Twitter accusa Microsoft di accesso non autorizzato

Twitter accusa Microsoft di accesso non autorizzato

Twitter ha accusato Microsoft di aver violato la policy degli sviluppatori attraverso la raccolta dei dati e l'uso non autorizzato delle API.
Twitter accusa Microsoft di accesso non autorizzato
Twitter ha accusato Microsoft di aver violato la policy degli sviluppatori attraverso la raccolta dei dati e l'uso non autorizzato delle API.

Twitter ha accusato Microsoft di accesso non autorizzato ai dati del social network. Nella lettera firmata da Alex Spiro, avvocato personale di Elon Musk, viene sottolineata la ripetuta violazione della policy degli sviluppatori e l’uso inappropriato delle API. A fine aprile, il proprietario dell’azienda californiana aveva minacciato l’avvio di azioni legali.

Accesso abusivo ai dati di Twitter

Nella lettera, inviata al CEO Satya Nadella, viene evidenziato che Microsoft ha usato le API gratuite per accedere ai dati di Twitter. Questi dati sono stati sfruttati per ottenere miliardi di dollari di guadagni attraverso otto prodotti: Xbox One Social, Bing Pages, Bing Pages 2, Microsoft Azure, Microsoft Power Platform, Microsoft Ads, Microsoft Global Ads e Azure Logic Apps for Fairfax.

A fine aprile, l’azienda di Redmond ha interrotto l’uso delle API, in quanto non vuole pagare l’abbonamento. Twitter afferma che Microsoft ha violato la policy degli sviluppatori, avendo superato il numero massimo di richieste consentite. Solo nel 2022 ha effettuato oltre 780 milioni di accessi tramite API e raccolto oltre 26 miliardi di tweet.

Microsoft ha inoltre usato le API per scopi non autorizzati. Ad esempio, Azure Logic Apps for Fairfax ha permesso di accedere a vari tweet successivamente condivisi con agenzie governative. Twitter chiede quindi all’azienda di Redmond di fornire una serie di informazioni, tra cui tutti i contenuti raccolti dal social network negli ultimi due anni e i record che descrivono l’uso delle API per ognuno degli otto prodotti entro il prossimo 7 giugno.

Frank Shaw, portavoce di Microsoft, ha dichiarato che l’azienda risponderà alla richiesta. Nella lettera non ci sono riferimenti a compensazioni in denaro o minacce di azioni legali.

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Pubblicato il
19 mag 2023
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