Nella prima serata di “The IBM Challenge”, la speciale trasmissione del quiz televisivo Jeopardy! organizzata per testare le capacità di computazione linguistica raggiunte dal supercomputer Watson , la macchina era finita in parità con uno dei due campioni umani suoi avversari. La seconda serata della sfida è andata molto meglio per Watson, che ha letteralmente distrutto Ken Jennings e Brad Rutter rispondendo correttamente alla stragrande maggioranza degli indizi forniti dal presentatore.
Il secondo round di “The IBM Challenge” è stato caratterizzato da una difficoltà maggiore degli indizi descritti ai concorrenti, fatto che a quanto pare ha favorito Watson, vincitore in quasi tutti i quesiti .
La forza bruta della potenza di calcolo del supercomputer di Big Blue è stata evidente anche nella velocità con cui la macchina ha attivato il buzzer per la prenotazione della risposta. Gli “umani” Jennings e Rutter hanno invece fatto meglio nella percentuale di risposte esatte , sbagliando due volte in meno del supercomputer con un quesito privo di penalità perché fallito da tutti e tre i concorrenti.
Diversamente dal primo round, alla fine della serata Watson ha distanziato i suoi avversari con 35.734 dollari di montepremi contro i 4.800 di Jennings e i 10.400 di Rutter. Nel corso di Final Jeopardy! – il quesito finale con puntata libera in cui tutti e tre concorrenti hanno 30 secondi per rispondere – Watson ha dimostrato una delle sue rare bizzarrie algoritmiche rispondendo “Toronto” a una domanda che riguardava espressamente città statunitensi.
Difetti di programmazione a parte, la meraviglia tecnologica di Big Blue dimostra al momento di saper fare (quasi) meglio degli esseri umani nel rispondere a formulazioni linguistiche complesse e non resta che stabilire il vincitore ultimo dopo la terza puntata di The IBM Challenge.
Alfonso Maruccia