Ha destato scalpore la sparizione dai trending topic su Twitter del tag #flotilla , usato per aggregare i tweet che commentavano l’episodio della nave di attivisti diretta a Gaza e abbordata con esito tragico dalla marina militare israeliana.
Per molti si era trattato di un episodio di censura ma successivamente i portavoce del servizio hanno segnalato un problema di carattere tecnico dovuto probabilmente al filtro anti-spam.
Subito dopo la scomparsa di #flotilla sono sorti altri hashtag denominati rispettivamente freedomflotilla e gaza flotilla la cui popolarità non è stata intaccata dai filtri anti-spam, a dimostrazione del fatto che si sia trattato di un problema tecnico piuttosto che di una improbabile mano censoria di Twitter, che un anno fa in Iran aveva dato prova della sua efficacia anche come strumento di denuncia.
Dal canto loro i responsabili del servizio di nano-blogging hanno tenuto a precisare che lo strumento da loro curato “facilita lo scambio di informazioni e opinioni in tutto il mondo: quando si verificano malfunzionamenti del genere – è stato chiarito – interveniamo con estrema serietà”.
Giorgio Pontico
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grazie scariconi...
Questo significa, tra l'altro, secondo Kennedy, che l'editoria diventerà, come l'industria del cinema, "più concentrata sui blockbuster" :(MeXRe: grazie scariconi...
- Scritto da: MeX> Questo significa, tra l'altro, secondo Kennedy,> che l'editoria diventerà, come l'industria del> cinema, "più concentrata sui> blockbuster" > > :(...detto da un fervente sostenitore del blockbuster apple... :PbubbaRe: grazie scariconi...
ah adesso fanno anche Film e libri? cavoli me li sono persi tutti!MeXRe: grazie scariconi...
non hai capito una fava: il discorso blockbuster verrà applicato per questioni puramente commerciali, non ha nulla a che fare col DRM (dove stà il nesso???) cmq gia oggi siamo sommersi di libri "da blockbuster".....e sono quelli che trovi anche in una nota catena di distribuzione in autostrada (aut0grill) :)bLaxRe: grazie scariconi...
Quindi, grazie agli scariconi, gli editori offriranno meno roba interessante, e gravata da problematici DRM (che saranno comunque craccati subito, e infastidiranno solo chi compra); a me sembra un'ottima cosa: così, ci sarà sempre meno interesse per l'editoria e i libri commerciali, e sempre più spinta al modello "tutto gratis" che è quello che vogliamo noi.angrosRe: grazie scariconi...
- Scritto da: MeX> Questo significa, tra l'altro, secondo Kennedy,> che l'editoria diventerà, come l'industria del> cinema, "più concentrata sui> blockbuster" > > :(Cosa c'entrano gli scariconi.Sono gli editori a scegliere i blockbuster mmodel (modello di sucXXXXX no?)Perchè non sono forse liberi di suicidarsi come gli pare?Di imprenditori cosi "moderni" non sappiamo che farcene sono un costo sociale e politico oltre che economico!Libri in tribunale e alè!Avanti il prossimo (se ha le palle per stare sul mercato)!ullalaRe: grazie scariconi...
> Cosa c'entrano dove vuoi farli entrare?MeXRe: grazie scariconi...
- Scritto da: MeX> > Cosa c'entrano > > dove vuoi farli entrare?E che ne so io? Sei tu che vuoi farceli entrare per forza. Il fatto che resta è che il modello lo scelgono gli editori e non gli "scariconi".In una economia di mercato se scegli il modello "blockbuster " e non vendi è colpa tua se i clienti non ti comprano. Molto semplice. È il mercato bellezza! Gli "scariconi " oltretutto sono su quel mercato una quantità irrilevante.Nessuno o quasi scarica libri c'è una certa quantità di "fotocopioni" da sempre ma il fenomeno è circoscritto per la più parte a manuali tecnici o di prodotto e prontuari.Su 100 oggetti (lo dicono persino google e quel simpatico "piratone" di Sunde ) indexati i "prodotti editoriali" classici (libri ) sono meno di 0.1 e quelli ancora a "catalogo " (cioè correntemente in vendita) sono meno del 20% di quello 0.1.Per farci entrare gli scariconi bisogna lavorare alacremente di fantasia!ullalaRe: grazie scariconi...
Prego, non c'è di che. Però non sarei così ottimista, non penso che faranno effettivamente una simile cavolata. Ovviamente un simile suicidio sarebbe splendido, ma temo che continueranno invece ad aggrapparsi con tutte le forze a leggi che uccidono il mercato.L'editoria intesa come è ora morirà sicuramente sì. Il motivo è semplice: non saranno più necessari investimenti di capitale per produrre il proprio libro, una volta che (se) il formato elettronico si sarà diffuso. Scrivi un libro, lo mandi ad Amazon, fatto. Senza dare l'80% dei tuoi profitti all'editore. Il mondo ideale. Purtroppo attualmente il grosso sunk cost della pubblicazione rende impossibile per lo scrittore accollarsi per intero il rischio d'impresa. Se dovesse sparire i vantaggi sarebbero enormi.Continueranno a servire naturalmente compagnie di servizio legate agli scrittori. Pubblicità e correzione di bozze (un lavoraccio assolutamente necessario). Traduzioni. Ma di sicuro la casa editoriale stile "Penguin" non avrà motivo di essere. Da quando ho il Kindle mi diverto moltissimo a cercare su Amazon libri indipendenti. Se ne trovano di ottimi a prezzi ridicoli (meno di 5$), editi dagli stessi autori o da micro-compagnie. Lo scrittore guadagna comunque di più rispetto alla pubblicazione tradizionale, e non ha vincoli, detiene tutti i diritti. Vi sono gruppi che discutono i migliori, peer to peer. Non mi devo fidare di 5-6 persone che decidono che libri devono uscire in Italia.Gli attuali grandi editori punteranno su qualche blockbuster per provare a sopravvivere? Pace, prima o poi moriranno. Speriamo il prima possibile! Non servono più...Talking HeadRe: grazie scariconi...
- Scritto da: Talking Head> Prego, non c'è di che. Però non sarei così> ottimista, non penso che faranno effettivamente> una simile cavolata. Ovviamente un simile> suicidio sarebbe splendido, ma temo che> continueranno invece ad aggrapparsi con tutte le> forze a leggi che uccidono il> mercato.splendido perché? brami di avere tanti Harry Potter da leggere?> L'editoria intesa come è ora morirà sicuramente> sì. Il motivo è semplice: non saranno più> necessari investimenti di capitale per produrre> il proprio libro, una volta che (se) il formato> elettronico si sarà diffuso. Scrivi un libro, lo> mandi ad Amazon, fatto. Senza dare l'80% dei tuoi> profitti all'editore. Il mondo ideale. Purtroppo> attualmente il grosso sunk cost della> pubblicazione rende impossibile per lo scrittore> accollarsi per intero il rischio d'impresa. Se> dovesse sparire i vantaggi sarebbero> enormi.certo perché da sempre il rischio piú grande per l'editore é la stampa del volume, bravo hai capito tutto.Ma tu un libro lo hai mai letto? un libro di quelli "spessi" con 3 pagine di ringraziamenti?> Continueranno a servire naturalmente compagnie di> servizio legate agli scrittori. Pubblicità e> correzione di bozze (un lavoraccio assolutamente> necessario). Traduzioni. Ma di sicuro la casa> editoriale stile "Penguin" non avrà motivo di> essere.correttori di bozze? ma va! c'e il correttore automatico di word!Traduzioni? basta google!Pubblicitá? figurati! basta autorecensirsi su youtube e avere un blog!E poi ci sono gli unicorni che regalano il tuo libro quando ci sono gli arcobaleni > Da quando ho il Kindle mi diverto moltissimo a> cercare su Amazon libri indipendenti. Se ne> trovano di ottimi a prezzi ridicoli (meno di 5$),> editi dagli stessi autori o da micro-compagnie.indipendente != senza editoreCome nella musica ci sono le Major e poi ci sono migliaia di case discografiche indipendenti che mantengono viva "la scena"Se poi fai un sucXXXXX internazionale, devi appogiarti ad una major!> Lo scrittore guadagna comunque di più rispetto> alla pubblicazione tradizionale, e non ha> vincoli, detiene tutti i diritti. Vi sono gruppi> che discutono i migliori, peer to peer. Non mi> devo fidare di 5-6 persone che decidono che libri> devono uscire in> Italia.certo, fidati di 100 sconosciuti, anzi, direi che ora invece di usare i libri di diritto possiamo appoggiarci a wikipedia, é revisionata da molta piú gente, sicuramente é piú attendibile> Gli attuali grandi editori punteranno su qualche> blockbuster per provare a sopravvivere? Pace,> prima o poi moriranno. Speriamo il prima> possibile! Non servono> più...sicuro, hai ragione mi hai convintoMeXRe: grazie scariconi...
> splendido perché? brami di avere tanti Harry> Potter da> leggere?Perchè, scusa?> certo perché da sempre il rischio piú grande per> l'editore é la stampa del volume, bravo hai> capito> tutto.> Ma tu un libro lo hai mai letto? un libro di> quelli "spessi" con 3 pagine di> ringraziamenti?I ringraziamenti sono fatti dall'autore a chi ha collaborato con lui (consulenze, informazioni...)> correttori di bozze? ma va! c'e il correttore> automatico di> word!> Traduzioni? basta google!Ognuno usa quello che vuole.> Pubblicitá? figurati! basta autorecensirsi su> youtube e avere un> blog!La pubblicità, in effetti, funziona sempre meno. Se vedo la pubblicità di un brano di musica, magari sono curioso di sentirlo, ma non desidero automaticamente supportare l'autore: quindi, me lo sento gratis.> indipendente != senza editore> Come nella musica ci sono le Major e poi ci sono> migliaia di case discografiche indipendenti che> mantengono viva "la> scena"Le piccole case discografiche sono le prime a soccombere, e questo significa un aumento della musica autoprodotta.> Se poi fai un sucXXXXX internazionale, devi> appogiarti ad una> major!Devi? Perchè?> > > Lo scrittore guadagna comunque di più rispetto> > alla pubblicazione tradizionale, e non ha> > vincoli, detiene tutti i diritti. Vi sono gruppi> > che discutono i migliori, peer to peer. Non mi> > devo fidare di 5-6 persone che decidono che> libri> > devono uscire in> > Italia.> > certo, fidati di 100 sconosciuti, anzi, direi che> ora invece di usare i libri di diritto possiamo> appoggiarci a wikipedia, é revisionata da molta> piú gente, sicuramente é piú> attendibileSono più attendibili 5 sconosciuti (che tra l'altro hanno già dimostrato in varie occasioni la loro avidità e scorrettezza) o 100 sconosciuti?angrosRe: grazie scariconi...
Per i libri occorre leggerli non basta scaricarli. Tuttavia vi sono sistemi anche per la protezione che non sono cavolate come il DRM, sempre che il testo sia di valore e quindi valga la pena creare simile protezione.ninjaverdeParla proprio la Penguin...
... che ha una delle politiche più odiose per quanto riguarda gli eBook.Per evitare di farsi concorrenza ai libri cartacei i prezzi degli eBook Penguin sono PIU' ALTI dei paperback... e hanno anche il coraggio di lamentarsi della pirateria.Non compro più libri Penguin, né eBook né di carta, e continuerò fin quando non cambieranno questa policy (anche se mi pesa, alcuni autori che scrivono sotto Penguin mi piacciono molto).Talking Headeditoria morta
Ormai il destino è quello.Mi spiace dirlo ma non vedo modelli distributivi in grado di contrastare la pirateria.I cantanti hanno i concerti e gli attori i cinema.Ma un libro è un libro.I DRM serviranno solo a scoraggiare gli onesti mentre un con sistema free inevitabilmente il libro finirà on line il giorno stesso dell'uscita.Mi consola sapere che una vita non basta a leggere tutti i libri editi sinora.Ridicolo poi il discorso dei blockbuster.dalaiRe: editoria morta
- Scritto da: dalai> Ormai il destino è quello.> Mi spiace dirlo ma non vedo modelli distributivi> in grado di contrastare la> pirateria.Il modello lulu, ad esempio.> I cantanti hanno i concerti e gli attori i cinema.> Ma un libro è un libro.> I DRM serviranno solo a scoraggiare gli onesti> mentre un con sistema free inevitabilmente il> libro finirà on line il giorno stesso> dell'uscita.Vero: agli autori conviene probabilmente mettere subito il loro libro online, e un bel link per le donazioni.Morirà l'editoria, non i libri.angrosRe: editoria morta
> Il modello lulu, ad esempio.non conosco (newbie)hai link?dalaiRe: editoria morta
http://www.lulu.com/itIl concetto è: tu spedisci a loro il tuo libro, e scegli il tipo di rilegatura. Loro ti dicono quanto costa a loro stampare una copia del tuo libro: poi, tu scegli il prezzo di vendita (che va da quella cifra in su).Tu non spendi nulla, perchè il libro non viene stampato, viene solo messo in catalogo: se io voglio comprare quel libro, lo ordino, lulu me lo stampa e me lo spedisce a casa: quando pago, lulu si tiene i costi di stampa, e da a te la differenza (se tu hai scelto di vendere ad un prezzo vicino al costo di stampa, la differenza è piccola e tu ricavi poco, se hai scelto un prezzo più alto, guadagni di più per ogni copia, ma rischi di venderne meno).A lulu, del resto, non importa quante copie vendi: per loro, il guadagno è uguale, sia che vendano i tuoi libri o quelli di un altro (si fanno pagare solo la stampa), e non hanno problemi di giacenze, visto che il libro è stampato sul momento.Quindi, la strategia di vendita dipende solo da te: se vuoi essere sicuro di non essere piratato, ad esempio, pubblichi il libro sul tuo sito (leggibile online, magari con un po' di banner pubblicitari), e a fianco metti il link "Ti piace questo libro? Comprane una copia cartacea su lulu" o qualcosa del genere. Minimo investimento, nessun rischio, buone possibilità di vendita.angrosRe: editoria morta
- Scritto da: dalai> Ormai il destino è quello.> Mi spiace dirlo ma non vedo modelli distributivi> in grado di contrastare la> pirateria.> I cantanti hanno i concerti e gli attori i cinema.> Ma un libro è un libro.> I DRM serviranno solo a scoraggiare gli onesti> mentre un con sistema free inevitabilmente il> libro finirà on line il giorno stesso> dell'uscita.> Mi consola sapere che una vita non basta a> leggere tutti i libri editi> sinora.> > Ridicolo poi il discorso dei blockbuster.Parla la paura.Un testo digitale lo si compra poichè costa di meno di quello cartaceo.Nessuno compra un file o un Cd con un libro se costa altrettanto, e del resto il libro digitale costa anche pochissimo all'editore.Il testo cartaceo lo si consulta anche a lume di candela o col Sole naturale, quello digitale richiede un mezzo tecnologico adatto.Un libro in carta pregiata (sottolineo pregiata) dura oltre 500 anni, un libro digitale va già bene se si potrà consultare anche dopo 30 anni.Morale della favola: anche con i libri digitali, si continuerà a stampare su carta e gli editori venderanno anche CD o files di libri su Internet.Il libri digitalizzati anche se scaricati per essere utili devono essere letti. Leggere su di uno schermo è più faticoso e stancante che leggere su carta. La stampa con una stampante odinaria costa almeno 10 volte di più che stampare un libro con sistemi industriali.Quindi un altro fattore che non mette in pericolo l'idustria, non solo, ma le scuole devono richiedere libri non piratati poichè possono essere soggette a controlli. Quindi multe a chi ne fa uso improrio, anche gli studenti non possono portare a scuola o nelle università materiale illecito soggetto a diritto d'autore senza licenza. A casa magari faranno ciò che vogliono, ma nei locali pubblici no, se lo fanno vanno incontro a rischi di sanzioni. O è troppo difficile fare questo?Già in Italia è difficilissimo.ninjaverdeRe: editoria morta
- Scritto da: ninjaverde> Il libri digitalizzati anche se scaricati per> essere utili devono essere letti. Leggere su di> uno schermo è più faticoso e stancante che> leggere su carta. Esistono gli ebook reader con tecnologia e-ink. Io ne ho uno ed è come leggere sulla carta.E' anche perché ci sono questi apparecchi come il Kindle che gli editori ora si preoccupano del drm e della distribuzione degli ebook.anonimoRe: editoria morta
> Esistono gli ebook reader con tecnologia e-ink.> Io ne ho uno ed è come leggere sulla> carta.E questo potrebbe decretare la fine dell'editoria, così come i lettori MP3 portatili stanno spazzando via i discografici. Finchè gli mp3 si potevano sentire solo su pc, il cd era abbastanza al sicuro.> E' anche perché ci sono questi apparecchi come il> Kindle che gli editori ora si preoccupano del drm> e della distribuzione degli> ebook.Il drm non ha salvato la musica, non salverà i libri. Anche perchè, se io metto online un libro digitalizzato tramite scanner, l'editore come fa a metterci il drm? Può fare la sua versione, con drm, ma il testo è lo stesso, e la gente scaricherà il mio (senza drm).angrosRe: editoria morta
Certo, ma questo non è e non sarà un mezzo che potrà sostituire l'editoria classica. Per il DRM credo sia un sistema ormai defunto o per lo meno moribondo, tuttavia è possibile anche che si possa ugualmente proteggere un software se si va ad intervenire con programmazione a basso livello. Un mio consocio lo ha già fatto in passato. Quindi codice di attivazione con riferimento al proXXXXXre (ad esempio). Cosa sconsigliabile per testi economici, poichè il cliente deve attivare l'esecutivo inviando i relativi codici e ricevere a sua volta il codice di attivazione che funziona solo su di una macchina...Bucare il sistema? Forse, ma improbabile il lavoro che diverrebbe troppo costoso. Insomma non siamo nati con un iPad al fianco, e poi si sa come la tecnologia cambia rapidamente. Sapresti oggi leggere un file creato ad esempio con Olitex? O col Manuscript?Forse qualcuno ha ancora in soffitta un vecchio M24 con quell'editor, oppure qualcuno avrà usato il Manuscript... Pezzi e formati ormai pressochè sconosciuti.... Se però i testi sono stati stampati, la stampa è ancora lì pronta per la lettura e per tutti.Tuttavia il testo digitale è una forma molto economica per poter consultare anche testi rarissimi oltre ai testi più normali e ancora in stampa. Ed in questo ci credo, purtroppo essendo uno dei creativi (italiani) con poche risorse rischiamo di passare inosservati ed appena Google comincerà la distribuzione il mondo si muoverà anche se in controvoglia da parte degli editori.ninjaverdeRe: editoria morta
curioso il tuo post abbinato al tuo nick; immagino che non sia il tuo cognome...-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 03 giugno 2010 10.31-----------------------------------------------------------JosaFatRe: editoria morta
Francamente non so perchè la casa editrice si chiami Baldini Castoldi Dalai.Il nick non ha relazione con questo :)dalaiRe: editoria morta
Beh, te lo dico io allora :)Dalai è una famiglia di editori: c'è il Dalai che ha rilevato e fatto rinascere la Baldini & Castoldi, c'è il Dalai che assieme a un Agnelli e a Boosta dei Subsonica ha fondato la Add.JosaFatNuovo standard?
Ma se ce ne sono a migliaia!Pdf,odf, cbr....La verità è che vogliono mettere un bel drm!Così morirà solo l'editoria!Meglio , molto meglio, dare la possibilità a chi scarica un libro di fare una donazione direttamente all'autore!La percentuale data dagli editori agli autori è una bazzecola rispetto a ciò che loro guadagnano!E a chi critica, sensa senso, gli "scariconi" ricordo che non si scaricano i libri ma film e canzoni, a volte solo per archiviarli senza mai usufruirne.Per un libro è diverso!E chi afferma il contrario non conosce il piacere di tenere un libro in mano,del profumo e della lettura di un buon libro!!!!!!!utontoRe: Nuovo standard?
Sono completamentte d'accordo con te. I lettori di libri sono persone, in generale, che amano i libri e gli autori, per cui inviare dei soldi ad un autore sarà una cosa naturale. Io invio 20 all'anno a Wikipedia per permerterle di continuare a svolgere il suo compito. Dove sono finiti oggi le grandi encliclopedie che fino a qualche anno fa venivano vendute a carissimo prezzo quasi casa per casa e che ingombravano i nostri scaffali? Gli autori guadagneranno di più è più rapidamente. Presto avremo in rete dei blog dove i lettori insieme agli autori si scambieranno libri in cambio di soldi e nessun editore potrà più decidere cosa pubblicare. A proposito lo sapete che "Il Gattopardo" di Tomasi di Lampedusa venne rifiutato dal promo editore (che non rivelo per carità di patria) a cui venne sottoposto?Achille ScalzoRe: Nuovo standard?
> "Il Gattopardo" di Tomasi> di Lampedusa venne rifiutato dal promo editore> (che non rivelo per carità di patria) a cui venne> sottoposto?Anche Harry Potter e probabilmente un sacco di altri.FiamelRe: Nuovo standard?
- Scritto da: Fiamel> > "Il Gattopardo" di Tomasi> > di Lampedusa venne rifiutato dal promo editore> > (che non rivelo per carità di patria) a cui> venne> > sottoposto?> > Anche Harry Potter e probabilmente un sacco di> altri.E questo dimostra solo l'idiozia degli editori dei quali auspichiamo la scomparsa!panda rossaEditori ed e-book
Che gli editori non vogliano scomparire è comprensibile, ma è ormai chiaro che con gli e-book si stabilirà un contatto diretto con gli autori. Gli intermediari (editori, distributori), fin qui necessari ma estranei al proXXXXX creativo verranno semplicemente scavalcati. Per quanto riguarda i sistemi di protezione non hanno funzionato con la musica e non funzioneranno con i libri. I lettori di libri saranno più che felici di mandare all'autore un compenso per indurlo a continuare la sua opera.Achille ScalzoRe: Editori ed e-book
ma avete i sassi in testa? sai cos'é un EDITORE? una CASA EDITRICE?Amazon, Nook, iTunes... sai cosa sono? DISTRIBUTORI!L'unico business che é messo in crisi dal modello digitale sono i distributori fisici e i librai, per il resto per portare un libro ad un utente servono:- uno scrittore- un editore- un distributoreMeXRe: Editori ed e-book
Le offese gratuite inserite nella tua risposta servono solo a coprire la carenza di argomentazioni a favore della tua "tesi" che poi è quella degli editori. Chi vivrà vedrà! Agli autori viene ricosciuto un compenso che raramente supera il 5-10%, il reso se lo pappano una massa di burocrati delle cultura avulsi dal proXXXXX creativo. Non è un caso che molti autori di pezzi musicali li vendano direttamente su Internet. Dovresti documentarti prima di sposare in modo così dogmatico le tesi degli editori... ma forse lo sai già.Achille ScalzoRe: Editori ed e-book
si certo chiedi ai Radiohead (che di certo non avevano neppure problemi di fama) com'é andata.Dire "avete i sassi in testa" non mi sembra un cosí grave insulto, sicuramente potevo evitarlo, e chiedo scusa se suona come un'offesa ingiuriosaMeXRe: Editori ed e-book
- Scritto da: MeX> [...] per portare unlibroe-book ad un utente> servono:- uno scrittore- un sito webEnokRe: Editori ed e-book
> - uno scrittore> - un sito web- un prodotto amatorialeMeXRe: Editori ed e-book
- Scritto da: MeX> ma avete i sassi in testa? sai cos'é un EDITORE?> una CASA> EDITRICE?> > Amazon, Nook, iTunes... sai cosa sono?> DISTRIBUTORI!> > L'unico business che é messo in crisi dal modello> digitale sono i distributori fisici e i librai,> per il resto per portare un libro ad un utente> servono:> > - uno scrittore> - un editore> - un distributoreFALSO !così come per vendere una tua canzone su iTunes non serve una casa discografica, così per vendere libri online (ad es. su Lulu) NON SERVE UN EDITORE.bye,G.GabrieleRe: Editori ed e-book
se sei un musicista e vuoi pubblicare su iTunes devi avere una partita IVA, "codice fiscale" USA per la fatturazione, IBAN per catalogare le tue opere, di fatto sei un editore, che poi stai editando te stesso é una cosa, ma sempre il lavoro di un editore stai facendo, cioé ti occupi di "pubblicare" un prodotto dopo una selezione del materiale pubblicabile.Ti appoggi inoltre ad un distributore che é iTunes per l'appunto.Nulla ti impediva anche prima di internet di essere l'editore di te stesso, se na hai le capacitá e le risorse non c'é nessuna legge che lo vieta :)MeXRe: Editori ed e-book
- Scritto da: Achille Scalzo> Che gli editori non vogliano scomparire è> comprensibile, ma è ormai chiaro che con gli> e-book si stabilirà un contatto diretto con gli> autori.quanti autori hai già pagato per il loro lavoro?poi ci sono quegli autori che sono poco conosciuti, si mettono in società in due, poi in 3,4,5,6.Quando in numero cresce prendono un rappresentante.Dopo poco tempo il rappresentante si trova con troppo lavoro e assume un aiutante "specializzato" che per l'occasione chiama editore. Gli intermediari (editori, distributori),> fin qui necessari ma estranei al proXXXXX> creativo verranno semplicemente scavalcati. Per> quanto riguarda i sistemi di protezione non hanno> funzionato con la musica e non funzioneranno con> i libri. I lettori di libri saranno più che> felici di mandare all'autore un compenso per> indurlo a continuare la sua> opera.pippo75Lo standard esiste
Lo standard esiste. Si chiama epub. Libero, aperto. Se poi uno vuole essere succube della follia Amazon si becca il mobipocket. Non c'è tanto da discutere. E lo dico da editore. Epub tutta la vita.Linvenzione della ruotaRe: Lo standard esiste
- Scritto da: Linvenzione della ruota> Lo standard esiste. Si chiama epub. Libero,> aperto. Se poi uno vuole essere succube della> follia Amazon si becca il mobipocket. Non c'è> tanto da discutere. E lo dico da editore. Epub> tutta la> vita.Verissimo, a leggere questo articolo sembra che nessuno sappia che pesci pigliare e invece è 3 anni che io leggo epub su un PRS505 e come saprai meglio di me il progetto Gutenberg e le altre librerie free usano principalmente questo formato.Forse però la loro idea è quella di trovare non tanto un "formato" comune ma un DRM comune, in modo che i libri "non free" continuino ad essere legati al dispositivo di lettura ma le librerie siano condivisibili da tutti i dispositivi. In questo modo si potrebbe comprare qualsiasi titolo da qualsiasi libreria e poterlo vedere su qualsiasi ebook reader.Brrrr ...Re: Lo standard esiste
Penso sia questo, anzi lo spero.Spero proprio che non ci troviamo afflitti da una moltitudine di pseudo standard, con parcellizzazione dei titoli. Perchè allora il tarocco avrà una forte motivazione anche da chi abitualmente non è malitenzionato.roverRe: Lo standard esiste
L'esistenza del DRM è già di per sè una giustificazione assoluta (già solo per il backup) all'uso del "tarocco"angrosRe: Lo standard esiste
errr... mobipocket != amazon.JosaFatRe: Lo standard esiste
Concordo il futuro è epub....epub si muove!FlexiglasRe: Lo standard esiste
che poi se non sbaglio epub puó anche implementare il DRM no?MeXRe: Lo standard esiste
In ogni caso chiunque con un pò di esperienta degli strumenti elettronici/informatici oggi a disposizione può violare qualunque DRM... i contenuti multimediali NON sono assoggettabili a qualsivoglia sistema di protezione. Basta ntercettare i dati nel viaggio che effettuano DAL medium alle nostre orecchie e occhi, per esempio. Sono una sana politica dei prezzi potrebbe, dico potrebbe, permettere a qualche intermediario di sopravvivere. Naturalmente dovrebbe trasferire il core della sua attività su Internet.Achille ScalzoRe: Lo standard esiste
si si... il DRM per l'acquisto é una XXXXXta... ma gli editori hanno giá detto chiaramente che senza DRM non pubblicano, da qui la mia domanda...Tecnicamente l'EPUB supporta il DRM no?MeXrisultato di tutto
Se il modello che si prospetta è il tutto gratuito e/o piratabile, come fare a far mangiare tutta questa gente? Che lavori vuoi trovargli?La soluzione e dimezzare il numero di persone su questa terra, eliminare il denaro e scambiarsi solo servizi (non servizietti, eh?).gli artiti vivano per fare arte, il sostentamento viene dato dai benefit che ti arrivano dalla..popolarita'?o qualcosa simile...Sono solo ipotesi, ma io il surplus lo userei per il bene dell'umanita' (ricerca&sviluppo), non certo per far comprare yacht e ville a questi babbuini ricchi.SgroggoRe: risultato di tutto
> Se il modello che si prospetta è il tutto> gratuito e/o piratabile, come fare a far mangiare> tutta questa gente? Magari andando a lavorare.> Che lavori vuoi trovargli?Una zappa, un pezzo di terra, coltivi le patate e mangi.> La soluzione e dimezzare il numero di persone su> questa terraOk: prendi la XXXX e comincia a dimezzarti, se credi che sia così semplice.> Sono solo ipotesi, ma io il surplus lo userei per> il bene dell'umanita' (ricerca&sviluppo), non> certo per far comprare yacht e ville a questi> babbuini> ricchi.E come fai?angrosGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 1 giu 2010Ti potrebbe interessare