L’era del contante è finita? Non ancora, ma soprattutto non è questo il giorno che si farà un passo avanti in quella direzione. Un vero e proprio blitz ha infatti respinto l’idea del Governo di abbassare a 1000 euro la cifra massima per i pagamenti in contanti e per il 2022 il limite resterà pertanto fisso a 2000 euro.
L’Italia del contante vs l’Italia del cashless
La decisione è presa: la soglia sopra la quale non si potranno più utilizzare pagamenti in contanti è pari a 2000 euro e l’idea dell’Esecutivo di dimezzarla per comprimere ulteriormente la circolazione del denaro contante (non tracciabile) viene respinta al mittente. Sono almeno due i partiti che si intestano l’origine del blitz e, sebbene contrapposti su altri fronti, sul contante hanno trovato una improvvisa sintonia:
Grazie ad un emendamento di FDI il tetto all'uso del contante viene riportato a 2000€. Siamo riusciti a portare a casa un primo, piccolo, ma significativo risultato per favorire l'economia reale.
Un'alternativa alla deriva tecnofinanziaria è possibile
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Si potrà ancora usare il contante per pagamenti fino a 2mila euro, anziché scendere a mille. È una vittoria della Lega e del centrodestra: guardiamo a esempi europei come la Germania. A Berlino non hanno limiti e vantano un’evasione inferiore a quella italiana.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) February 17, 2022
Occasione mancata, insomma. Non è certo questo un passo decisivo in un senso o nell’altro per un Paese migliore o meno, ma la stretta a 1000 euro avrebbe notevolmente ampliato il perimetro delle operazioni entro cui il cashless avrebbe potuto trovare espressione. Ma del resto già anzitempo si era deciso di non sanzionare gli esercenti che rifiutano l’uso di mezzi alternativi, sancendo pertanto un imprinting preciso che il blitz odierno non fa che confermare. Non si parla di bocciare l’abbassamento, comunque, ma di rinviarlo nuovamente ed ulteriormente: una sorta di resistenza a oltranza, insomma, onde evitare prese di posizione politicamente scomode che una parte filo-governativa vorrebbe intestarsi e una parte non-governativa vuole invece lasciare in sospensiva.
Non sappiamo se l’Italia del cashless sia pronta a prendere il largo, ma sappiamo con certezza che l’Italia del contante non mollerà la presa facilmente.