La nona edizione dell’iniziativa Una vita da social prende il via oggi con la prima delle 73 tappe previste, a Bologna. Organizzata alla Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, si pone il nobile obiettivo di affrontare il tema del cyberbullismo attraverso una campagna educativa itinerante: per fare in modo che questo dilagante fenomeno e tutte le varie forme di prevaricazione connesse a un uso distorto delle tecnologie non facciano più vittime
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73 tappe per il nuovo tour di Una vita da social
Gli incontri prendono vita nei luoghi in cui si ferma il truck allestito ad aula didattica multimediale, con gli operatori che incontrano studenti, genitori e insegnanti, confrontandosi sui temi della sicurezza online.
Nelle passate edizioni, la Polizia Postale ha incontrato complessivamente due milioni e mezzo di studenti sia nelle piazze che nelle scuole, 220.000 genitori e 125.000 insegnanti, per un totale di 18.500 istituti scolastici in oltre 350 città.
Parte oggi da Bologna la IX campagna educativa @unavitadasocial
Un tour che toccherà 73 località italiane con gli esperti della #PoliziaPostale per parlare con studenti, genitori e insegnanti dei pericoli presenti sui social network e sul #cyberbullismohttps://t.co/mnJNLMe2Tn— Polizia di Stato (@poliziadistato) November 3, 2021
La nona edizione di Una vita da social, al via oggi, andrà a concludersi il 29 aprile, toccando citta da nord a sud del paese, in ogni regione: farà sosta anche a Sanremo dal 31 gennaio al 5 febbraio, in concomitanza con il prossimo Festival.
Un tema che verrà toccato quest’anno è quello legato ai profili falsi: da una ricerca effettuata da Skuola.net è emerso che un ragazzo su tre, sul proprio social di riferimento, possiede un account falso. Sono circa il 28% quelli che dichiarano di averne uno oltre a quello “ufficiale”, mentre il 5% è presente, ma solo con un fake. Perché questa identità anonima? Principalmente per conoscere gente nuova senza esporsi troppo online (26%) oppure per controllare i propri amici senza che loro lo sappiano (21%), nonché per controllare tutti quelli da cui sono stati bloccati (20%). Non manca chi ricorre ai fake per controllare il proprio partner (10%) o chi cerca di sfuggire dal controllo dei propri genitori (il 4%).
Avremmo molto volentieri riportato l’elenco completo delle 73 tappe in programma, ma non lo abbiamo trovato se non condiviso in un post Facebook dell’account ufficiale, sotto forma di scansione di due fogli A4. Non esattamente il migliore dei modi per presentarsi, in un momento che vede la digitalizzazione al centro di ogni progetto riguardante la cosa pubblica, ancor di più se l’attenzione è concentrata su tematiche legate a doppio filo al mondo digitale.