Voyager Station sarà il primo hotel nello spazio

Voyager Station sarà il primo hotel nello spazio

Prenoteremo le nostre vacanze non più solo al mare, in montagna o in città, ma anche nello spazio: il progetto di Orbital Assembly.
Voyager Station sarà il primo hotel nello spazio
Prenoteremo le nostre vacanze non più solo al mare, in montagna o in città, ma anche nello spazio: il progetto di Orbital Assembly.

Se i primi voli di SpaceX e Blue Origin hanno contribuito a far prendere confidenza con il concetto di turismo spaziale, la startup Orbital Assembly intende spingersi oltre, grazie al progetto Voyager Station: questo il nome scelto per battezzare il primo hotel realizzato lontano dalla Terra e pronto per accogliere gli ospiti a partire dal 2027.

La nuova frontiera del turismo spaziale: l’hotel lontano dalla Terra

Non è difficile immaginare come non si tratterà di una destinazione adatta a tutti i budget e a tutte le tasche, anche se i responsabili del progetto promettono tariffe destinate a divenire via via sempre più accessibili. La struttura offrirà una gravità simulata e comfort come docce, letti tradizionali, alloggi fino a 500 metri quadrati con angoli cottura, suite più intime, palestre, ristoranti, bar e, ultimo ma non meno importante, servizi igienici fruibili come quelli al suolo.

Voyager Station: l'hotel spaziale di Orbital Assembly

Il tempo dirà se si tratta di un’ingegnosa trovata di marketing, finalizzata esclusivamente ad attirare attenzione e investimenti, oppure se il progetto arriverà a concretizzarsi nelle modalità e nelle tempistiche dichiarate. Gli ultimi aggiornamenti in merito fissano nel 2027 l’inaugurazione di Voyager Station.

Voyager Station: l'hotel spaziale di Orbital Assembly

Quel che fino a qualche anno fa poteva essere considerato una prerogativa della letteratura e della cinematografia sci-fi, sta per diventare realtà. A poco più di mezzo secolo dallo sbarco sulla Luna, l’idea di democraticizzare l’esplorazione spaziale è da più parti ritenuta un’opportunità di business su cui far leva, beneficiando dei progressi che ricerca e tecnologia hanno raggiunto negli ultimi decenni per portare gli astronauti in orbita. Che siano Elon Musk, Jeff Bezos, il team di Orbital Assembly o altri a riuscirci, è tutto da vedere.

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Pubblicato il
15 nov 2021
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