Il sito Vajont.info , eccettuata la frase ironica sugli On. Domenico Scilipoti e Maurizio Paniz su cui permane il sequestro, dovrà tornare online nella sua interezza. È quanto stabilito dal Tribunale della Libertà di Belluno, accogliendo il ricorso presentato dai responsabili di Assoprovider-Confcommercio in seguito all’ordine di inibizione di tutti gli accessi al portale gestito da Tiziano Del Farra .
Pubblicata la scottante metafora alpina, Vajont.info era stato sottoposto a sequestro preventivo per diffamazione. “Il blocco degli accessi per gli utenti italiani adottato attraverso il sequestro degli IP e dei DNS a carico dei provider italiani, in caso di presunta diffamazione, deve ritenersi eccessivo rispetto al bene giuridico da tutelare”, scrive ora l’avvocato Fulvio Sarzana.
È stato lo stesso Del Farra a rimuovere la frase incriminata, come certificato da un fax inviato ai provider dalla polizia postale. Secondo il Tribunale del Riesame di Belluno, la misura del sequestro dovrà restare solo ed esclusivamente sui passaggi indicati da Paniz e Scilipoti .
Secondo Sarzana, “Il GIP avrebbe dovuto disporre il sequestro solo della presunta frase diffamatoria e non dell’intero sito perché diversamente argomentando si porrebbero delle gravi questioni relative alla tutela della libertà del pensiero, di libertà di espressione e di stampa in quanto valori costituzionali protetti dall’art 21 della Costituzione”.
Vajont.info potrà dunque riprendere le sue normali attività di pubblicazione, anche se al momento il sito resta non accessibile con alcuni ISP. Il Tribunale di Udine ha però dato ragione all’On. Paniz, con Del Farra condannato per diffamazione al pagamento di una multa pari a 900 euro , più un mega-risarcimento di 10mila euro per danni nei confronti del parlamentare.
Mauro Vecchio
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Il cartello dei prezzi
più che Apple, direi che il cartello lo fanno gli editori (e le case discografiche)!Mela avvelenataRe: Il cartello dei prezzi
- Scritto da: Mela avvelenata> più che Apple, direi che il cartello lo fanno gli> editori (e le case> discografiche)!Si ma Apple diciamo che non si strappa le vesti :DAnzi gli sta bene il cartello, perchè prezzi alti, vuol dire margine di guadagno altodiegoRe: Il cartello dei prezzi
- Scritto da: diego> - Scritto da: Mela avvelenata> > più che Apple, direi che il cartello lo fanno> gli> > editori (e le case> > discografiche)!> > Si ma Apple diciamo che non si strappa le vesti :D> > Anzi gli sta bene il cartello, perchè prezzi> alti, vuol dire margine di guadagno> altoGuarda che Apple è stata in grado di rivoluzionare il mercato della musica e "costringere" le major a vendere i loro brani SINGOLARMENTE ad 1$, quando erano abituate a vendere il CD per 20 volte quella cifra.Non direi proprio che Apple si adatti tanto volentieri allo status quo e sia succube delle major. Anzi, se non riesce ad ottenere quello che vuole, è facile che rinunci a quel mercato.MacGeekRe: Il cartello dei prezzi
e già perchè un file di qualità inferiore ad 1$ è un prezzo ottimo vero?con 15$ ti fai tutto il cd, solo che non hai cd,copertina extra e qualità inferiore,gran guadagno ciò!oltre al fatto che un cd in usa costa in media meno di 15$.nome cognomeRe: Il cartello dei prezzi
- Scritto da: MacGeek> - Scritto da: diego> > - Scritto da: Mela avvelenata> > > più che Apple, direi che il cartello lo fanno> > gli> > > editori (e le case> > > discografiche)!> > > > Si ma Apple diciamo che non si strappa le vesti> :D> > > > Anzi gli sta bene il cartello, perchè prezzi> > alti, vuol dire margine di guadagno> > alto> > Guarda che Apple è stata in grado di> rivoluzionare il mercato della musica e> "costringere" le major a vendere i loro brani> SINGOLARMENTE ad 1$, quando erano abituate a> vendere il CD per 20 volte quella> cifra.Da lì però nessuno o quasi è mai sceso...Certo che pagare un album in mp3 10$/10 euro è meglio che pagarlo 20, poco ma sicuro!> Non direi proprio che Apple si adatti tanto> volentieri allo status quo e sia succube delle> major. Anzi, se non riesce ad ottenere quello che> vuole, è facile che rinunci a quel> mercato.Esempi? L'unico mercato a cui Apple ha rinunciato che io mi ricordi è stato quello dei netbook, ma quella è un'altra storia!Mela avvelenataRe: Il cartello dei prezzi
Su questo sono pienamente d'accordo. Fai conto che normalmente su un CD ci sono 2 o 3 canzoni che piacciano e un po' di vecchi brani riempitivi, alla fine con 15 euro ti puoi ascoltare 15 brani "buoni" ... un'ora di piacevole musica. Eliminato il discorso DRM ne beneficiano tutti gli utenti.prova123Re: Il cartello dei prezzi
- Scritto da: MacGeek> Non direi proprio che Apple si adatti tanto> volentieri allo status quo e sia succube delle> major. Anzi, se non riesce ad ottenere quello che> vuole, è facile che rinunci a quel> mercato.Nessuno ha detto che Apple sia succube delle Major. Che Apple sia un concorrente forte, con ampia forza contrattuale è indubbio. Ma questo non vuol dire che in determinati casi non fossero alleati. Ad esempio, anche se fai un errore nel computo dei profitti della musica (le Major ci hanno guadagnato), sicuramente in quell'occasione l'Apple ha mostrato il pugno duro per varie ragioni.A differenza del mercato musicale, nei libri però non era incumbent, era una new entry in un mercato in cui già c'era un concorrente forte (Amazon). In questi casi il mercato è una grande cosa per i consumatori: la new entry per farsi largo deve abbassare i prezzi rispetto a chi già c'è, o migliorare la qualità. In entrambi i casi, grande festa. Di più, questo è il motivo stesso per cui esiste un mercato libero: dalla concorrenza, guadagnano i consumatori.Amazon però già metteva prezzi molto bassi. Invece di soddisfare quindi i consumatori, abbassando il prezzo, ha agito su chi soffriva per i prezzi bassi, le Major. Ha permesso alle Major di mettere un prezzo più alto, a patto che lo avessero fissato uguale anche su Amazon (altrimenti iTunes con i prezzi più alti sarebbe uscita dal mercato). Cartello.Mi porto avanti con il lavoro, domande e risposte:- Perché non potevano fissarlo alto su Amazon senza l'appoggio di Apple? L'esistenza di iTunes, che permetteva alle Major di poter scegliere di non stare su Amazon. Prima, non potendo scegliere, si erano adattate malvolentieri ai prezzi bassi: Amazon non cedeva sul punto, ed era l'unico grande distributore. - Perché non volevano i prezzi bassi? Perché era in atto un cartello, come è in atto in Italia, e i prezzi che facevano non erano concorrenziali, ma di monopolio. Non ci vuole un grande scienziato, bastano gli occhi: l'ingresso di Apple e del modello d'agenzia è stato l'unico aumento di concorrenza (due grandi distributori invece di uno) della storia che ha portato ad un incremento istantaneo dei prezzi al consumo invece di una riduzione. Maggiore competizione e i prezzi non scendono? Definizione da libro di testo di cartello. In questo caso sono saliti...- Quale doveva essere il modello giusto d'ingresso nel mercato, non di cartello? Ad Amazon sfruttavano il loro monopolio di fatto per chiedere percentuali incredibili alle Major (70%), per poi restituire parte della loro quota ai consumatori tramite prezzi inferiori. Una new entry realisticamente sarebbe entrata nel mercato tagliando la percentuale richiesta alle Major, per ottenere delle esclusive, o riducendo la propria aumentando gli sconti per i consumatori. Il punto è sempre che si entra riducendo la propria quota di profitto. Non si entra trasferendo denaro dai consumatori alle Major.Talking HeadIl cartello dei prezzi
più che Apple, direi che il cartello lo fanno gli editori (e le case discografiche)!Mela avvelenataGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 12 mar 2012Ti potrebbe interessare