Windows XP SE? No, Reloaded

Windows XP SE? No, Reloaded

Microsoft sembra confermare l'intenzione di coprire gli almeno due anni che ci vorranno prima di Longhorn con una versione aggiornata e rivista di Windows XP. Una nuova edizione resa necessaria dagli sviluppi in arrivo
Microsoft sembra confermare l'intenzione di coprire gli almeno due anni che ci vorranno prima di Longhorn con una versione aggiornata e rivista di Windows XP. Una nuova edizione resa necessaria dagli sviluppi in arrivo


Redmond (USA) – Microsoft intende investire ancora in Windows XP prima dell’arrivo del successore, Longhorn, e lo farà attraverso nuove campagne di marketing e nuovi aggiornamenti. Un piano che il big di Redmond ha battezzato “Windows XP Reloaded” e che, secondo il colosso, rappresenterà l’impegno a colmare il divario temporale che separerà l’uscita di Windows XP, avvenuta nel 2001, da quella di Longhorn, prevista – se va bene – per il 2006.

L’annuncio ha risollevato un vecchio interrogativo: in questi due o più anni che ancora ci separano da Longhorn verrà rilasciata una seconda edizione di Windows XP? A questa domanda nel passato Microsoft ha risposto con un secco “no” ; oggi, però, il big di Redmond non sembra più escludere a priori tale possibilità.

“Con il termine Windows XP Reloaded ci riferiamo alle varie opzioni che nel prossimo futuro ci potranno consentire di aggiungere valore a Windows XP”, ha spiegato Greg Sullivan, primo product manager di Windows. “Dire che si tratti di una release ad interim di Windows XP è quindi prematuro”. E tuttavia probabile, secondo società di analisi come il Gartner.

Sullivan afferma che Microsoft sta ancora decidendo la forma di distribuzione da adottare per veicolare sul mercato i nuovi aggiornamenti per Windows XP. Una soluzione è certamente rappresentata dai service pack, di cui il secondo è proprio in fase di completamento, tuttavia pare che alcuni degli update che Microsoft vuole aggiungere al proprio sistema operativo desktop siano poco adatti, per tipologia e dimensione, ad essere inclusi in un service pack. Per tale ragione il colosso starebbe vagliando la possibilità di rilasciare una nuova versione di Windows XP; ma, come ha detto Sullivan, questa rimane al momento un’ipotesi fra le tante.

Alcune dichiarazioni rilasciate negli scorsi giorni da Jim Allchin, group vice president per le piattaforme software di Microsoft, sembrano per altro suggerire che la necessità di rilanciare Windows XP non sia legata unicamente al ritardo di Longhorn.

Allchin ha ammesso che la campagna di marketing relativa a Windows XP “poteva essere migliore”, soprattutto nel pubblicizzare e spiegare agli utenti le “funzionalità più avanzate” di questo sistema operativo, fra cui quelle di comunicazione e di creazione dei contenuti. Egli sostiene, ad esempio, che sono ancora pochi gli utenti che usano Windows Messenger o Movie Maker.

“Troppo spesso Microsoft tenta di creare nuove funzionalità di cui però non riesce poi a spiegare bene l’uso agli utenti”, ha detto Allchin. “Questo è dovuto anche al fatto che spesso si tratta di caratteristiche che l’utente comune non ha mai usato prima”.

“Windows XP è un gran prodotto – ha continuato Allchin – ma il problema è che Microsoft non ha avuto vita facile nel riuscire a far capire alla gente le innovazioni che porta con sé e, di conseguenza, il suo vero valore”.

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Pubblicato il
1 mar 2004
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