Wikileaks, tutti contro Assange?

Wikileaks, tutti contro Assange?

Divampa il fuoco del dissidio intorno alla leadership del noto sito delle rivelazioni scottanti. Allontanato il portavoce tedesco, che avrebbe parlato troppo con Newsweek
Divampa il fuoco del dissidio intorno alla leadership del noto sito delle rivelazioni scottanti. Allontanato il portavoce tedesco, che avrebbe parlato troppo con Newsweek

Reazioni a catena, che rischiano di sgretolare l’armonia interna al noto sito delle spifferate Wikileaks. Il fuoco delle polemiche è divampato intorno all’enigmatica figura di Julian Assange, in risposta a certe sue decisioni sulla gestione di una piattaforma già arroventata da vicissitudini giudiziarie e poco lusinghieri commenti in terra statunitense.

Il gruppo di volontari al lavoro su Wikileaks sembra così sfaldarsi, sempre più critico nei confronti di un leader de facto che pare non ammettere replica alcuna. Come nel caso della decisione annunciata di pubblicare alla metà del prossimo ottobre una nuova tornata di documenti riservati sulla guerra in Iraq.

392mila documenti , che hanno messo in allarme lo staff interno a Wikileaks per la sostanziale mancanza del tempo necessario ad eliminare ogni riferimento diretto a collaboratori ed informatori coinvolti. Una misura necessaria per tutelarne la sicurezza, persino l’integrità fisica.

È proprio per questo che lo studente islandese Herbert Snorrason – attualmente impegnato per assicurare la riservatezza della chat room interna a Wikileaks – ha recentemente minacciato di interrompere i suoi sforzi per il sito delle spifferate. Una decisione presa anche alla luce di un violento scontro tra lo stesso Assange e il portavoce tedesco di Wikileaks.

Daniel Domscheit-Berg – meglio noto nell’ambiente come Daniel Schmitt – è stato infatti bruscamente allontanato da Assange, sospeso dall’incarico per un mese . Il portavoce sarebbe colpevole di aver rivelato ad un giornalista di Newsweek dettagli circa i dissidi interni al sito. Ma soprattutto di aver mancato di rispetto a colui che si è definito “il cuore e l’anima di questa organizzazione, il suo fondatore, il suo filosofo e portavoce, nonché il suo finanziatore e tutto il resto”. Assange ha così liquidato Snorrason: “Se hai problemi con me, allora togliti dai coglioni ( sic )”.

Stando alla trascrizione di una conversazione avuta in chat tra Assange e Domscheit-Berg, quest’ultimo avrebbe messo ferocemente in discussione l’autorità acquisita dal fantomatico Julian. “Ti comporti come un imperatore o un commerciante di schiavi”, ha insinuato l’ormai ex-portavoce. Domscheit-Berg ha negato di aver mai contattato alcun giornalista di Newsweek per parlare del malcontento interno a Wikileaks.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
28 set 2010
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