Microsoft ha rimosso ogni riferimento ufficiale al metodo che consentiva di installare Windows 11 su PC che non supportano il sistema operativo a causa dell’assenza di modulo TPM 2.0 o di una CPU in regola. Le modifiche sarebbero state apportate in tempi recenti, sebbene al momento non sia ancora chiaro quando di preciso, ma volendo fare un ipotesi dopo il rilascio della versione 24H2 del sistema avvenuto a ottobre dello scorso anno.
Windows 11: rimosso ogni riferimento ufficiale al bypass per i PC non supportati
La soluzione alternativa che Microsoft aveva pubblicato prevedeva la modifica di una chiave di registro che avrebbe consentito un aggiornamento di Windows 11 su PC non supportati bypassando i controlli CPU e TPM.
Non è chiaro se, nonostante la modifica, il workaround funzioni ancora o no, ma è evidente che almeno da un punto di vista formale e ufficiale il colosso di Redmond non lo riconosce più. L’azienda ha ribadito in più occasioni di non essere intenzionata a scendere a compromessi in termini di sicurezza del suo sistema operativo e i requisiti stabiliti fin dall’inizio non subiranno alterazioni.
L’attuale raccomandazione di Microsoft è un nuovo PC per l’aggiornamento a Windows 11, per cui è chiaro che l’azienda non sostenga particolarmente coloro che aggiornano al nuovo OS su dispositivi non supportati, che è probabilmente il motivo per cui non vuole più informare gli utenti sulla soluzione del registro. I partner di Microsoft come Dell e AMD hanno espresso che probabilmente sono d’accordo anche con questo.