Vaccini e disinformazione: il nemico è alle porte

Vaccini e disinformazione: il nemico è alle porte

L'arrivo dei primi vaccini in Italia inaugura una nuova fase di grande importanza per l'informazione: il pericolo no-vax è dietro l'angolo.
Vaccini e disinformazione: il nemico è alle porte
L'arrivo dei primi vaccini in Italia inaugura una nuova fase di grande importanza per l'informazione: il pericolo no-vax è dietro l'angolo.

Con l’arrivo in Italia del primo carico di vaccini, si alza un nuovo caldissimo fronte della disinformazione. Sarà, se possibile, ancor più caldo rispetto a quelli precedenti. Se la disinformazione sul Covid ha già fatto danni, infatti, quella sui vaccini potrebbe essere oltremodo deleteria tanto per i ritardi che andrà ad arrecare, quanto per le possibili tensioni sociali che potrebbe suscitare.

Disinformazione e vaccini

Negli occhi restano le immagini del furgoncino con i primi vaccini, giunto in Italia da poche ore. Ma l’orizzonte è già chiaro: dati falsati, immagini reinterpretate e teoremi privi di fondamento scientifico saranno costruiti a partire dai vecchi complottismi e ricontestualizzati sulla quotidianità, diventando importante veicolo di traffico, guadagno e consenso a cui in troppi non vorranno rinunciare.

Alla luce di tutto ciò può essere dunque utile ripartire da una lista essenziale (e non esaustiva) di fonti che, secondo le analisi NewsGuard, in questi mesi hanno diffuso disinformazione in tema coronavirus:

La stessa NewsGuard ha misurato un’attenzione moltiplicata per questo tipo di fonti durante il 2020: mascherata da “controinformazione”, la disinformazione ha fatto facilmente breccia nel mezzo della pandemia e ora rischia di avere una coda di effetti dannosi proprio durante le fasi di distribuzione del vaccino.

Engagement e news tra 2019 e 2020

I rischi sono in questa fase massimi: la fiducia corrosa e la stanchezza mentale risultanti da questi mesi di bulimia opinionistica, infatti, hanno creato il sostrato migliore affinché nuova diffidenza possa attecchire. Ma d’ora in avanti ogni ritardo e ogni “no” tra i denti, pur se libero e legittimo, sarà pagato con problemi di impatto moltiplicato. Mai come in questa fase sarà importante attingere dalla scienza, e non dalle opinioni, le basi per la formazione del ragionamento.

Ma l’opinione pubblica non è pronta a tutto ciò: lo dice l’esperienza di questo ultimo anno. E questo è un problema.

Fonte: NewsGuard
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Pubblicato il
26 dic 2020
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