WebTheatre/ Un X-Files in rete

WebTheatre/ Un X-Files in rete

di G. Niola - Mistero, storie adatte ad ogni pubblico, budget non indifferente. Un prodotto a tutti gli effetti televisivo, che non può fallire, su machinima.com
di G. Niola - Mistero, storie adatte ad ogni pubblico, budget non indifferente. Un prodotto a tutti gli effetti televisivo, che non può fallire, su machinima.com

Dal 1999 machinima.com è il punto di riferimento della rete per le produzioni audiovisive basate sul motore grafico di un videogioco. Partito, ovviamente, con i primissimi machinima di Quake, ora il sito è presente solo su YouTube con 5 canali (il primo dei quali è quello ufficiale e il quinto più sottoscritto in assoluto del megaportale video di Google) e da poco attivo con le webserie live action.
Il cammino che ha portato i contenuti di machinima.com da video a sé stanti a cortometraggi, fino alle webserie, è quello che procede parallelo all’evoluzione tecnologica, al cambio dei formati e infine all’evoluzione del linguaggio dei video per la rete. Produrre, anche machinima, costa sempre meno tempo e risorse cognitive, e l’emergere delle web serie sta mostrando a tutti come raccontare storie in diversi episodi per il pubblico distratto della rete. Tempo fa Arby ‘n the chief dimostrò tutto questo magistralmente, ora la serie è arrivata alla settima stagione e ha raccolto un totale di 82 milioni di visualizzazioni.

rcvr

Il primo cambio di passo per machinima.com è avvenuto quando ha smesso di raccogliere machinima e ha cominciato a proporre contenuti live action, il più noto dei quali è la web serie di Mortal Kombat . Questo passaggio già raccontava bene l’espansione che il pubblico e la risonanza del mondo dei videogiocatori ha subito, da fruitori di un solo tipo di medium a fruitori per eccellenza. Il cinema se n’è accorto da tempo e ha adattato tutto l’adattabile, la rete, stranamente, è arrivata leggermente dopo.
Talmente ha funzionato il connubio di machinima classici e webserie in live action che machinima.com nel corso del 2011 ha visto i suoi spettatori schizzare a livelli imprevedibili e così i ricavi e le potenzialità. Partito da un ambito di nicchia, ora machinima.com è una delle principali autorità produttive della rete, forse la più forte tra quelle nate online.
Lo dimostra l’ultimo prodotto ospitato, RCVR, una webserie costosissima che non ha nulla a che vedere con i videogiochi.

Già un anno fa Bite Me aveva cercato di allargare (ma con moderazione) il raggio d’azione della serialità non animata di machinima.com. Si tratta di una web serie umoristica (strano!) a tema apocalisse zombie (strano!), che vede un gruppo di accaniti videogiocatori subire loro malgrado un’invasione di morti viventi (praticamente c’è in nuce l’idea della ben più audace serie nostrana Skypocalypse ). La trama è come sempre un plagio di L’alba dei morti dementi, mentre la realizzazione sembra inserire con forza le dinamiche da videogiochi solo per giustificare il posizionamento su machinima.com (che non produce nulla, ospita). Nel secondo episodio si vedono infatti i protagonisti impegnati in una partita online in multiplayer e il sottotitolo della serie è “A gamer’s apocalypse”, proprio una foglia di fico. Se non altro però Bite Me è in tutto e per tutto un prodotto dal taglio “web”.

Ora invece RCVR riprende le atmosfere di X-Files abusando di un budget decisamente elevato che consente di girare episodi di 10 minuti (la serie ne prevede sei, ora siamo al terzo), ambientati nel 1973 senza fare economia di location o oggetti d’epoca. Insomma RCVR è un prodotto per la televisione a tutti gli effetti, non solo per il denaro speso ma soprattutto per il linguaggio e il taglio scelti. Un prodotto per la televisione messo online che non potrà fallire perché distribuito da quello che al momento è la voce online più ascoltata, anche quando non parla dei suoi soliti argomenti.
Le prime 3 puntate raccontano la più classica delle storie di misteri e lo fanno con uno stile impersonale buono per tutte le stagioni, anche quella del video online. Segnale ancora peggiore, la serie piace molto a quelli di Variety che, come si intuisce anche dal tono usato nell’articolo, non sono mai stati fan delle produzioni per la rete.
Se le tecnologie hardware stanno lentamente portando il video della rete nelle televisioni di tutti, i contenuti si stanno adeguando di conseguenza, perdendo i connotati di novità e ricalcando il linguaggio dei loro cugini televisivi. Almeno alcuni di essi.

RCVR EPISODIO 1 – LITTLE GREEN MEN

RCVR EPISODIO 2 – BIRDFALL

RCVR EPISODIO 3 – DRY WEATHER

Gabriele Niola
Il blog di G.N.

I precedenti scenari di G.N. sono disponibili a questo indirizzo

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Pubblicato il 29 set 2011
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