata esplicitamente la connettività 5G, suggerendo che potrebbe trattarsi di un modello entry-level di qualche anno fa.
La promessa del “Made in USA” che non convince
L’affermazione più audace è che il telefono sarà costruito interamente negli Stati Uniti. Attualmente, solo un’azienda americana – Purism in California – realizza smartphone veramente prodotti sul suolo americano, e li vende a un prezzo di 1.999 dollari. Todd Weaver, a capo di Purism, ha liquidato l’annuncio come “il classico annuncio di prodotto fantasma” – quei prodotti che vengono promessi con grande fanfara, ma poi spariscono nel nulla o arrivano completamente diversi da quello che era stato promesso.
Le sue perplessità hanno senso. Dan Ives, analista di Wedbush, ha calcolato che se Apple volesse davvero produrre iPhone in America, dovrebbe venderli a 3.500 dollari l’uno. Come fa Trump a promettere la stessa cosa a 499 dollari rimane un mistero.
Un’operazione di licencing mascherata
Come per molti altri prodotti Trump, anche in questo caso si tratta principalmente di un accordo di licenza. Trump Mobile è gestita da T1 Mobile LLC, una società registrata in Florida che usa il marchio Trump sotto licenza. La Trump Organization non è coinvolta nella progettazione, produzione o vendita del telefono o del servizio.
Il servizio è “alimentato” da Liberty Mobile Wireless, registrata nel 2018 da Matthew Lopatin, un imprenditore dell’area di Miami. Come molti altri operatori virtuali (MVNO), Trump Mobile acquista capacità di rete dai tre grandi gestori americani per poi rivenderla ai propri clienti.
I problemi tecnici sono già iniziati
I preordini del telefono T1 sono partiti lunedì con un acconto di 100 dollari, ma ci sono già problemi. Quando Joseph Cox di 404 Media ha tentato di ordinarne uno, il sito ha addebitato automaticamente sulla sua carta un importo sbagliato (64,70 dollari invece di 100) e non gli è mai stata data l’opportunità di fornire un indirizzo di spedizione. Un inizio poco rassicurante per un servizio che promette di “rivoluzionare” il settore delle telecomunicazioni.
Questa iniziativa si aggiunge alla collezione di interessi commerciali privati della famiglia Trump, che include criptovalute, social network, campi da golf, accordi di licenza internazionali e Bibbie marchiate Trump, portando centinaia di milioni di dollari di entrate.
Lawrence Lessig, professore di diritto ad Harvard, ha commentato: “Nessuno che abbia prestato attenzione potrebbe non accorgersi che il presidente Trump considera la presidenza un veicolo per far crescere la ricchezza della sua famiglia“.
Il telefono di Trump contro i giganti: missione (quasi) impossibile
Ma l’industria degli smartphone negli Stati Uniti è tra le più sature e competitive al mondo, con i leader globali Apple e Samsung che dominano il mercato. Quasi tutti gli smartphone venduti negli USA sono prodotti all’estero, principalmente in Cina, Corea del Sud, India e Vietnam.
Trump Mobile dovrà competere non solo con i giganti della tecnologia, ma anche con operatori virtuali molto più economici e consolidati. A meno che Trump Mobile non raggiunga il milione di abbonati, una soglia che pochi servizi simili, anche quelli legati a celebrità, sono riusciti a superare, l’impatto finanziario è minimo. Il progetto quindi sarebbe più utile a livello di visibilità politica.
L’annuncio del telefono Trump sembra più un’operazione di marketing che un serio tentativo di conquistare il mercato degli smartphone. Con prezzi superiori alla concorrenza, specifiche tecniche modeste e promesse di produzione americana difficili da mantenere, il T1 Phone potrebbe diventare l’ennesimo gadget di lusso per i fan del presidente piuttosto che una vera alternativa a iPhone e Samsung.