Vendita di prodotti illegali: ban di SHEIN in Francia (update)

Vendita di prodotti illegali: ban di SHEIN in Francia (update)

Dopo aver scoperto la vendita di bambole sessuali e armi, il governo francese ha avviato la procedura per il ban temporaneo del sito di SHEIN.
Vendita di prodotti illegali: ban di SHEIN in Francia (update)
Dopo aver scoperto la vendita di bambole sessuali e armi, il governo francese ha avviato la procedura per il ban temporaneo del sito di SHEIN.

Il governo francese ha avviato la procedura per sospendere l’accesso al sito di SHEIN finché l’azienda cinese non dimostrerà di aver rimosso tutti i prodotti illegali. Oltre alle bambole sessuali con aspetto infantile, sulla piattaforma di e-commerce sono in vendita anche armi vietate. SHEIN ha aperto ieri il primo negozio fisico nel centro di Parigi, nonostante le numerose proteste.

Ban di SHEIN in Francia

L’autorità francese per la tutela dei consumatori ha trovato le bambole sul sito e domenica 2 novembre ha denunciato l’azienda ai procuratori e alle autorità di regolamentazione. Lunedì 3 novembre è stata aperta un’indagine nei confronti di SHEIN e altri tre siti (Temu, Wish e AliExpress) per lo stesso motivo. Mercoledì 5 sono state trovate sul sito di SHEIN armi di categoria A (machete, asce e tirapugni) vendute da terze parti.

Il governo francese ha pertanto avviato la procedura per la sospensione temporanea del sito di SHEIN. Il Ministero delle Finanze ha pubblicato questo comunicato:

Su istruzione del Primo Ministro, il governo sta avviando la sospensione di SHEIN per il tempo necessario affinché la piattaforma dimostri alle autorità che tutti i suoi contenuti sono finalmente conformi alle nostre leggi e normative. Un rapporto sui progressi compiuti sarà pubblicato dai ministri entro le prossime 48 ore.

L’azienda cinese ha comunicato che la vendita delle bambole è stata bloccata e che i venditori sono stati sanzionati. Ha inoltre sospeso il marketplace (usato da terze parti) per una revisione generale. Il governo francese vuole però sospendere l’intero sito (quindi anche le vendite dirette).

SHEIN è nota principalmente per la vendita di capi di abbigliamento a basso costo. È stata più volte criticata per la poca trasparenza sull’origine dei prodotti, l’impatto ambientale (tipico dell’ultra fast fashion) e l’uso di lavoro minorile. A fine maggio è stata avviata un’indagine per la violazione delle leggi che tutelano i consumatori. L’autorità antitrust italiana ha inflitto una sanzione di un milione di euro per false informazioni ambientali.

La Commissione europea ha valutato diverse opzioni per impedire l’arrivo di prodotti illegali e pericolosi. Una possibile misura prevede l’eliminazione dell’esenzione dai dazi per i pacchi con valore inferiore a 150 euro. Il governo francese potrebbe invece chiedere il pagamento di una tassa di 2 euro sui piccoli pacchi, ma verrebbe sicuramente addebitata ai consumatori.

Aggiornamento (7/11/2025): l’ufficio stampa italiano ha comunicato che le autorità francesi non hanno avviato un’indagine nei confronti di Temu per la vendita di bambole sessuali. Come indicato nell’articolo della BBC, l’indagine riguarda la diffusione di messaggi violenti o pornografici accessibili ai minori.

Aggiornamento (8/11/2025): il Ministero delle Finanze ha sospeso il procedimento avviato sulla base del French Consumer Code, in quanto SHEIN ha rimosso i prodotti illegali dalla piattaforma. Continua invece il procedimento avviato dal Ministero dell’Interno sulla base della Law for Confidence in the Digital Economy.

Fonte: WSJ
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Pubblicato il
6 nov 2025
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