USA, la miniera d'oro dei dati mobile

USA, la miniera d'oro dei dati mobile

Secondo una ricerca condotta agli AT&T Labs, le telco a stelle e strisce avrebbero capito l'importanza dei dettagli relativi alle abitudini degli abbonati connessi
Secondo una ricerca condotta agli AT&T Labs, le telco a stelle e strisce avrebbero capito l'importanza dei dettagli relativi alle abitudini degli abbonati connessi

Una vera e propria miniera d’oro, non certo introvabile per un gran numero di telco a stelle e strisce. A luccicare sarebbero le tonnellate di dati personali provenienti dal più che vasto forziere mobile , da un numero ormai in costante crescita di abbonati. È lo scenario sinteticamente dipinto da Technology Review , la rivista specializzata del Massachusetts Institute of Technology (MIT).

I vari operatori mobile avrebbero appreso le tecniche di ricerca già conosciute in ambito accademico, in modo da leggere e sfruttare le abitudini dei propri clienti connessi . Come ad esempio gli spostamenti, rintracciabili grazie a telefonate e zip code . Dati succulenti per il marketing, che potrebbero trasformarsi in un’altrettanto succulenta fonte di guadagno per le telco .

Così spiega Ramon Caceres, ricercatore agli AT&T Labs nel New Jersey, che ha ipotizzato una vera e propria rivoluzione nella maniera di studiare il comportamento umano. Proprio attraverso abitudini mobile divenute sempre più significative. E soprattutto grazie a quelli che negli Stati Uniti vengono chiamati call detail record (CDR), ovvero dati relativi ad ogni trasmissione voce o testuale .

Come ad esempio il numero di origine e quello di destinazione, la durata della conversazione, ma soprattutto l’ID unico della stazione radio base a cui si connette ogni volta un dispositivo mobile . Dettagli che hanno permesso a Caceres e colleghi di scoprire più di qualcosa sulle abitudini di viaggio degli statunitensi .

Per esempio, i ricercatori hanno scoperto che in media gli abitanti di New York percorrono 2,5 miglia la maggior parte dei giorni, la metà dei cittadini di Los Angeles. Ma anche che i newyorchesi percorrono più miglia quando si allontanano dalla Grande Mela. Dati che potrebbero aiutare – secondo Caceres – i city planner a scoprire dove costruire una stazione metro. Ma allo stesso tempo dati che potrebbero non esaltare la privacy degli utenti, soprattutto se nelle mani delle telco e del marketing.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il 4 giu 2010
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