Milioni di persone in tutto il mondo, oggi, comunicano il proprio pensiero, informano, si informano e diffondono video di carattere scientifico, educativo, ricreativo e culturale attraverso grandi piattaforme di condivisione e aggregazione di contenuti audiovisivi che li ospitano, organizzano, catalogano e pubblicano. YouTube, Dailymotion, Vimeo e, più in generale, i cosiddetti User Generated Content oggi svolgono dunque un ruolo centrale nelle dinamiche di circolazione delle idee, della cultura e dell’informazione.
La disciplina applicabile a tale genere di attività gioca, dunque, un ruolo strategico nella società dell’informazione: da essa dipendono, in larga misura, il livello di libertà di manifestazione del pensiero garantito ai cittadini, lo sviluppo del progresso scientifico e culturale così come l’educazione e l’intrattenimento.
È una parte importante del nostro presente e del nostro futuro.
La centralità di tale questione e l’importanza di garantire un quadro di regole certe alla materia sembra, tuttavia, poco chiara a chi ci governa che per malizia, ignoranza o per una miscela esplosiva di entrambe, continua a trattarla con la stessa approssimazione e cialtroneria con la quale si negozia frutta, verdura e ciarpame in un suk. La storia della disciplina relativa all’attività di fornitura di servizi media audiovisivi è sintomatica di tale preoccupante realtà.
La Direttiva 2007/65/CE , relativa all’esercizio delle attività televisive, al considerando (16) chiarisce, lasciando spazio a ben pochi dubbi interpretativi, che il proprio ambito di applicazione deve ritenersi limitato ” a tutte le forme di attività economica, comprese quelle svolte dalle imprese di servizio pubblico, ma non dovrebbe comprendere le attività precipuamente non economiche e che non sono in concorrenza con la radiodiffusione televisiva, quali i siti internet privati e i servizi consistenti nella fornitura o distribuzione di contenuti audiovisivi generati da utenti privati a fini di condivisione o di scambio nell’ambito di comunità di interesse “. Nessun dubbio pertanto che in Europa i gestori delle piattaforme User Generated Content (YouTube, Dailymotion, Vimeo ecc) non possono essere considerati “fornitori di servizi media audiovisivi”, né assoggettati alla nuova disciplina relativa all’attività radiotelevisiva.
L’allora vice-ministro alle Comunicazioni, Paolo Romani, frattanto promosso a Ministro, agli inizi del 2010, nel presentare al Parlamento il primo schema di quello che sarebbe poi divenuto il cosiddetto ” Decreto Romani “, attraverso il quale il nostro Paese avrebbe dovuto dare attuazione alla Direttiva UE, propose di omettere ogni limitazione e di far dunque rientrare gli UGC nell’ambito di applicazione della nuova disciplina.
In primavera, tuttavia, la pioggia di critiche raccolte, lo costrinsero a tornare sui suoi passi e, quindi, a reintrodurre, nella versione definitiva del provvedimento la citata limitazione, chiarendo appunto che la vecchia disciplina del testo unico radiotelevisivo – oggi testo unico della fornitura di servizi media audiovisivi – non deve trovare applicazione nei confronti dei ” servizi consistenti nella fornitura o distribuzione di contenuti audiovisivi generati da utenti privati a fini di condivisione o di scambio nell’ambito di comunità di interesse “.
I gestori di piattaforme UGC tornano dunque – come peraltro sembra naturale – ad essere considerati una cosa diversa dalla televisione di ieri e di oggi.
Frattanto, arrivata l’estate, l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni, in attuazione di quanto previsto dal Decreto Romani, lancia una consultazione pubblica su due bozze di regolamenti relativi alla fornitura di servizi media audiovisivi in modalità lineare e non lineare.
Nelle bozze, l’Autorità manifesta l’intenzione di riprodurre nei due emanandi regolamenti, letteralmente, le stesse identiche definizioni contenute nel Decreto Romani. Scelta di dubbia opportunità ed utilità ma che, comunque, sembra confermare l’intenzione di lasciare i fornitori di servizi UGC fuori dall’ambito di applicazione della disciplina sui servizi media audiovisivi.
Nel corso dell’audizione, tuttavia, qualcuno – non è dato sapere chi, ma le ipotesi di molti osservatori convergono – suggerisce all’Autorità di estendere l’ambito di applicazione dei due regolamenti sino a farvi rientrare anche le piattaforme UGC.
Si legge, al riguardo, nella delibera 607/2010/CONS dell’AGCOM ” un soggetto… propone di estendere l’applicabilità del Regolamento a soggetti che non selezionano necessariamente ex ante le opere inserite nei cataloghi, ma che operano comunque una selezione ex post, riservandosi il potere di eliminare dal catalogo contenuti ritenuti in contrasto con le proprie scelte editoriali, e soprattutto svolgono un’attività di organizzazione delle opere anche inserite nel catalogo da terzi, allestendo sistemi di classificazione ed etichettatura dei contenuti, e consentendone il reperimento da parte degli utenti all’interno del catalogo “.
Più chiaro di così, davvero, non sarebbe stato possibile. L’ignoto suggeritore propone che la nuova disciplina sia applicata anche a YouTube, Dailymotion, Vimeo ecc., salva l’eventuale inapplicabilità qualora tali soggetti siano stabiliti in un Paese UE diverso dall’Italia.
Il suggerimento deve, evidentemente, provenire da soggetto particolarmente autorevole – o, almeno, dotato di un certo ascendente su AGCOM – perché l’Autorità del Presidente Calabrò decide di seguirlo, disattendendo la scelta del legislatore nazionale (Decreto Romani) e quella del legislatore europeo (considerando 16 della Direttiva UE 2007/65/CE).
Frattanto, tuttavia, mentre addetti ai lavori e operatori del settore si interrogano sul contenuto dei due regolamenti approvati dall’AGCOM il 25 novembre del 2010 ma non ancora pubblicati, la storia si arricchisce di un altro sconcertante episodio.
L’8 dicembre, infatti, il Commissario AGCOM, Stefano Mannoni, in un’intervista al Sole 24 ore , dice testualmente che lui non scommetterebbe sulla circostanza che la nuova disciplina non sarà applicabile anche a YouTube ed alle altre analoghe piattaforme “perché i criteri di applicabilità delle nuove norme sono il controllo editoriale dei contenuti e insieme il loro sfruttamento economico, per esempio attraverso la pubblicità. YouTube opera una gerarchizzazione dei contenuti, anche se attraverso il suo algoritmo, quindi in maniera automatica, e questo può essere considerato controllo editoriale”. A prescindere dalla dubbia opportunità che un Commissario di un’Autorità indipendente, nel corso di un’intervista, si abbandoni a “scommesse” sul contenuto di un Regolamento da esso stesso già firmato ma non ancora pubblicato, non c’è dubbio che Mannoni, nel commentare la nuova disciplina manifesti il chiaro convincimento che essa deve ritenersi applicabile anche alle piattaforme UGC.
La lettura dei due regolamenti, frattanto pubblicati, sembra dar ragione al Commissario Mannoni. All’art. 2 di entrambi i regolamenti si prevede infatti che ” L’attività di comunicazione e di messa a disposizione di contenuti audiovisivi attraverso internet è libera e, in particolare, sono esclusi dal campo di applicazione del presente regolamento: (…)
– i siti internet privati e i servizi consistenti nella fornitura o distribuzione di contenuti audiovisivi generati da utenti privati che provvedono alla selezione e alla organizzazione dei contenuti medesimi a fini di condivisione o di scambio nell’ambito di comunità di interesse tranne nel caso in cui sussistano, in capo ai soggetti che provvedono all’aggregazione dei contenuti medesimi, sia la responsabilità editoriale, in qualsiasi modo esercitata, sia uno sfruttamento economico “.
Difficile, dubitare – nonostante l’infelice formulazione della norma – della circostanza che l’Autorità abbia inteso estendere l’ambito di applicazione della disciplina anche a quei gestori di piattaforme UGC che abbiano un qualsiasi genere di responsabilità editoriale e sfruttino economicamente i contenuti pubblicati dagli utenti. L’espressione “responsabilità editoriale” può dar luogo a qualche dubbio interpretativo, ma è la stessa Autorità, proprio nella delibera, che prova, per la verità con modesto successo, a chiarire su chi debba gravare la responsabilità editoriale e giuridica quando la pubblicazione e la diffusione del contenuto siano riconducibili a soggetti diversi.
Si legge, infatti, nella delibera 607/2010/CONS che ” nell’ipotesi di responsabilità editoriale attribuibile a più soggetti ” (che peraltro non avrebbe dovuto essere un problema dell’Autorità individuare, ndr) ” …la responsabilità giuridica (va posta, ndr) in capo a chi gestisce in maniera diretta l’effettiva consegna e messa a disposizione del contenuto agli utenti finali, ovvero in capo al soggetto che gestisce direttamente l’ultimo passaggio della filiera per la fruizione del contenuto da parte dell’utente finale. Infatti tale soggetto, benché in astratto non sia in condizione di determinare la scelta di ogni singolo prodotto audiovisivo all’interno delle sezioni di catalogo dallo stesso direttamente offerte, in concreto risulta pienamente in grado di pre-ordinarne la tipologia a livello contrattuale, almeno in termini di qualità e di genere, in relazione alla complessiva linea editoriale del catalogo proposto agli utenti “.
Il riferimento sembra, ancora una volta, a YouTube ed agli altri UGC.
Nelle scorse settimane, in Rete e fuori dalla Rete, si accende quindi un vivace dibattito nell’ambito del quale, tuttavia, si è sostanzialmente tutti d’accordo nel ritenere che la nuova disciplina abbia finito con l’equiparare gli UGC alle TV almeno quando il gestore della piattaforma sia stabilito nel nostro Paese. È una conclusione che fa discutere e solleva pesanti critiche nonché dubbi sulla legittimità del provvedimento varato dall’AGCOM per il suo evidente contrasto con il quadro normativo nazionale ed europeo.
Chiamare il gestore di una piattaforma UGC a rispondere per i contenuti degli utenti, infatti, significa per un verso pretendere di risolvere in assenza di un appropriato confronto e, soprattutto, al di fuori della naturale sede parlamentare, la complessa e delicata questione della responsabilità di taluni intermediari della comunicazione e, per altro verso, spingere inesorabilmente i gestori delle piattaforme UGC a limitare la libertà di pubblicazione di contenuti da parti degli utenti a scopo autotutelativo.
Mercoledì scorso, poi, si scrive, a sorpresa, l’ultima pagina – almeno sin qui – di questa storia da autentico suk delle leggi: rispondendo ad un’interrogazione parlamentare il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Elio Vito, si ritrova ad escludere che la nuova disciplina sia applicabile agli UGC.
Tale conclusione è fondata su una personalissima interpretazione del Ministro (non di quello delle comunicazioni responsabile del varo della disciplina primaria, ma di quello dei rapporti con il Parlamento, ndr) secondo il quale “la responsabilità editoriale (necessaria perché un UGC rientri nell’ambito di applicazione della disciplina, ndr) è da intendersi come un controllo effettivo sia sulla selezione dei programmi, sia sulla loro organizzazione in un palinsesto cronologico: pertanto i siti che non selezionano ex ante i contenuti generati dagli utenti, ma effettuano una mera classificazione dei contenuti stessi, non rientrano nel campo di applicazione della norma”.
Sembra l’esatto contrario di quanto scritto nei regolamenti e sostenuto dall’AGCOM nella propria delibera ma questa è la convinzione del Ministro.
Dieci mesi o poco più, sei interpretazioni diverse e contrapposte su una questione strategica per il nostro futuro in presenza di una disciplina europea inequivoca e il quadro normativo resta tanto incerto da non consentire agli operatori di lavorare con serenità e da suggerire loro di stabilirsi all’estero.
Il problema non è di merito o di contenuti ma di metodo.
La disciplina di attività tanto importanti per il nostro futuro non può continuare ad essere affidata a queste dinamiche da suk delle leggi ed ai mercanti di parole che lo popolano.
Guido Scorza
Presidente Istituto per le politiche dell’innovazione
www.guidoscorza.it
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Alla fine...
Ci serve il jpeg del video, quindi...Personalmente, al di la delle motivazioni di Google, tra WebM e h264, preferisco il primo. Aggiungo pure che secondo me il w3c dovrebbe dire la sua in proposito.FDGRe: Alla fine...
Il W3C è un Consorzio di organizzazioni varie:http://www.w3.org/Consortium/Member/Listtra cui come vedi c'è anche Google.Che vuoi che ti dica?Ittiointerp reteRe: Alla fine...
Come d'altronde c'è anche Microsoft, che pure sta nel consorzio MPEG, proprietaria dell'H.264.Un conflitto d'interessi informatico?Certo che dire "conflitto" con Microsoft :Dfrancoecicc ioRe: Alla fine...
Bisognerebbe sapere come è composta la rappresentanza delle organizzazioni che ne fanno parte.Prima non andava bene che fosse Microsoft ad imporre lo standard, ma ora va bene se lo fa Google?"È così che muore la libertà, sotto scroscianti applausi". :sIttiointerp reteRe: Alla fine...
- Scritto da: Ittiointerp rete> Il W3C è un Consorzio di organizzazioni varie:> > http://www.w3.org/Consortium/Member/List> > tra cui come vedi c'è anche Google.> > Che vuoi che ti dica?quindi finisce tutto a botte come le signore al mercato la mattina?il solito bene informatoRe: Alla fine...
- Scritto da: FDG> Ci serve il jpeg del video, quindi...> > Personalmente, al di la delle motivazioni di> Google, tra WebM e h264, preferisco il primo.> Aggiungo pure che secondo me il w3c dovrebbe dire> la sua in> proposito.H.264 va contro la policy del W3C stesso per la definizione degli standard: non è royalty-free.Il W3C a quanto pare si è già smarcato dal "problema", dicendo che non ci deve essere necessariamente un solo formato supportato per la codifica video e che forse loro (w3c) nemmeno ne devono indicare uno o qualcuno.In pratica hanno rimandato il boccone avvelenato ai mittenti.La partita si gioca su un altro piano: il supporto e la diffusione.VP8, oltre ad essere gratuito ed avere l'appoggio di Chrome, Opera e Firefox, ha un altro asso nella manica: Youtube.Se il W3C, come pare che accada, non si esprimerà sulla faccenda dei codecs, chi produce browser dovrà prevedere la possibilità di leggere anche altri formati, non solo h264 o WebM/VP8.Il modo di implementare questo, è permettere la realizzazione di plugins. Sarebbe Mpeg-la a doversi "preoccupare" del fatto che i browsers supportino la lettura del suo h.264, così come Google per VP8 (ma VP8 è gratis, h.264 no al momento).A quel punto, pur concedendo l'uso di h264 su Chrome, Opera e Firefox, che questo avvenga con plugins a pagamento o gratuiti MA realizzati da MpegLA, Google avrà tutte le carte in mano: - il suo formato che entra in tutti i browsers: inclusi quelli Apple e Microsoft (è un plugin gratuito e installato dall'utente a permetterlo),- la più grande piattaforma video (Youtube) da convertire esclusivamente a VP8/WebM - il controllo di Android per il mercato mobile, che costituirebbe una leva diretta verso i produttori di hardware (iOS va solo su roba Apple, WP7 non è granché ed ha i costi di licenza).- il fatto che WebM è gratuito per i prodotti commerciali, h.264 no (Cit. Siamo meglio di voi... la nostra roba è migliore. Allora non hai capito Steve: questo non ha importanza! ).UbuntoRe: Alla fine...
- Scritto da: Ubunto> H.264 va contro la policy del W3C stesso per la> definizione degli standard: non è royalty-free.Infatti, mi riferisco anche a questo. Ma non si tratta di politica scritta, ma di una più attiva politica a favore dell'evoluzione e del futuro del web.> Il W3C a quanto pare si è già smarcato dal> "problema", dicendo che non ci deve essere> necessariamente un solo formato supportato per la> codifica video e che forse loro (w3c) nemmeno ne> devono indicare uno o qualcuno.> In pratica hanno rimandato il boccone avvelenato> ai mittenti.Si, il problema è che a rimetterci in questa guerra combattuta tra "signori" alla fine sono sempre i soliti: i contadini. Cioè, chi si occupa del web sia come utente che come produttore deve confrontarsi non con scelte meramente tecnologiche e di costo, ma con scelte di campo. E questo vuol dire che: il povero utente dovrà installare plug-in e codec vari; i produttori di contenuti e gli sviluppatori dovranno occuparsi di scegliere chi supportare e come. Non mi pare una situazione idilliaca. E non penso che si risolverà con discorsi idealistici.FDGRe: Alla fine...
il W3C non stabilisce nulla per il codec, webM ad oggi è quello più indietro di tutti , ribadisco che la cosa sensata è implementarli entrambi e lasciar scegliere al mercatopinoRe: Alla fine...
- Scritto da: FDG> Ci serve il jpeg del video, quindi...> > Personalmente, al di la delle motivazioni di> Google, tra WebM e h264, preferisco il primo.> Aggiungo pure che secondo me il w3c dovrebbe dire> la sua in> proposito.Il w3c, e' morto e sepolto, considerando che ne fa parte la stessa microsoft e che lei stessa non rispetta le decisioni/standard emanate dal w3c.Ciao.ParideRe: Alla fine...
Infatti è cosi morto e sepolto, che ogni browser ha i suoi paio d'etti di estensioni proprietarie è per sviluppare una pagina web è un delirio...MA PERFAVORE!SgabbioRe: Alla fine...
La cosa migliore e più sensata è implementarli entrambi come fa IE9pinoVolontà di conquista del Mercato
Concordo con quello che ha detto Tim Sneath, peccato però che la predica provenga da un pulpito che non ha nulla da imparare in quanto a "Volontà di conquista del Mercato".-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 14 gennaio 2011 17.37-----------------------------------------------------------James KirkRe: Volontà di conquista del Mercato
q8 gli brucia a Microzoz che stavolta non riesco a imporre i loro non-standard spazzando via la concorrenzaixyRe: Volontà di conquista del Mercato
CASOMAI è IL CONTRARIO... QUI è Google che sta cercando di imporre se stessa perchè ha paura dei servizi di Apple TV e XBOX rispetto alla Google TvpinoDa che pulpito
Certo che la Microsoft ha una bella faccia tosta. Almeno google nel fare i suoi interessi è passata da uno standard chiuso ad uno aperto per davvero, lei invece per office si è creata in casa un finto standard aperto e ha comprato mezzo mondo per farselo approvare, quando già esisteva open document. Alla faccia dell'esperanto!open documentRe: Da che pulpito
- Scritto da: open document> Certo che la Microsoft ha una bella faccia tosta.> Almeno google nel fare i suoi interessi è passata> da uno standard chiuso ad uno aperto per davvero,> lei invece per office si è creata in casa un> finto standard aperto e ha comprato mezzo mondo> per farselo approvare, Senza contare che cosi' come definito, openxml, e' una XXXXXta immensa e gli stessi ms man, non sanno come fare per implementarlo funzionalmente.Non sara' mai implementabile nulla con openxml.jfkSe WebM non richiede costi di licenza...
... potrebbero liberamente implementarlo anche Apple e Microsoft.Il vero motivo per cui Apple, Microsoft e altri vogliono H.264 è perchè hanno brevetti su di esso e se si diffondesse maggiormente potrebbero raccogliere miliardi di euro nei prossimi 10-15 anni - soldi che in ogni caso proverrebbero alla fine dagli utenti finali.Quindi sì a WebM che ha una qualità paragonabile a H.264 (ed in costante miglioramento) ed è libero e gratis per tutti. In fondo HTML, CSS, JPEG e gli altri standard web sono già liberi/gratuiti, perchè usare un formato coperto da brevetti e che richiede costi di licenza per il video?Don PippondioRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
Eppure H.264 è royalty free.francoecicc ioRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
spero tu stia sognando,solo i contenuti in streaming e solo fino al 2015 non chiedono pagamenti,tutto il resto si.e vedrai dopo quando diventerà "monopolista" come standard de facto se mai lo sarà come ci lucreranno sopra.crea il bisogno,diffondilo,rendilo indispensabile e guadagnaci a schifo :pixyRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
- Scritto da: francoecicc io> Eppure H.264 è royalty free.h.264 non è royalty free. Storia del formato GIF http://it.wikipedia.org/wiki/Graphics_Interchange_Format#Storia La prima versione del GIF è denominata 87a. Nel 1989, CompuServe diffuse una versione migliorata, denominata 89a, che aggiunse il supporto per la trasparenza e le immagini multiple. È possibile distinguere le due versioni esaminando i primi sei byte del file che, se interpretati come caratteri ASCII, riportano rispettivamente le scritte GIF87a e GIF89a. Quando il World Wide Web si diffuse, il formato GIF divenne uno dei due formati immagine comunemente usati nelle pagine Web, l'altro è il JPEG.La possibilità di memorizzare più immagini in un unico file di tipo GIF89a, accompagnate da dati di controllo, è spesso utilizzata per creare semplici animazioni. Unisys ed il brevetto su LZW L'algoritmo di compressione LZW sul quale è basato il formato GIF, è un brevetto di CompuServe e Unisys. Prima del 1994, le compagnie in questione non pretesero il pagamento di alcun diritto.Alla fine del dicembre 1994 CompuServe e Unisys annunciarono che avrebbero cominciato a richiedere il pagamento dei diritti di utilizzo del brevetto per qualunque programma commerciale capace di creare file in formato GIF.Ormai l'utilizzo di immagini in formato GIF era così diffuso che alle aziende non rimaneva che pagare. Il comune desiderio di un formato libero da brevetti e con meno restrizioni tecniche portò alla definizione del formato PNG.Il brevetto sull'algoritmo LZW negli Stati Uniti è decaduto il 20 giugno 2003, quindi Unisys e Compuserve non possono più chiedere il pagamento dei diritti in questo paese. Questo giorno è stato battezzato da alcuni il "GIF Liberation Day". Lo stesso brevetto in Europa, Giappone e Canada è scaduto il 18 giugno, 20 giugno e 7 luglio 2004.Anche IBM deteneva un brevetto su questo algoritmo ma non se ne è mai avvalsa. Non c'è alcuna differenza fra H.264 e la storia del formato GIF.H.264 è solo un cavallo di XXXXX.UbuntoRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
- Scritto da: Don Pippondio> soldi che in ogni caso proverrebbero alla> fine dagli utenti> finali.Ecco, ci voleva la sparata: "dagli utenti finali". Quindi arriverà un bollettino postale o ci sarà un prelievo coatto dal conto corrente di ciascuno?> Quindi sì a WebM che ha una qualità paragonabile> a H.264 (ed in costante miglioramento)E questa è una balla,> ed è> liberoE anche questa è una mezza verità, perché pendono brevetti anche su questo formato.> e gratis per tutti.Gratis finché Google vorrà, esattamente come H.264 sarà gratis finche in consorzio vorrà.> In fondo HTML, CSS,> JPEG e gli altri standard web sono già> liberi/gratuiti,No, non lo sono. JPEG non lo è.> perchè usare un formato coperto> da brevetti e che richiede costi di licenza per> il> video?Perché essere pezzenti fino in fondo all'anima? Perché non si può pagare il lavoro della gente?Qualcuno qui che si riempie la bocca di "open" lavora gratis dalla mattina alla sera?ruppoloRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
> Perché essere pezzenti fino in fondo all'anima?> Perché non si può pagare il lavoro della> gente?Perchè il lavoro fatto una volta sola, va pagato una volta sola. Anche se se ne fanno miliardi di copie. Non si può pretendere di pagare per ogni copia: chi pretende una cosa del genere, è meglio che patisca la fame.uno qualsiasiRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
- Scritto da: uno qualsiasi> > Perchè il lavoro fatto una volta sola, va pagato> una volta sola. Anche se se ne fanno miliardi di> copie. Non si può pretendere di pagare per ogni> copia: chi pretende una cosa del genere, è meglio> che patisca la> fame.Quindi:- chi scrive un libro deve essere pagato una sola volta?- chi deposita un brevetto (lascia stare quelli software che sono un caso a parte) deve prendere i soldi solo una volta?La gente deve lavorare gratis per il bene dell'umanità vero? ... magari per fare arricchire altri o per permettere agli scrocconi di godere gratis del lavoro altrui.Mozart è morto in miseria, proprio perchè non esistevano leggi che tutelassero la copia o l'esecuzione delle loro opere.-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 14 gennaio 2011 19.27-----------------------------------------------------------James KirkRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
- Scritto da: uno qualsiasi> > Perché essere pezzenti fino in fondo all'anima?> > Perché non si può pagare il lavoro della> > gente?> > Perchè il lavoro fatto una volta sola, va pagato> una volta sola. Anche se se ne fanno miliardi di> copie. Non si può pretendere di pagare per ogni> copia: chi pretende una cosa del genere, è meglio> che patisca la> fame.Ottimo, allora quel lavoro lo paghi tu, che parli tanto!ruppoloRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
Ehm un formato e libero comunque, il fatto che ci possono essere dei "brevetti" è solo un fud messo in giro per azzoppare il formato.SgabbioRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
- Scritto da: ruppolo> - Scritto da: Don Pippondio> > soldi che in ogni caso proverrebbero alla> > fine dagli utenti> > finali.> > Ecco, ci voleva la sparata: "dagli utenti> finali". Quindi arriverà un bollettino postale o> ci sarà un prelievo coatto dal conto corrente di> ciascuno?sei stupido come una sedia e non una sedia intelligente, significa che il rincaro lo troverai nel prezzo di ogni dispositivo che ha all'interno tale codec, ci arrivi da solo o bisogna spiegartelo con le figure?> > > Quindi sì a WebM che ha una qualità paragonabile> > a H.264 (ed in costante miglioramento)> > E questa è una balla,http://x264dev.multimedia.cx/archives/499questo per far capire che sei ignorante> > > ed è> > libero> > E anche questa è una mezza verità, perché pendono> brevetti anche su questo> formato.anche su h.264 ne pendono e da parte di theora che è nata prima> > > e gratis per tutti.> Gratis finché Google vorrà, esattamente come> H.264 sarà gratis finche in consorzio> vorrà.non diciamo eresie per favore va bene che sei stupido ma mentire cosi spudoratamente su cose che non conosci si arriva all'ecXXXXX> > > In fondo HTML, CSS,> > JPEG e gli altri standard web sono già> > liberi/gratuiti,> > No, non lo sono. JPEG non lo è.stupido.. jpeg è royalty free > > > perchè usare un formato coperto> > da brevetti e che richiede costi di licenza per> > il> > video?> > Perché essere pezzenti fino in fondo all'anima?> Perché non si può pagare il lavoro della> gente?ma perchè devi essere per forza cosi stupido? tu vuoi pagare per forza anche se ti danno le cose gratis? sei stato abituato cosi in apple?> Qualcuno qui che si riempie la bocca di "open"> lavora gratis dalla mattina alla> sera?nessuno lavora gratis ma sei troppo stupido per capirloreartuRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
- Scritto da: reartu> - Scritto da: ruppolo> > - Scritto da: Don Pippondio> > > soldi che in ogni caso proverrebbero alla> > > fine dagli utenti> > > finali.> > > > Ecco, ci voleva la sparata: "dagli utenti> > finali". Quindi arriverà un bollettino postale o> > ci sarà un prelievo coatto dal conto corrente di> > ciascuno?> > sei stupido come una sedia e non una sedia> intelligente, significa che il rincaro lo> troverai nel prezzo di ogni dispositivo che ha> all'interno tale codec, ci arrivi da solo o> bisogna spiegartelo con le> figure?E dove sarebbe il problema nel pagare di ciò che si usufruisce?> > > Quindi sì a WebM che ha una qualità> paragonabile> > > a H.264 (ed in costante miglioramento)> > > > E questa è una balla,> > http://x264dev.multimedia.cx/archives/499> questo per far capire che sei ignoranteE io sarei lo stupido come una sedia? Il diario di un pincopalla qualsiasi sarebbe la bibbia? Va va, vai in quel posto.> > > > > > ed è> > > libero> > > > E anche questa è una mezza verità, perché> pendono> > brevetti anche su questo> > formato.> > anche su h.264 ne pendono e da parte di theora> che è nata> primaE dove sta il problema?> > > e gratis per tutti.> > Gratis finché Google vorrà, esattamente come> > H.264 sarà gratis finche in consorzio> > vorrà.> > non diciamo eresie per favore va bene che sei> stupido ma mentire cosi spudoratamente su cose> che non conosci si arriva> all'ecXXXXXGuarda che Wikipedia funziona anche con le capre ignoranti come te, vai a imparare, vai.> > > > > > In fondo HTML, CSS,> > > JPEG e gli altri standard web sono già> > > liberi/gratuiti,> > > > No, non lo sono. JPEG non lo è.> > stupido.. jpeg è royalty free E chi lo ha deciso? Tu?Guarda le tribolazioni:http://en.wikipedia.org/wiki/Jpeg#Patent_issues> > > perchè usare un formato coperto> > > da brevetti e che richiede costi di licenza> per> > > il> > > video?> > > > Perché essere pezzenti fino in fondo all'anima?> > Perché non si può pagare il lavoro della> > gente?> > ma perchè devi essere per forza cosi stupido? tu> vuoi pagare per forza anche se ti danno le cose> gratis? sei stato abituato cosi in> apple?Io sono stato abituato a pagare il lavoro degli altri. Tu, a quanto pare, sei stato abituato ad avere tutto, subito e gratis.> > Qualcuno qui che si riempie la bocca di "open"> > lavora gratis dalla mattina alla> > sera?> > nessuno lavora gratis ma sei troppo stupido per> capirloSe c'è qualcuno stupido qui, quello se tu. Anzi, la parola giusta è VIZIATO.ruppoloRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
non ne hai azzeccata una!GrappoloRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
- Scritto da: ruppolo> - Scritto da: Don Pippondio> > soldi che in ogni caso proverrebbero alla> > fine dagli utenti> > finali.> > Ecco, ci voleva la sparata: "dagli utenti> finali". Quindi arriverà un bollettino postale o> ci sarà un prelievo coatto dal conto corrente di> ciascuno?no ma i costi verranno distribuiti in altri prodotti, quindi alla fine i costi di licenza ricadono sempre sull'utente finale (anche se presumo siano pochi cents)> > > Quindi sì a WebM che ha una qualità paragonabile> > a H.264 (ed in costante miglioramento)> > E questa è una balla,la qualità è uguale è l'uso della cpu che è diverso, per ora h.264 è il più efficente da riprodurre.> > > ed è> > libero> > E anche questa è una mezza verità, perché pendono> brevetti anche su questo> formato.> > > e gratis per tutti.> Gratis finché Google vorrà, esattamente come> H.264 sarà gratis finche in consorzio> vorrà.ragionamento assurdo non merita commenti.> > > In fondo HTML, CSS,> > JPEG e gli altri standard web sono già> > liberi/gratuiti,> > No, non lo sono. JPEG non lo è.è royality free=gratis per i secoli dei secoli amen..> > > perchè usare un formato coperto> > da brevetti e che richiede costi di licenza per> > il> > video?> > Perché essere pezzenti fino in fondo all'anima?> Perché non si può pagare il lavoro della> gente?> Qualcuno qui che si riempie la bocca di "open"> lavora gratis dalla mattina alla> sera?ma allora il bolletino postale di cui scrivevi sopra a casa allora ti arriva?Steve Robinson HakkabeeRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
- Scritto da: ruppolo> - Scritto da: Don Pippondio> > soldi che in ogni caso proverrebbero alla> > fine dagli utenti finali.> > Ecco, ci voleva la sparata: "dagli utenti> finali". Quindi arriverà un bollettino postale o> ci sarà un prelievo coatto dal conto corrente di> ciascuno?quando qualcosa COSTA, QUALCUNO la deve pagare, d'accordo fino a questo punto? E se tu (chiunque tu sia) hai un costo, cosa fai? lo riversi sui tuoi clienti, non sarai cosi fesso da pagarlo tu, d'accordo fino a questo punto? Ora, se sei il webmaster farai pagare di piu' il banner pubblicitario, a sua volta l'inserzionista alzera' un pochino il prezzo del suo prodotto E ALLA FINE, tu utente finale, pagherai di piu.Quindi, ALLA FINE, anche se in modo INDIRETTO, chi paga E' SEMPRE il Cliente finale, non ci sono XXXXX che tengano.> Perché essere pezzenti fino in fondo all'anima?> Perché non si può pagare il lavoro della gente?e ti pareva se mancava l'evergreen del "siete pezzenti"... > Qualcuno qui che si riempie la bocca di "open"> lavora gratis dalla mattina alla sera?perche devo accettare un formato proprietario chiuso proposto da una azienda al posto di formati standard proposti da un comitato e per di piu' liberi da vincoli brevettuali?Che si implementino entranbi e si veda quali sono le preferenze del mercato... possibilmente non drogato da colossi dell'informatica, pero'.Ma una cosa deve essere chiara: nessuno (microsoft, apple, chiunque) puo' venire a fare la vergine offesa accusando gli altri di "ah volete imporre uno standard".L'uso di standard aperti svicola l'utente dall'essere un sottomesso a chi tale formato ha creato,che siano .doc o formati video proprietari.Se non c'e' scelta, non c'e' liberta'.attonitoRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
- Scritto da: ruppolo> - Scritto da: Don Pippondio> > soldi che in ogni caso proverrebbero alla> > fine dagli utenti> > finali.> > Ecco, ci voleva la sparata: "dagli utenti> finali". Quindi arriverà un bollettino postale o> ci sarà un prelievo coatto dal conto corrente di> ciascuno?> O magari dovrai pagare i programmi in grado di utilizzare quei codec o se non li paghi direttamente tu, li paghi in modo indiretto come royalty sull'hardware necessario, cosa ad esempio che avviene già con Bluray e DVD tanto per intenderci!> > Quindi sì a WebM che ha una qualità paragonabile> > a H.264 (ed in costante miglioramento)> > E questa è una balla,> Non è una balla è la realtà!> > ed è> > libero> > E anche questa è una mezza verità, perché pendono> brevetti anche su questo> formato.> Beh se Google con il suo peso si è mossa in tale direzione evidentemente si sarà fatta bene i suoi conti, non credo proprio arda dal desiderio di pagare royalty per il suo Browser o per You Tube!> > e gratis per tutti.> Gratis finché Google vorrà, esattamente come> H.264 sarà gratis finche in consorzio> vorrà.> No H264 non è gratis, lo è solo per certi usi e anche per quegli usi è prevista una ben precisa data, dopo la quale sarà a pagamento, si parla del 2015 non fra qualche secolo, in preciso stile M$, prima crea la dipendenza poi spremi gli utenti!> > In fondo HTML, CSS,> > JPEG e gli altri standard web sono già> > liberi/gratuiti,> > No, non lo sono. JPEG non lo è.> Beh, lo è quasi!> > perchè usare un formato coperto> > da brevetti e che richiede costi di licenza per> > il> > video?> > Perché essere pezzenti fino in fondo all'anima?> Perché non si può pagare il lavoro della> gente?Perchè pagare quello che puoi avere gratis e sopratutto che è open ossia verificabile da tutti?> Qualcuno qui che si riempie la bocca di "open"> lavora gratis dalla mattina alla> sera?Perchè non pensi che possa esistere un altro modello di guadagno, in cui non si vende il software, ma i servizi "plus, vedi personalizzazioni" ad esso connesso e l'assistenza?Esiste da decenni una TV commerciale che non chiede una lira, esistono servizi come quelli offerti da Google assolutamente gratuiti, eppure prosperano, perchè un simile sistema ti turba tanto, hai paura di rimetterci il tuo posto di lavoro?BruffoloRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
> Perchè non pensi che possa esistere un altro> modello di guadagno, in cui non si vende il> software, ma i servizi "plus, vedi> personalizzazioni" ad esso connesso e> l'assistenza?Quelli come lui non lo capiscono, pensano "gratis neanche il cane muove la coda".L'unico modo per farglielo capire è rovinare tutti i sistemi a pagamento.uno qualsiasiRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
Guarda caso per motivi tecnici la Apple ha implementato in hardware soltanto codec proprietari di cui deteneva i diritti XD LooooooolAndreabontRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
o per motivi tecnici non ha implementato flash su iOS...lol!ixyRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
Li perchè il flash e un mattone.SgabbioRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
- Scritto da: Sgabbio> Li perchè il flash e un mattone.lascino la scelta agli utenti.. o apple ha paura che la gente pensi che jobs potrebbe dire balle?reartuRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
- Scritto da: ixy> o per motivi tecnici non ha implementato flash su> iOS...lol!Non può implementare Flash, perchè non è uno standard! E' software Adobe! Deve implementarlo lei. E si è sempre dimostrata abbondantemente incapace su OS Apple!!!Ecco perchè non lo vuole.Invece di H264, ESSENDO UNO STANDARD, ci sono le specifiche e ognuno se lo può implementare come meglio crede.MacBoyRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
- Scritto da: MacBoy> - Scritto da: ixy> > o per motivi tecnici non ha implementato flash> su> > iOS...lol!> > Non può implementare Flash, perchè non è uno> standard!invece è uno standard anche se non è ratificato ISO E' software Adobe! Deve implementarlo> lei.la comunità open source se ne sta implementando uno completamente open source.. dirai che ad apple fa comodo che flash non rientri nel mondo apple invece di addurre scuse di carattere tecnico E si è sempre dimostrata abbondantemente> incapace su OS> Apple!!!almeno lasciare ai propri utenti la scelta senza decidere lei per tutti trattandoli come decerebrati> Ecco perchè non lo vuole.non lo vuole perchè non puo averne il controllo> > Invece di H264, ESSENDO UNO STANDARD, ci sono le> specificheci sono le specifiche anche di flash e ognuno se lo può implementare come> meglio> crede.esattamente come in flashreartuRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
perché non posti qualche bel benchmark?FuzzyRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
- Scritto da: Fuzzy> perché non posti qualche bel benchmark?è di 6 mesi fa ma già si puo vedere l'eccezzionalità del codec http://x264dev.multimedia.cx/archives/499reartuRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
è quello che ho usato per i bench sottoFuzzyRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
anche la ferrari è tecnicamente migliore di altre macchine ma non puoi pretendere che tutti utilizzino la ferrari per circolare.Quando di fatto si cerca di imporre uno standard dal punto di vista del consumatore medio è preferibile uno standard aperto e gratuito (costi/benefici)brunoliegib astonliegiRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
Sul fatto che Webm sia privo di costi c'è da discutere... ci sono discussioni attorno a problemi di diritto su alcune parti di VP8pinoRe: Se WebM non richiede costi di licenza...
webM non è privo di brevetti... inoltre Microsoft in IE9 lo supporta, assieme a H264 . Mezzo mondo ha encoder e vide in H264 mi spieghi che senso ha non supportarli entrambi e lasciar poi scegliere ? Anche H264 è gratis per chi lo usa per contenuti non a pagamento su InternetpinoIdeologia o denaro?
La Microsoft si arrabbia perchè Google non usa più l'H.264, il solo codec nativo per Internet Explorer? XDMicrosoft sa che google ha il potere di imporre WebM, e dopo aver speso per usare H.264 gli rode che dovrà adeguarsi per l'ennesima volta oppure restare indietro, come se non lo fosse di già XDE Google? E' evidente che vuole una fetta di utenze, senza lasciare nulla a MPEG-LA e Apple... per questo punta tutto sul suo codec.E cara Microsoft, H.264 è uno standard di fatto non perchè gli utenti hanno deciso così, ma perchè un gruppo di persone hanno deciso che lo standard di fatto doveva essere uno dei codec più costosi sul mercato... XDAndreabontRe: Ideologia o denaro?
- Scritto da: Andreabont> > E Google? E' evidente che vuole una fetta di> utenze, senza lasciare nulla a MPEG-LA e Apple...> per questo punta tutto sul suo> codec.Ora che ci penso, i produttori di hardware potrebbero avere anche interesse per WebM/VP8, dato che nemmeno loro dovrebbero dare un bel nulla per usarlo...> > E cara Microsoft, H.264 è uno standard di fatto> non perchè gli utenti hanno deciso così, ma> perchè un gruppo di persone hanno deciso che lo> standard di fatto doveva essere uno dei codec più> costosi sul mercato...> XDBasta vedere la prima cosa che hanno fatto quando Google ha liberato VP8 dai brevetti... spargere FUD sulla copertura legale di quei brevetti stessi. Immaginati un po' che tipo di ricatti (mafiosi) possono aver fatto a quei produttori hardware che non avessero adottato h264!UbuntoRe: Ideologia o denaro?
- Scritto da: Andreabont> E cara Microsoft, H.264 è uno standard di fattoH.264 non è uno standard di fatto, ma uno standard ratificato da ISO. Gli standard di fatto sono quelli non ratificati come tali.> non perchè gli utenti hanno deciso così, ma> perchè un gruppo di persone hanno deciso che lo> standard di fatto doveva essere uno dei codec più> costosi sul mercato...> XDMa quanta ignoranza!Chi decide gli standard, ISO, lo fa per armonizzare il mercato e l'industria, a vantaggio degli utenti!ruppoloRe: Ideologia o denaro?
- Scritto da: ruppolo> - Scritto da: Andreabont> > E cara Microsoft, H.264 è uno standard di fatto> > H.264 non è uno standard di fatto, ma uno> standard ratificato da ISO. Gli standard di fatto> sono quelli non ratificati come> tali.questa si che è ignoranza pura allo stato crasso.. mpeg4 o pdf o h264 o altri tipo flash sono standards "de facto" che si differenziano dal "de jure" perchè questi sono standard imposti per legge> > > non perchè gli utenti hanno deciso così, ma> > perchè un gruppo di persone hanno deciso che lo> > standard di fatto doveva essere uno dei codec> più> > costosi sul mercato...> > XD> > Ma quanta ignoranza!da che pulpito.. ma si capisce.. sei un applefan> > Chi decide gli standard, ISO, lo fa per> armonizzare il mercato e l'industria, a vantaggio> degli> utenti!e poi hai il coraggio di definire gli altri ignoranti.. ISO non c'entra proprio niente con gli utenti.. ISO non fa altro che definire degli standard relativi allo scambio di comunicazioni e informazioni.. ad esempio il BT che non è conforme allo standard in casa applereartuRe: Ideologia o denaro?
Ehm guarda che il PDF e uno stantard ISOhttp://it.wikipedia.org/wiki/Portable_Document_Formatanche H246 lo è comunque.SgabbioRe: Ideologia o denaro?
> Ma quanta ignoranza!> > Chi decide gli standard, ISO, lo fa per> armonizzare il mercato e l'industria, a vantaggio> degli> utenti!Eh si' come quando ha ratificato tremila pagine di specifiche, peraltro non sufficienti, di ooxml andando a fare concorrenza alle 700 pagine di odf per far dire a microsoft che office usa un formato standard.se lo standard e' specificato, ma brevettato, rimane inutile per un uso libero. Io i soldi li pago anche per funzionalita' o servizi, ma ogni penny dato a gente che mette dei paletti su idee magari di altri o scopribili indipendentemente, e' una spesa sbagliata.troppo cortoRe: Ideologia o denaro?
- Scritto da: ruppolo> - Scritto da: Andreabont> > E cara Microsoft, H.264 è uno standard di fatto> > H.264 non è uno standard di fatto, ma uno> standard ratificato da ISO. Gli standard di fatto> sono quelli non ratificati come> tali.> > > non perchè gli utenti hanno deciso così, ma> > perchè un gruppo di persone hanno deciso che lo> > standard di fatto doveva essere uno dei codec> più> > costosi sul mercato...> > XD> > Ma quanta ignoranza!> > Chi decide gli standard, ISO, lo fa per> armonizzare il mercato e l'industria, a vantaggio> degli> utenti!Insomma per te ha ragione M$?BruffoloMicrosoft tenta di fare ironia
Brindiamo tutti alla grande capacità di fare ironia dei dirigenti Microsoft[img]http://www.iphonesavior.com/images/2008/02/29/windows_vista_fail.jpg[/img]a campione si controlliQuando l'asino dice al bue
E' proprio vero: quando l'asino dice cornuto al bue, se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere.E tra i due litiganti? C'è zio Steve che non solo fa la guerra a Flash, ma ci toglie perfino il piacere di guardare qualche pornazzo su iPad/iPhone/iVattelappesca.Che mondo triste.Tra poco educheranno Internet, e allora finalmente torneremo a Usenet.AldusRe: Quando l'asino dice al bue
> E' proprio vero: quando l'asino dice cornuto al> bueQui qualcosa non mi torna, ma forse è tardi, sono stanco e non riesco a leggere tra le righe... :-)siamo sicuriRe: Quando l'asino dice al bue
guarda che i XXXXX li puoi vedere sui dispositivi apple, il problema è che le app di quel genere le hanno "vietate" anzi...li considerano XXXXX cose assurde...SgabbioRe: Quando l'asino dice al bue
- Scritto da: Sgabbio> guarda che i XXXXX li puoi vedere sui dispositivi> apple, il problema è che le app di quel genere le> hanno "vietate" anzi...li considerano XXXXX cose> assurde...Chissà, forse perché ci sono parecchi minorenni tra gli utenti?ruppoloRe: Quando l'asino dice al bue
- Scritto da: ruppolo> - Scritto da: Sgabbio> > guarda che i XXXXX li puoi vedere sui> dispositivi> > apple, il problema è che le app di quel genere> le> > hanno "vietate" anzi...li considerano XXXXX cose> > assurde...> > Chissà, forse perché ci sono parecchi minorenni> tra gli> utenti?quindi è solo per ipocrisia che lo fanno visto che possono aprire un sito XXXXX quando gli parereartuRe: Quando l'asino dice al bue
> Chissà, forse perché ci sono parecchi minorenni> tra gli> utenti?Secondo me no, penso sia perchè ci sono tanti genitori che se il commesso gli dice "con questo non si possono scaricare applicazioni XXXXX" sono disposti a pagare qualche euro in più.zizzoRe: Quando l'asino dice al bue
- Scritto da: ruppolo> - Scritto da: Sgabbio> > guarda che i XXXXX li puoi vedere sui> dispositivi> > apple, il problema è che le app di quel genere> le> > hanno "vietate" anzi...li considerano XXXXX cose> > assurde...> > Chissà, forse perché ci sono parecchi minorenni> tra gli> utenti?Perché hanno scelto di pararsi il XXXX e assecondare i genitori idioti, invece di tirare fuori le palle. Azienducola da strapazzo come tutte le altre.ShibaRe: Quando l'asino dice al bue
Se è per questo ci sono parecchi minorenni che usano il pc, ma non è che hanno fatto terra bruciata sulle immagini di modelle in bikini per proteggere i bambini, come ha fatto la apple con il suo appstore, quando poteva semplicemente consigliare ai genitori di usare il parent control o come si chiama, visto che la classificazione per l'età consigliata di ogni app c'è sempre stata...PS: adesso ci sta un'app dal nome Manga Tiles, che è un puzzle game (a tratti difficile, ma anche realizzato malino in giocabilità) dove ci sono ragazze diXXXXte, in abiti succinti o in bikini....mi domando come mai hanno approvato una app simile visto che altre cose simili furono defenestrate mesi fà.... Magari hanno cambiato idea :DSgabbioRe: Quando l'asino dice al bue
- Scritto da: ruppolo> - Scritto da: Sgabbio> > guarda che i XXXXX li puoi vedere sui> dispositivi> > apple, il problema è che le app di quel genere> le> > hanno "vietate" anzi...li considerano XXXXX cose> > assurde...> > Chissà, forse perché ci sono parecchi minorenni> tra gli utenti?che se lo menano allegramente usando il mac o l'ipad connessi ad intenet, per cui.... sappiamo tutti che questi vincoli sulle apps sono solo per incontrare il favore dei benpensanti bigotti USA, non perche "apple ci tiene ai suoi clienti".osp scusate ho detto "se lo menano"... beh ho anche detto "mac" e "ipad"... ok ok cassate tutto.attonitoRe: Quando l'asino dice al bue
- Scritto da: Aldus> E' proprio vero: quando l'asino dice cornuto al> bue ...Esattamente il contrario: quando il bue dice cornuto all'asino. L'asino mica ce l'ha le corna, perciò cornuto al bue glielo può dire eccome! :DlucapasRe: Quando l'asino dice al bue
- Scritto da: Aldus> E' proprio vero: quando l'asino dice cornuto al> bue, se non ci fosse da piangere ci sarebbe da> ridere.> E tra i due litiganti? C'è zio Steve che non solo> fa la guerra a Flash, ma ci toglie perfino il> piacere di guardare qualche pornazzo su> iPad/iPhone/iVattelappesca.Sei capace di digitare www.xnxx.com sull'iPhone?> Che mondo triste.Già, sempre più ignorante nonostante Internet.> Tra poco educheranno Internet, e allora> finalmente torneremo a> Usenet.Non parlare di cose che non conosci.ruppoloRe: Quando l'asino dice al bue
> > Che mondo triste.> > Già, sempre più ignorante nonostante Internet.e tu hai il coraggio di chiamare gli altri ignoranti? è ironico vero?> > > Tra poco educheranno Internet, e allora> > finalmente torneremo a> > Usenet.> > Non parlare di cose che non conosci.mentre tu invece esperto conoscitore di usenet.. ancora ti devo ricordare che hai scritto che il termine app appartiene ad apple?.. visto che tu sei un esperto conoscitore di usenet dillo adesso..reartuStandard aperti per un libero mercato
Adottare standard aperti e' sempre e comunque un vantaggio per il mercato.Magari anche Microsoft si incamminasse per questa strada!La posizione, in questo caso, di Microsoft appare "pelosa" e contro il mercato. Sarebbe un po' come il maggior produttore di carrozze avesse a suo tempo detto ai primi costruttori di automobili: "A che serve produrre automobili quando c'e' un fiorente mercato di carrozze? Perche' non rispettate l'interesse degli utenti di tutto il mondo, e sono la stragrande maggioranza, che non usano le automobili?"lucameniniDetto da M$ fa veramente ridere.
"accusano Google di considerare solo e soltanto i propri interessi,"Detto da M$ fa veramente ridere.-Forse quelli della M$ Non hanno capito che il monopolio dei browser non ce l'hanno più.vacApple stavolta ha ragione
[code]>ffmpeg -i Big_Buck_Bunny_first_23_seconds_1080p.ogv -acodec copy -aspect 16:9 -b 4000k bbb23aspect16_9b4000.webmDone.>ffmpeg -i Big_Buck_Bunny_first_23_seconds_1080p.ogv -acodec libfaac -aspect 16:9 -vcodec libx264 -vpre medium -b 4000k bbb23aspect16_9b4000.mp4Done.>time ffmpeg -vcodec h264 -i bbb23aspect16_9b4000.mp4 -vsync 0 -an -f null -real0m14.672suser0m9.457ssys0m3.292s>time ffmpeg -vcodec vp8 -i bbb23aspect16_9b4000.webm -vsync 0 -an -f null -real0m10.179suser0m7.864ssys0m1.860s[/code]oopsFuzzyRe: Apple stavolta ha ragione
Anche M$ ovviamenteFuzzyRe: Apple stavolta ha ragione
E cosa vorrebbe dire?Leggiti questo:http://x264dev.multimedia.cx/archives/377(tra parentesi, è lo stesso tizio che fatto l'encoder che hai usato :) )loguhRe: Apple stavolta ha ragione
singnifica:-fai l'encode dei primi 23 sec di bbb.ogv(theora) in h264-fai l'encode in vp8-misura il tempo di decode del video in h264-misura il tempo di decode del video in vp8(ovviamente l'out è stato pulito e il risultato e una media)tieni conto che su 64bit le differenze dovrebbero maggiori(sono su una vm).si il blog lo seguivo, è uno sviluppatore di x264 e ffvp8FuzzyRe: Apple stavolta ha ragione
ah,prima dei passaggi ho compilato dal git di x264 e l'svn di ffmpegFuzzyRe: Apple stavolta ha ragione
[code]>time ffmpeg -vcodec vp8 -i bbb23aspect16_9b4000.webm -vsync 0 -an -f null -real0m14.651suser0m10.081ssys0m4.056s[/code]con libvpx a 38fps, x264 a 45fps, e ffvp8 a 50fpsFuzzyRe: Apple stavolta ha ragione
anche theora fa meglio di h264 in termini di risorse per la decodifica, IIRC e per avere qualita' identica richiede solo qualche percentuale in piu' di banda. Il problema sta nel grosso numero di dispositivi con hardware dedicato per l'h264 che quindi ti fa perlomeno risparmiare batteria.Rimane un problema che le prossime generazioni di dispositivi avranno in maniera sempre minore, specie se grazie alla presa di posizione di firefox opera e google la penetrazione di h264 e' diluita. E i dispositivi mobili hanno vita inferiore ai pc desktop, ho un cellulare di marca da buttare perche' dopo 5 anni il ricambio non si trova.troppo cortoLettura interessante...
Un'analisi seria:http://x264dev.multimedia.cx/archives/377Sarebbe equivalente ad un basic profile di h264, quindi parecchio inferiore, e teoricamente non coperto da brevetti. Difficile da dirsi però, se la specifica è così ambigua come sembra (con frammenti di codice c, senza spiegazioni!). In teoria potrebbe anche violare qualche brevetto di h264, e Google non coprirebbe nel caso uscisse qualche problema. In ogni caso mi sembra un argomento complesso su cui è difficile avere un'opinione precisa se non si è del mestiere (no, non basta aver scritto una volta il tagRe: Lettura interessante...
- Scritto da: loguh> teoria potrebbe anche violare qualche brevetto di> h264, e Google non coprirebbe nel caso uscisse> qualche problema.Si, credo che questo sia il problema principale. Credo che sia quasi impossibile verificare, perciò io credo che non sia il caso di correre il rischio.uno nessuno quattro gattiRe: Lettura interessante...
- Scritto da: uno nessuno quattro gatti> - Scritto da: loguh> > teoria potrebbe anche violare qualche brevetto> di> > h264, e Google non coprirebbe nel caso uscisse> > qualche problema.> > Si, credo che questo sia il problema principale.> Credo che sia quasi impossibile verificare,> perciò io credo che non sia il caso di correre il> rischio.il rischio andrebbe invece corso cosi vedremmo che effettiva validità hanno i brevetti di h264reartuRe: Lettura interessante...
- Scritto da: uno nessuno quattro gatti> Si, credo che questo sia il problema principale.> Credo che sia quasi impossibile verificare,> perciò io credo che non sia il caso di correre il> rischio.Non so è il problema principale. L'altro aspetto che mette in evidenza il tipo è che in Google potrebbero aver "preso" solo le parti di x264 di cui erano abbastanza sicuri di non violare brevetti, però di fatto castrando il codec (se leggete bene mancano un sacco di caratteristiche avanzate, si vede oggettivamente peggio in un sacco di situazioni). Questo vorrebbe dire che difficilmente diventerebbe mai di qualità paragonabile proprio per non violare brevetti, per cui per noi utenti sarebbe un peggioramento.In ogni caso, Google non è nuova a questo genere di approcci: anche con Dalvik di fatto ha compiuto lo stesso percorso per non pagare a Sun le percentuali sulla Micro Edition. Solo che Dalvik è superiore tecnicamente, questo pare proprio di nologuhRe: Lettura interessante...
l'errore di google è stato nel rilasciare il codec con le specifiche di On2,prendere parti di x264 non è possibile visto che è gpl;più che altro l'analisi fatta dallo sviluppatore era sulla prima release, ora sono cambiate parecchie cose, e nessuno impedisce di pagare le licenze e usare H.264.Qua Google spiega il perché di webm http://goo.gl/ocatmFuzzyRe: Lettura interessante...
- Scritto da: loguh> Un'analisi seria:> > http://x264dev.multimedia.cx/archives/377> > Sarebbe equivalente ad un basic profile di h264,> quindi parecchio inferiore, e teoricamente non> coperto da brevetti. Difficile da dirsi però, se> la specifica è così ambigua come sembra (con> frammenti di codice c, senza spiegazioni!). In> teoria potrebbe anche violare qualche brevetto di> h264, e Google non coprirebbe nel caso uscisse> qualche problema.> > > In ogni caso mi sembra un argomento complesso su> cui è difficile avere un'opinione precisa se non> si è del mestiere (no, non basta aver scritto una> volta il tagRe: Lettura interessante...
...seria dal punto di vista tecnico, non del diritto industriale.Ricordo a tutti che On2 produsse codec closed (e coperti da brevetti, di cui Google è ora proprietaria) fin dagli albori del video su web: potrebbe anche essere che sia l'h.264 a violare dei brevetti...(forse è per questo che nessuno si è ancora azzardato ad aprire controversie legali... c'è il rischio di scottarsi)Dopodiché è vera l'inferiorità qualitativa di WebM, ma se teniamo presente il campo d'applicazione (video on-line) il valore delle carte in tavola cambiano.Per poter competere sui dispositivi prosumer e pro c'è sempre il Dirac...Marco Ravich????
Microsoft dice che Google è un despota? Ho letto bene???No, dai, non ci credo. Ditemi che Punto Informatico se l'è inventato per farci ridere. Anche se non è vero ditemelo lo stesso, vivrò più serenamente.Ecco, ora passerò per il difensore di Google, quando invece li ritengo ancora più pericolosi di Microsoft... però ste buffonate proprio non si possono sentire... qualcuno impedisca a Microsoft di stare dalla mia parte per favore.Che patetici XXXXXXXXX...uno nessuno quattro gattiRe: ????
ms ha ragione ha parlare, perchè google è un desposa, ma un despota che riesceloro invece fanno i capetti e poi non riescono ad imporsi da nessuna parte che non sia il vecchio settore dei pclg si è lamentata che windows phone non vendecome avevo preventivato, questo pseudo-os mobile sarà un flop epocalecollioneRe: ????
- Scritto da: collione> come avevo preventivato, questo pseudo-os mobile> sarà un flop epocaleNon sei stato l'unico. E sarà quello che alla lunga affosserà M$ (purtroppo solo alla lunga, perchè l'inerzia è tanta nel mondo PC).Per quanto riguarda i Codec è comunque significativo notare che ormai M$ sembra aver rinunciato a forzare i propri codec come sempre aveva fatto in passato. Con i vari (inutili) WMA per l'audio, WMV per il video, i DRM proprietari (chi si ricorda "PlayForSure"? Ahah), ecc. C'è stato un momento in cui era quasi riuscita a forzarli, grazie come al solito al suo monopolio sui PC, ma forse grazie sopratutto al sucXXXXX di iTunes store che ha radicalmente cambiato il modo di usare i DRM e anche grazie al Codec H264, Standard ISO di qualità superiore, alla fine non c'è riuscita e ora sembra essersi definitivamente rassegnata.MacBoyRe: ????
- Scritto da: collione> come avevo preventivato, questo pseudo-os mobile> sarà un flop> epocaleOramai, i flop di microsoft, non sono piu' epocali, purtroppo per loro :-)jfkRe: ????
- Scritto da: jfk> Oramai, i flop di microsoft, non sono piu'> epocali, purtroppo per loro> :-)credimi per dovella lo sono eccome :Dogni flop di ms è una pugnalata al cuore per l'amico delle finestre sbrilluccicosecollioneRe: ????
- Scritto da: uno nessuno quattro gatti> Microsoft dice che Google è un despota? Ho letto> bene???> > No, dai, non ci credo. Ditemi che Punto> Informatico se l'è inventato per farci ridere.> Anche se non è vero ditemelo lo stesso, vivrò più> serenamente.PI e' in calando, per cui servono post: e cosa c'e' di meglio di una dichiarazione stupida di microsoft per innescare la cagnara?attonitoPer me google fa bene
Viva gli standard aperti,se non c'era google staremmo in mano a Microzozz e a mele marceClaudio VRNon vedo youtubeeeeeeeeeeeeeee?
ohhh ragaaaa! Ma ke kazzo! Non riesko a vedere i tokio hotel su iutub con l'iPhone ke m'hanno regalato a natale? Ma skerziamooooo??? Sto cellu non vale na minkia! XDNon funziona neanke messenger! ke XXXXXaaaaaaaaaaa!!!!?????BimbominkiaRe: Non vedo youtubeeeeeeeeeeeeeee?
- Scritto da: Bimbominkia> ohhh ragaaaa! Ma ke kazzo! Non riesko a vedere i> tokio hotel su iutub con l'iPhone ke m'hanno> regalato a natale? Ma skerziamooooo???> > Sto cellu non vale na minkia! XD> Non funziona neanke messenger! ke> XXXXXaaaaaaaaaaa!!!!?????devi usare iTunes, li funzionano.BovinoRe: Non vedo youtubeeeeeeeeeeeeeee?
- Scritto da: Bovino> - Scritto da: Bimbominkia> > ohhh ragaaaa! Ma ke kazzo! Non riesko a vedere i> > tokio hotel su iutub con l'iPhone ke m'hanno> > regalato a natale? Ma skerziamooooo???> > > > Sto cellu non vale na minkia! XD> > Non funziona neanke messenger! ke> > XXXXXaaaaaaaaaaa!!!!?????> > devi usare iTunes, li funzionano.KKKK ora ci vado!?!?!BimbominkiaRe: Non vedo youtubeeeeeeeeeeeeeee?
- Scritto da: Bovino> - Scritto da: Bimbominkia> > ohhh ragaaaa! Ma ke kazzo! Non riesko a vedere i> > tokio hotel su iutub con l'iPhone ke m'hanno> > regalato a natale? Ma skerziamooooo???> > > > Sto cellu non vale na minkia! XD> > Non funziona neanke messenger! ke> > XXXXXaaaaaaaaaaa!!!!?????> > devi usare iTunes, li funzionano.Ma ke kazzooooooooooooo, su iTunes vogliono soldiiiiiiiiii?!?!?!????Tutti gli altri li vedono gratis e io devo pagareeeeeeeeeeeee??????? Non sono mika stupido ke pago perké uso sta XXXXXaaaaaaaa!?!?!??!?!?!?BimbominkiaRe: Non vedo youtubeeeeeeeeeeeeeee?
- Scritto da: Bimbominkia> - Scritto da: Bovino> > - Scritto da: Bimbominkia> > > ohhh ragaaaa! Ma ke kazzo! Non riesko a> vedere> i> > > tokio hotel su iutub con l'iPhone ke m'hanno> > > regalato a natale? Ma skerziamooooo???> > > > > > Sto cellu non vale na minkia! XD> > > Non funziona neanke messenger! ke> > > XXXXXaaaaaaaaaaa!!!!?????> > > > devi usare iTunes, li funzionano.> > Ma ke kazzooooooooooooo, su iTunes vogliono> soldiiiiiiiiii?!?!?!????> Tutti gli altri li vedono gratis e io devo> pagareeeeeeeeeeeee??????? Non sono mika stupido> ke pago perké uso sta> XXXXXaaaaaaaa!?!?!??!?!?!?Rivendila ai makaki e passa ad Android!ruttoloRe: Non vedo youtubeeeeeeeeeeeeeee?
Come dice ruppolo sei pezzente fino in fondo all'anima.Devi pagare anche se è gratis, fa fico!Steve Robinson HakkabeeRe: Non vedo youtubeeeeeeeeeeeeeee?
I tokio hotel? Sei l'unico che se li ricorda! o.o-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 16 gennaio 2011 20.45-----------------------------------------------------------ShibaRe: Non vedo youtubeeeeeeeeeeeeeee?
- Scritto da: Shiba> I tokio hotel? Sei l'unico che se li ricorda! o.oGia'... adesso ci sono i Jonas Broth... no, aspetta, passati anche quelli... ah ecco, Justin Biberon!... (anonimo)Il post che sto inserendoRe: Non vedo youtubeeeeeeeeeeeeeee?
- Scritto da: Bimbominkia> ohhh ragaaaa! Ma ke kazzo! Non riesko a vedere i> tokio hotel su iutub con l'iPhone ke m'hanno> regalato a natale? Ma skerziamooooo???> > Sto cellu non vale na minkia! XD> Non funziona neanke messenger! ke> XXXXXaaaaaaaaaaa!!!!?????belllissima imitazione del tipico bimbominkia!ti stimo fratello _m/ :DattonitoCES e supporto hardware per VP8
Forse è sfuggito, ma al CES fra le varie cose è stato esposto anche il supporto hardware a VP8:http://blog.webmproject.org/2011/01/availability-of-webm-vp8-video-hardware.htmlNel primo quadrimestre del 2011 sarà implementato sui diversi dispositivi mobile.Quindi anche questo "problema" non esiste. Certo esiste per chi fa affidamento su hardware castrato come gli iCosi ed ha aperto un mutuo per comprare una cosa inutile... peggio per loro. (rotfl)GoliardoRe: CES e supporto hardware per VP8
- Scritto da: Goliardo> comprare una cosa inutile... forse volevi dire iNutile...rotfl al quadrato.jfkRe: CES e supporto hardware per VP8
....iNutella !! :piNestleRe: CES e supporto hardware per VP8
Finalmente il web libero anche dal punto di vista multimediale.Dobbiamo liberarci però di quelle due porcherie che sono Flash e Silverlight. Troppe limitazioni e troppo esosi.Flash è pesante e molti vendor non lo vogliono implementare, specie su smartphone e tablet economici.E Silverlight è una buffonata, come anche la sua brutta copia per Linux il Moonlight. Non andrà mai su smartphone e Android e su iPhone sta ancora lì in forse...iRobyben fatto, mi rimane un solo dubbio
perche' sviluppare un webm invece di supportare ogg theora? webm mi sembra piu' simile a h264 e quindi piu' a rischio liti per proprieta' intellettualetroppo cortoRe: ben fatto, mi rimane un solo dubbio
webm si basa su un codec che è l'evoluzione delle basi di thorea, visto che google si è comprata gli sviluppatori del codec vp8 ed ha liberato quest'ultimo.SgabbioRe: ben fatto, mi rimane un solo dubbio
contenuto non disponibileunaDuraLezioneMicrosoft e Google
Il bue che da del cornuto all'asino?Ma se è MS che ha cercato in tutti i modi di appropriarsi in modo monopolistico (com'è gia per i s.o.) di internet. Se la prende con Google perché lei non c'è riuscita. Io temo più MS che Google. Google ha tutto interesse a tenere il web aperto!!!Federico SvevoRe: Microsoft e Google
- Scritto da: Federico Svevo> Il bue che da del cornuto all'asino?> > Ma se è MS che ha cercato in tutti i modi di> appropriarsi in modo monopolistico (com'è gia per> i s.o.) di internet. Se la prende con Google> perché lei non c'è riuscita. > > Io temo più MS che Google. Google ha tutto> interesse a tenere il web> aperto!!!quoto al 1000%!gionni64microsoft parla di posizione dominante?
cioe'..proprio microsoft parla di libera' e di interessi personali????o.tGoogle decide, gli altri si adattano.
Google sceglie lo standard video.I produttori di browser possono scegliere: adattarsi o restare senza video. Fine della questione, tutto il resto sono XXXXXXXte.FunzGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 14 gen 2011Ti potrebbe interessare