Dopo aver registrato un buon successo sulle piattaforme iOS e Android, Viber decide di provarci anche con Windows e OS X: il software per chiamate e messaggi via Internet (VoIP) lancia il guanto di sfida a Skype e Google Voice tentando la scalata alla comunicazione unificata. Un solo software per chiamare e scriversi incrociando tutti gli schermi, passando indifferentemente dai cellulari ai PC e viceversa. Con una base sostanziosa di utenti iscritti al servizio, 200 milioni secondo le cifre fornite , da spendere per tentare di primeggiare.
La principale novità di Viber 3.0 è dunque l’allargamento degli OS compatibili: dopo i già citati Android e iOS, oltre a Windows Phone, BlackBerry, Nokia S40 e S60 e persino Samsung Bada, è il turno di Windows e OS X. Gli sviluppatori hanno approfittato anche per aumentare il numero di lingue supportate (ne sono state aggiunte 8), per ridisegnare l’interfaccia Android, e hanno aggiornato il resto delle app per garantire il corretto funzionamento in transizione tra apparecchi mobile e PC. Gli utenti di Viber Desktop, in più, potranno anche effettuare videochiamate sempre attraverso il servizio offerto dalla applicazione. Il giudizio sulla qualità delle chiamate per il momento è buono.
Con 200 milioni di utenti che utilizzano Viber, le prospettive del marchio sono positive : rispetto a Google Voice ha in più i messaggi di testo, rispetto a Whatsapp ha in più le chiamate, con Skype a questo punto se la gioca ad armi pari ma con in più il vantaggio che il servizio utilizza come ID di riconoscimento il numero di cellulare con il quale si sottoscrive per la prima volta il servizio – rendendo di fatto più semplice chiamare i propri contatti già in rubrica. Qualcosa di simile la fa già anche l’italianissimo Indoona , creato da Tiscali, che in più aggiunge anche il fattore social network all’equazione: il settore insomma è in pieno fermento, e la supremazia fin qui detenuta da Skype nel VoIP non è detto che non possa venire messa in discussione nel prossimo futuro. ( L.A. )