XMail: Elon Musk lancia il guanto di sfida a Gmail

XMail: Elon Musk lancia il guanto di sfida a Gmail

Elon Musk ha confermato su X che sta per arrivare XMail, il suo nuovo servizio di posta elettronica che andrà a sfidare Gmail di Google.
XMail: Elon Musk lancia il guanto di sfida a Gmail
Elon Musk ha confermato su X che sta per arrivare XMail, il suo nuovo servizio di posta elettronica che andrà a sfidare Gmail di Google.

Gmail non è vicino alla chiusura, come affermato da Google nei giorni scorsi per smentire un fraintendimento nato da un post ironico su X, ma potrebbe dover presto fare i conti con XMail. Di cosa si tratta? Del servizio di posta elettronica che Elon Musk e i suoi avrebbero già messo in cantiere.

Elon Musk anticipa l’arrivo di XMail

Al momento non c’è alcuna data di lancio. Non sono trapelate anticipazioni nemmeno in merito alle caratteristiche offerte. Tutto ciò che abbiamo è la risposta del magnate a un dipendente della società, che sul social network ha chiesto Quando realizzeremo XMail?. Quel laconico Sta arrivando, di fatto, può essere interpretato come una conferma.

Il lancio di un servizio di posta elettronica da parte di X sarebbe coerente con la visione ribadita più volte da Musk per le future evoluzioni della società, quella che mira alla creazione della cosiddetta everything app, andando dunque ben oltre il raggio d’azione di ciò che in passato è stato Twitter. Proprio in questi giorni, la piattaforma sta estendendo a tutti la possibilità di effettuare chiamate audio e video.

Tra le altre iniziative messe in campo, come facilmente immaginabile considerando il trend del momento, ci sono quelle legate all’intelligenza artificiale. Più nel dettaglio, l’azienda a fine 2023 ha lanciato Grok, un chatbot basato sul modello omonimo e accessibile in esclusiva da coloro che hanno sottoscritto un abbonamento premium al social network.

Non rimane dunque che attendere maggiori informazioni ufficiali a proposito di XMail. Di certo, l’ingresso in un mercato come quello dei client email, già ben presidiato e in cui non è affatto semplice forzare la transizione degli utenti da un servizio all’altro, dovrà essere studiata e pianificata nei minimi dettagli, per non correre il rischio di assistere a quello che, secondo qualcuno, potrebbe già oggi essere definito un fallimento annunciato.

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Pubblicato il
25 feb 2024
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