Warez, condannato per associazione a delinquere

Warez, condannato per associazione a delinquere

Dal suo sito avrebbe consentito la distribuzione di versioni craccate o illegali di 20mila opere protette dal diritto d'autore. A 40 anni dovrà scontare 30 mesi dietro le sbarre
Dal suo sito avrebbe consentito la distribuzione di versioni craccate o illegali di 20mila opere protette dal diritto d'autore. A 40 anni dovrà scontare 30 mesi dietro le sbarre

Gli strascichi dell’operazione antipirateria Safehaven tardano ad esaurirsi: nei giorni scorsi, riporta The Register , un Robin Hood del copyright è stato condannato a trenta mesi di carcere , e a tre anni di stretta sorveglianza.

Per Eli El, quarantenne reo confesso, residente nello stato dell’Illinois, l’accusa è di aver partecipato ad una rete di distribuzione che ha diffuso online musica e DVD in anteprima rispetto all’uscita sul mercato, nonché videogiochi e software craccati.

Non è dato sapere se El agisse sulla scena warez come fornitore, lavorasse sul software per rendere inefficaci le protezioni, o facesse da “corriere”, rilanciando i file in Rete presso server dedicati: il Dipartimento di Giustizia americano, in un comunicato stampa , rivela esclusivamente che El, attivo principalmente presso il sito The Ether Net , “aveva guadagnato l’accesso privilegiato ad un numero di server warez, conosciuti anche come siti FTP, presso i quali era autorizzato all’upload di software pirata, in cambio del download di altro software pirata, giochi e film, caricati da altri”.

Ventimila , stima il Dipartimento di Giustizia, le opere protette da copyright che Eli El e compagni hanno distribuito in Rete. Nessun accenno all’entità delle perdite per i mancati guadagni con cui l’attività warez, generalmente travestita da furto, viene spesso descritta dall’industria di software e contenuti, numeri che generalmente fanno da contorno alla comunicazione di questo genere di sentenze, soprattutto quando il materiale distribuito illegalmente abbia fatto la sua comparsa in Rete prima della distribuzione ufficiale.

È un lettore di The Register ad avanzare il dubbio che la punizione sia stata comminata dal tribunale in maniera poco proporzionata. Eli El potrebbe aver giocato un ruolo marginale nella distribuzione delle opere protette: sono molti i siti distributori di warez che invitano chiunque all’upload e che non necessitano di particolari credenziali per attingere al materiale condiviso. Chiunque operi nell’ambito della grande distribuzione warez, sia che carichi un brano musicale, sia che condivida una mole massiccia di contenuti in anteprima, potrebbe essere accusato di “associazione finalizzata alla violazione del copyright”.

Eli El è il dodicesimo ad essere condannato nell’ambito dell’operazione Safehaven, durata quindici mesi e condotta dalla sezione Cyber Crimes dell’ Immigration and Customs Enforcement ( ICE ) americano. tra di loro anche una sessantaduenne dello stato della Pennsylvania, che ha scampato il carcere ma sta scontando la pena a tre anni di libertà condizionata.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
6 set 2007
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