Twitter, miniera dell'intrattenimento musicale?

Twitter, miniera dell'intrattenimento musicale?

Questo è quanto emerso da una recente ricerca che ritrae il popolare social network come zeppo di utenti più inclini alla fruizione di contenuti musicali. Dati che potrebbero solleticare major e affini
Questo è quanto emerso da una recente ricerca che ritrae il popolare social network come zeppo di utenti più inclini alla fruizione di contenuti musicali. Dati che potrebbero solleticare major e affini

Suscita interesse e curiosità un nuovo studio compiuto tra i cinguettii di Twitter e volto a carpire alcune delle peculiarità dei suoi numerosi utenti che, stando a quanto emerge, sarebbero più inclini ad acquistare contenuti musicali, superando nettamente la media degli utenti web.

La ricerca , condotta da NPD Group, parla chiaro: stando a quanto emerso dall’analisi effettuata su un campione di circa 4mila utenti web, gli utenti di Twitter comprano più musica rispetto a chi non frequenta il popolare social network dedito al microblogging da 140 caratteri. Volendo essere più precisi, un terzo degli utenti iscritto a Twitter intervistati avrebbe dichiarato di aver acquistato almeno un CD negli ultimi tre mesi, a cui va sommarsi un altro terzo del totale che ha dichiarato di aver acquistato musica dal web nello stesso range di tempo.

In generale, secondo gli analisti, gli utenti iscritti spenderebbero il 77% in più in download musicali rispetto ai non iscritti. Comunque, trattandosi di un servizio web, al semplice acquisto vanno aggiunti anche i numerosi servizi che in un modo o nell’altro rientrano nell’offerta di contenuti musicali, quindi web radio, servizi che offrono lo streaming di video musicali o social network musicali come MySpace Music, Last.fm e il sempre più apprezzato Blip.fm.

“Basandosi sullo storico relativo all’acquisto di contenuti musicali, gli utenti più attivi su Twitter sono semplicemente più interessanti per le etichette discografiche e per tutti coloro che lavorano nel settore, dichiara Russ Crupnick, analista del settore entertainment per NPD. Il che potrebbe configurare uno scenario parecchio interessante “purché sia studiato nei minimi dettagli, dal momento che si tratta di utenti molto consapevoli della tecnologia che utilizzano” precisa Crupnick. Secondo gli analisti, per poter sfruttare al meglio un grande mezzo come Twitter, bisogna comprenderne appieno le dinamiche, rimanendo equilibrati su un giusto mix che non abbia troppo il sapore di marketing, rendendo gli utenti partecipi e mantenendo alta la loro attenzione.

Vincenzo Gentile

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Pubblicato il
26 giu 2009
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