Helsinki – Il gestore di un sito web finlandese è stato condannato, fatto del tutto inedito in quel paese, perché dal suo sito aveva organizzato una attività di un certo successo basata sullo scambio di file musicali digitali con altri utenti internet.
Stando a quanto emerso nel corso del dibattimento, l’uomo nei quattro anni tra il 1999 e il 2003 sarebbe riuscito a diffondere almeno 1.900 copie di materiale di prima mano , come registrazioni non autorizzate di concerti e, più in generale, tracce illegalmente riprodotte di musicisti di chiara fama, da Eric Clapton ai The Cure, da Madonna a Ozzy Osbourne.
Tra i musicisti “colpiti” dalla florida attività del 24enne finlandese che gestiva il sito c’è anche la celebre rockstar Alanis Morissette , musicista tutt’altro che estranea alla lotta dell’industria discografica contro l’uso di internet per lo scambio di file musicali. Qualcuno ricorderà la sua partecipazione al primo gruppo di grandi nomi del settore che si schierarono contro il primo Napster, quello che introdusse il file-sharing. Oppure le sue filippiche contro la condivisione online nonché le sue attività dirette contro certi cybersquatter non sufficientemente rispettosi.
A quanto pare, l’uomo avrebbe diffuso non meno di sette bootleg della Morissette a beneficio di numerosi utenti. Ed è per questo che il tribunale che lo ha giudicato ha stabilito che dovrà pagare 17mila euro di risarcimento , gran parte dei quali andranno proprio all’artista canadese.
Oltre al risarcimento la Corte ha stabilito una multa mite, pari a 408 euro, per l’attività illecita, in quanto avveniva senza fini di lucro . L’uomo si limitava a scambiare file “per hobby”.
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Bene...
Finalmente un pò di giustizia e un giudice saggio....non si possono sparare 2000 nomi e sperare ke tra loro ci sia qualcuno che ha commesso reato.:)AnonimoNon si puo' procedere cosi'!!
Si sa bene che in Italia relativamente al modo in cui la pensano i tuoi vicini di casa un avviso di garanzia equivale a una condanna quindi non si puo' assolutamente sparare nel vuoto un'accusa di pedofilia sperando di pizzicare così qualche criminale. E' una metodologia che va contro tutti i dettami fondamentali del nostro sistema giuridico. I fatti emersi in questa fattispecie la dicono lunga sui metodi di indagine delle nostre forze dell'ordine, ma per fortuna ci danno qualche speranza, proprio da quella magistratura che oggi viene continuamente vituperata. In realtà negli utlimi tempi ho visto qualche interessantissimo slancio di libero pensiero proprio da parte dei magistrati, guarda il caso dei chip di modifica della PlayStation 2, in cui Sony aveva fatto sequestrare delle PS2 gia' modificate adducendo una presunta violazione dei sistemi di protezione del macinino nero. La risposta della magistratura è stata che non solo le loro accuse non erano basate su alcun diritto riconosciuto nel nostro codice, ma che le loro protezioni violavano i diritti del consumatore di sfruttare al meglio l'apparecchiatura da lui acquistata e anche i principi del libero commercio. Ma questa notizia credo sia stata riportata anche da P.I. ai suoi tempi. Cmq è stata una vera ventata d'aria fresca...LukeAnonimoRe: Bene...
concordo, sono "su Internet" da prima che inventassero l'HTML (vecchiotto, eh?) ma più pass ail tempo e più divento paranoico sui siti e i link da seguirese uno compra una rivista porno (legale) in edicola è finita li, ma se visiti un sito a luci rosse (a parte la tonnellata di dialer, virus e schifezze varie) sei sicuro che il tuo IP non finisca in qualche bell'elenco di "possibili" indigati?Sarà lo stesso anche per siti, che ne so, sui centri sociali?AnonimoRe: Bene...
> non si possono sparare 2000 nomi e sperare> ke tra loro ci sia qualcuno che ha commesso> reato.:)Hai perfettamente ragione sulla saggezza del giudice, ma quelle 2000 persone sono indagate in quanto 2000 carte di credito hanno effettuato transazioni su quel sito.Non stanno sparando nel mucchio, tuttaltro. Certo se poi un certo numero di queste persone indagate sono innocenti ed i dati della loro carta di credito sono stati sfruttati da altri, purtroppo dovranno dimostrare a loro carico di essere innocenti.Cio' che IMVHO viene contestato e' il metodo: denunciare 2000 persone per possesso di materiale pedo-pornografico, modificando in seguito il capo di imputazione, perche' nei computer di questi 2000 soggetti non c'e' traccia di materiale pedo-pornografico, bensi' materiale sotto copyright scaricato illegalmente da Internet. Non susssistendo il reato di detenzione di materiale pedo-pornografico, la persona venga prosciolta dalle accuse e, in un momento successivo, denunciata per possesso del materiale trovato sul computer sequestrato.Al Capone fu denunciato per evasione fiscale ed in un secondo tempo le indagini scoprirono che sotto c'era ben altro... Qui invece si vuol fare al contrario, denunciare persone per reati di mafia e poi scoprire che invece hanno solamente evaso il fisco...AnonimoL'Unione Sarda è Online gratuitamente
>Su L'Unione Sarda di due giorni fa è apparsa una notizia di >grande rilievo. Il testo online dell'articolo è, purtroppo, >disponibile per i soli abbonatiL'edizione online, è consultabile gratuitamente. E' sufficiente premere sul link "archivio" in alto sulla Home Page, per poi scegliere il numero da consultare (disponibile sia in Html che PDF).L'Unione Sarda è stato il primo quotidiano online in Italia, sono disponibili tutte le copie edite a partire dal marzo 1994. Per esempio l'edizione dell'11/02 è disponibile qua: http://www.unionesarda.it/UNIONE/2004/NZ1102/PRIM/PRIMA/SalutiIchnusaAnonimoRe: Bene...
- Scritto da: Anonimo> non si possono sparare 2000 nomi e sperare> ke tra loro ci sia qualcuno che ha commesso> reato.:)Purtroppo questa è la filosofia in base alla quale è giusto spiare tutti per individuare i delinquenti, o anche solo i malintenzionati.AnonimoRe: L'Unione Sarda è Online gratuitamente
> L'edizione online, è consultabile> gratuitamente. E' sufficiente premere sul> link "archivio" in alto sulla Home Page, per> poi scegliere il numero da consultare> (disponibile sia in Html che PDF).> L'Unione Sarda è stato il primo> quotidiano online in Italia, sono> disponibili tutte le copie edite a partire> dal marzo 1994. > Per esempio l'edizione dell'11/02 è> disponibile qua: > > www.unionesarda.it/UNIONE/2004/NZ1102/PRIM/PR> Non è più accessibile a tutti, bisogna registrarsi, ma la registrazione è gratuita.shevathasEcco il link all'articolo dell'Unione
http://www.unionesarda.it/UNIONE/2004/NZ1102/CRCP/MCA01/A01.htmlAnonimoRe: Bene...
- Scritto da: ishitawa> so, sui centri sociali?Bravo! Hai appena scoperto uno dei metodi d'indagine !AnonimoRe: Bene...
- Scritto da: Anonimo> > > - Scritto da: ishitawa> > > so, sui centri sociali?> > > Bravo! Hai appena scoperto uno dei metodi> d'indagine !Mai sentito parlare di "siti civetta" ?? :)AnonimoRe: Bene...
Altrochè se stanno sparando nel mucchio. Il tutto nasce da una simulazione dei carabinieri. Loro hanno acquistato materiale pedoporno pagandolo mi pare di capire una cifra superiore ai 30$. Dopodichè hanno richiesto ai gestori di carte di credito la lista di tutte le transazioni avvenute con tale società... (sono venuti fuori 60000 mila nominativi) società che è bene ricordarlo gestisce le transazioni di molteplici soggetti (queste società sono solo gateway). Dal momento che nulla si evince dagli estratti conto circa la "qualità" del materiale acquistato (l'unica indicazione è l'importo pagato e il nome della società di transazioni, si badi bene, non l'indirizzo del sito per cui è stata acquistata una password ma solo il nome della società che fa da mediatore tra acquirente e venditore), gli investigatori hanno deciso che chi aveva pagato una cifra simile a quella pagata da loro (più di 30$) aveva acquistato materiale pedoporno, in quanto, quello normale costa di più. Con questo criterio ha estratto dalla lista dei 60000 nominativi un sottoinsieme di persone che avevano pagato una cifra superiore. Il tribunale del riesame ha giustamente affermato che ciò non costituisce prova nemmeno a livello indiziale per cui il sequestro è illegittimo e nullo. Vi faccio notare che pagare una cifra superiore ai 30$ è possibile su tutti i siti porno (normali) basta abbonarsi anzichè per un solo mese per 2 o più mesi e si pagano anche 49$ ... Traete voi le conclusioni. Sono metodi questi? ... Resta ora da capire una cosa, ammettiamo che tra gli indagati ci sia effettivamente qualcuno che aveva materiale illegale, visto che i sequestri sono illegittimi e nullile prove dovrebbero essere inammissibili in quanto acquisite al di fuori della legge...AnonimoRe: Bene...
mi correggo: ... in quanto, quello normale costerebbe di MENO...AnonimoRe: Bene...
Il solito modo di fare... arrestano, sequestrano, perquisiscono... giornalate, interviste in tv, conferenze stampa dove fanno vedere coltellini svizzeri come se fossero macheti...Poi ai processi la maggioranza dei casi si risolve in una bolla di sapone, intanto pero' stress a manetta, soldi buttati, reputazione rovinata....Anche nelle indagini informatiche, che validita' hanno i dati acquisiti dalle forze dell'ordine tramite internet ? sono log, ovvero file di testo senza firma elettronica, che vanno confrontati con i log dei server internet e infine con i log delle compagnie telefoniche. Tutti questi server hanno indicati ora e data creati da orologi non sincronizzati e quindi non certificati.... tutta questa roba regge in un processo ? ho i miei dubbi, visto che hanno liberato mafiosi per semplici irregolarita' procedurali nei documenti....Perche' Punto Informatico non fa un bell'articolo di giornalismo VERO andando a ricercarsi tutti i procedimenti penali di cui ha dato notizia negli anni per vedere come sono andati a finire ? archiviati ? rinvio a giudizio ? patteggiamento ? sentenze definitive ? alla fine, dopo anni, tutta quella gente e' stata condannata o assolta ?Anonimox l'avvocato
beh chiedo scusa....non capisco una cosa le leggi sono troppo complesse e contorte.posso capire la difficolta di riutrovare l'utente sul p2p ma se scarica da un sito o paga per connetersi con carta di credito....di ke prove necessita ancora per arrestarlo?chiaro diverso se si trattoiene 5 minuti e scappavegetaRe: x l'avvocato
Adesso ti spiego come funziona l'ingresso a pagamento su un sito porno:Il gestore del sito porno fa un contratto con una terza persona (intermediario) che gli permette di ricevere pagamenti tramite carta di credito. Il gestore mette sulle sue pagine un link per pagare tramite l'intermediario. Un'acquirente che entra nel sito paga tot euro/dollari all'intermediario che fornisce una password. I soldi pagati finiscono nei conti dell'intermediario. Dopodichè il gestore del sito può reclamare i soldi pagati all'intermediario. L'acquirente quindi non paga il gestore del sito porno ma l'intemediario. Sugli etratti conto tale pagamento darà del tutto anonimo (non è rinvenibile il nome del sito per cui si è pagato ma solo il nome dell'intermediario). In questa situazione solo 3 persone sanno cosa sia stato realmente acquistato: l'acquirente, l'intermediario e il venditore. QUINDI basandosi sugli estratti conto non si evince niente se non che si è pagata la società intermediaria per un certo importo. Da qui a dire che si è acquistato materiale illegale è necessaria la fantasia di qualcuno...AnonimoVi chiedo alcune informazioni tecniche
Leggo spesso che le indagini partono da siti civetta. Ma un sito civetta cosa è esattamente? Un sito dai contenuti illegali messo sù dalle Forze dell'ordine, che possono quindi controllarne facilmente i log con gli IP che hanno avuto accesso al sito?Leggo un vostro post nel quale si ipotizza anche il controllo di siti come quelli dei centri sociali e qualcuno faceva riferimento anche in questo caso a siti civetta. Mi chiedevo quindi se in teoria la polizia postale è in grado di "leggere" i log di un sito qualsiasi, o di "sniffare" tutto il traffico che scorre, per esempio, lungo le dorsali di un provider. Oppure possono farlo solo dietro denuncia e conseguente sequestro del server contenente il materiale illecito?Grazie.AnonimoRe: Vi chiedo alcune informazioni tecniche
- Scritto da: Anonimo> Leggo spesso che le indagini partono da siti> civetta. Ma un sito civetta cosa è> esattamente? Un sito dai contenuti illegali> messo sù dalle Forze dell'ordine, che> possono quindi controllarne facilmente i log> con gli IP che hanno avuto accesso al sito?> Leggo un vostro post nel quale si ipotizza> anche il controllo di siti come quelli dei> centri sociali e qualcuno faceva riferimento> anche in questo caso a siti civetta. Mi> chiedevo quindi se in teoria la polizia> postale è in grado di "leggere" i log> di un sito qualsiasi, o di "sniffare" tutto> il traffico che scorre, per esempio, lungo> le dorsali di un provider. Oppure possono> farlo solo dietro denuncia e conseguente> sequestro del server contenente il materiale> illecito?La PolPost può fare, in pratica (non solo in teoria) tutto quello che hai detto ed anche di più. Possono leggere log, sniffare traffico, monitorare siti, intercettare e registrare comunicazioni, etc. etc. Tutto.Non c'è bisogno di nessuna denuncia; avuta notizia del reato il magistrato procede d'ufficio. Procede d'ufficio anche per ispezioni, sequestri, assunzioni di prove e tutto quanto sia necessario alla persecuzione del crimine. Nonostante la recente riforma del codice di procedura penale, al riguardo di questi fatti poco è cambiato. La PolPost compie le indagini anche a fini preventivi quando l'attività è sospetta; è sufficiente l'autorizzazione del magistrato, anche successiva. Una semplice segnalazione ai Carabinieri è sufficiente.AnonimoLibertà! Libertà! Libertà!
Libertà! Libertà! Libertà!AnonimoRe: Libertà! Libertà! Libertà!
- Scritto da: Anonimo> Libertà! Libertà!> Libertà!La mia liberta' finisce dove comincia quella dell'altro.The FoXRe: x l'avvocato
> posso capire la difficolta di riutrovare> l'utente sul p2p ma se scarica da un sito o> paga per connetersi con carta di> credito....di ke prove necessita ancora per> arrestarlo?credo che la situazione sia tipo questa:http://tinyurl.com/3a5suDove la transizione e' stata fatta, ma solo con lo stesso intermediario e non dal sito porno. Un po' come se, sopettando che per un uffico postale sia transitata materiale illegale, si indagasse a campione su tutti quellic eh si servono di quell'ufficio, dalla vecchietta che prende la pensione a l'ufficio che spedisce le raccomandate.AnonimoRe: Bene...
Resta> ora da capire una cosa, ammettiamo che tra> gli indagati ci sia effettivamente qualcuno> che aveva materiale illegale, visto che i> sequestri sono illegittimi e nullile prove> dovrebbero essere inammissibili in quanto> acquisite al di fuori della legge...E questo e' il peggio, IMO se, invece di cercare la spetatcolarita' delle centianaia di perquisizioni che fa tanto "guardate quanti ne abbiamo beccati e quanto siamo efficenti", avessero circoscritto prima chi indagare, avrebbero evitato noie a molti innocenti e non avrebbero dato cavilli legai ai pochi (amesso che ci siano) colpevoli.Ao Alex==================================Modificato dall'autore il 13/02/2004 12.00.32yoggysotRe: Bene...
> E questo e' il peggio, IMO se, invece di> cercare la spetatcolarita' delle centianaia> di perquisizioni che fa tanto "guardate> quanti ne abbiamo beccati e quanto siamo> efficenti", avessero circoscritto prima chi> indagare, avrebbero evitato noie a molti> innocenti e non avrebbero dato cavilli legai> ai pochi (amesso che ci siano) colpevoli.> quoto integralmente.shevathasRe: Ecco il link all'articolo dell'Unione
In tal caso, chiedo scusa per la mia indicazione errata e ringrazio per la segnalazione circa la disponibilita' dell'articolo completo (che, in effetti, dice molto di piu' del mero sunto che ho potuto citare)Evviva L'Unione Sarda :)Un saluto.avv. Daniele Minottipenale2000Re: Bene...
- Scritto da: Anonimo>> Al Capone fu denunciato per evasione fiscale> ed in un secondo tempo le indagini> scoprirono che sotto c'era ben altro... Al Capone fu arrestato e condannato per frode fiscale perchè non si trovavano prove e testimnoi degli altri reati...ma la giustizia americana ben sapeva che elemento era...AnonimoRe: x l'avvocato
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa l'avv. Daniele Minotti, l'autore dell'articolo "Pedoporno, tutelare i diritti del singolo", dopo gli ultimi sviluppi dell'indagine di Cagliari...http://www.unionesarda.it/UNIONE/2004/NZ1402/CRCP/MCA01/A01.htmlAnonimoRe: x l'avvocato
.. magari fossero solo i 90 di Cagliari. Credo che questa inchiesta partita da Pistoia veda coinvolte centinaia di persone in tutta ItaliaAnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 12 02 2004
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