L’accesso a Twitter è stato bloccato a tempo indeterminato in Nigeria. La decisione è stata presa dal governo federale in seguito alla cancellazione di un tweet pubblicato dal Presidente Muhammadu Buhari. L’azienda californiana subirà invece conseguenze spiacevoli in India se non rispetterà le nuove regole in vigore da fine maggio, contro le quali WhatsApp ha presentato una denuncia.
Twitter nel mirino di Nigeria e India
Molti credono che Twitter (e i social media in generale) non dovrebbero avere il potere di censurare i contenuti condivisi, ma all’atto della registrazione gli utenti accettano i termini d’uso del servizio (che possono cambiare in futuro). Il Presidente della Nigeria aveva scritto che i sostenitori dei gruppi pro-Biafra “verranno trattati con il linguaggio che comprendono“. Il riferimento è alla guerra civile scoppiata nel 1967, in seguito alla dichiarazione di indipendenza della Repubblica del Biafra.
Il messaggio è stato quindi rimosso da Twitter per violazione delle regole. Il Ministero dell’informazione e della cultura ha successivamente usato il social network per comunicare che l’accesso è stato bloccato a tempo indeterminato.
PRESS RELEASE
FG Suspends @Twitter Operations in Nigeria pic.twitter.com/7z5BQ0Mi3U
— Fed Min of Info & Cu (@FMICNigeria) June 4, 2021
Molti giovani nigeriani hanno iniziato ad utilizzare una VPN per aggirare il blocco. Il Ministero della Giustizia perseguirà tutti coloro (aziende e singoli cittadini) che utilizzeranno una rete privata virtuale o altri strumenti per infrangere l’ordine del governo.
Twitter ha criticato la decisione del governo, affermando che l’accesso libero a Internet è un diritto umano essenziale nella moderna società.
We are deeply concerned by the blocking of Twitter in Nigeria. Access to the free and #OpenInternet is an essential human right in modern society.
We will work to restore access for all those in Nigeria who rely on Twitter to communicate and connect with the world. #KeepitOn
— Twitter Public Policy (@Policy) June 5, 2021
Twitter è anche nel mirino del governo indiano. L’azienda californiana è stata invitata al rispetto delle nuove regole (Intermediary Guidelines and Digital Media Ethics Code), altrimenti subirà conseguenze inattese. Uno degli obblighi è rimuovere i contenuti entro 36 ore dalla ricezione dell’ordine legale.