Twitter: abbonamento obbligatorio per gli inserzionisti

Twitter: abbonamento obbligatorio per gli inserzionisti

Twitter ha comunicato agli inserzionisti che per continuare le campagne pubblicitarie è obbligatorio il badge (blu o oro) di account verificato.
Twitter: abbonamento obbligatorio per gli inserzionisti
Twitter ha comunicato agli inserzionisti che per continuare le campagne pubblicitarie è obbligatorio il badge (blu o oro) di account verificato.

Twitter ha abbandonato il vecchio sistema di verifica che consentiva di ottenere il badge blu, ma Elon Musk ha esentato tre celebrity per qualche ignoto motivo. Nelle ultime ore è emersa un’altra stranezza: gli inserzionisti devono avere un account verificato per poter ospitare la pubblicità sul social network.

Serve l’abbonamento per l’advertising

In seguito all’acquisizione di Twitter da parte di Musk, centinaia di inserzionisti hanno abbandonato la piattaforma perché non vogliono essere associati ai tweet condivisi da determinati utenti. L’azienda californiana ha ora deciso di imporre il pagamento dell’abbonamento a Twitter Blue o Twitter Verified Organizations. In pratica è come se avviare una campagna pubblicitaria sul social network fosse un privilegio, quando in realtà è Twitter che deve aumentare il numero di inserzionisti essendo l’advertising la sua principale fonte di guadagno.

Nell’email inviata dall’azienda è scritto che, a partire dal 21 aprile, occorre avere il badge di account verificato (blu nel caso di utenti privati, oro nel caso di aziende) per continuare a pubblicare le inserzioni. In Italia i prezzi degli abbonamenti sono 9,76 euro/mese (Twitter Blue) e 1.159 euro/mese (Twitter Verified Organizations). Sono esentati solo gli account business che spendono almeno 1.000 dollari/mese in advertising. Twitter afferma che l’obiettivo è ridurre spam e bot.

Un altro cambiamento introdotto dall’azienda californiana è un dietrofront. Sono state infatti eliminate le etichette aggiunte ai profili di alcuni media, come BBC, NPR e CBC, che indicano finanziamenti dal governo o affiliazione allo stato.

L’ultima novità arriva da Microsoft. Gli utenti non possono più condividere su Twitter le clip dei giochi Xbox da console o Windows. Ciò è probabilmente dovuto alla nuova piattaforma delle API. La condivisione è possibile da app Android e iOS.

Fonte: TechCrunch
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Pubblicato il
21 apr 2023
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