Varsavia: censurate i filonazisti in rete

Varsavia: censurate i filonazisti in rete

Il ministero degli esteri polacco chiede agli USA di sequestrare il sito principale del network filonazista Blood and Honour. Ma Varsavia si scontra con un muro di garanzie costituzionali
Il ministero degli esteri polacco chiede agli USA di sequestrare il sito principale del network filonazista Blood and Honour. Ma Varsavia si scontra con un muro di garanzie costituzionali

Varsavia – Il governo polacco ha inoltrato una particolarissima richiesta all’amministrazione degli Stati Uniti: eliminare il sito web dell’organizzazione Blood and Honour e chiuderne definitivamente i server, ospitati in territorio statunitense e salvaguardati dalle norme costituzionali che garantiscono la libertà d’espressione per tutti i cittadini.

Nonostante l’FBI abbia recentemente adottato una strategia di “tolleranza zero” contro il razzismo online , ai più appare assai difficile che le istituzioni degli Stati Uniti arrivino ad imbavagliare i responsabili del network Blood and Honour .

Il sito nel mirino delle autorità polacche è un portale di riferimento per il vasto universo delle associazioni e dei gruppi rock che orbitano attorno all’ultranazionalismo militante. Blood and Honour, fondato nel 1987 per l’organizzazione dei cosiddetti concerti Rock Against Communism , rientra a pieno titolo nella categoria dei “siti dell’odio”. In Italia, una delle organizzazioni vicine a Blood and Honour è il noto Veneto Fronte Skinhead , un’associazione che riunisce molti skinhead ultranazionalisti dell’Italia nordorientale.

Sotto la dicitura hate site sono comprese tutte quelle pubblicazioni caratterizzate da contenuti xenofobi , che inneggiano ad ideali neonazisti e predicano la pratica della segregazione razziale. Blood and Honour offre un vero e proprio vademecum nazionalsocialista per istruire i militanti alla “resistenza contro i Governi Occupati dai Sionisti”. La denominazione di memoria hitleriana appare molte volte sul sito di Blood and Honour ed indica i governi accusati d’essere nelle mani d’ipotetici “burattinai ebrei”.

Tutti questi argomenti sono considerati veri e propri tabù dalla stragrande maggioranza delle istituzioni mondiali. Spesso, siti che contengono dichiarazioni di questo tipo non sono benvenuti neanche all’interno della libera Internet, specialmente in Canada ed in Europa . Gli USA però sono l’unico stato che ha sempre offerto copertura e garanzie a tali siti, tra i quali spicca StormFront e le possibilità che Blood and Honour venga messo al bando sono considerate scarse: viene ritenuta “sacra” la garanzia di libertà di parola contenuta nel Primo Emendamento della Costituzione americana.

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Pubblicato il
30 mag 2006
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