Y2Hack ha scosso Israele

Y2Hack ha scosso Israele

La conferenza che alcuni volevano bandire si è tenuta. Captain Crunch ha tenuto banco e gli hacker hanno stabilito che il 28 per cento della rete israeliana è ad alto rischio. Una lezione per tutti
La conferenza che alcuni volevano bandire si è tenuta. Captain Crunch ha tenuto banco e gli hacker hanno stabilito che il 28 per cento della rete israeliana è ad alto rischio. Una lezione per tutti


Tel Aviv (Israele) – Sono arrivati dopo lunghe perquisizioni e nella diffidenza di molti esponenti della politica israeliana che nei mesi scorsi avevano tentato di bloccare la conferenza Y2Hack , nota come “La prima conferenza hacker in Israele”, ma sono arrivati. 350 hacker da tutto il mondo hanno partecipato all’evento autorizzato dal procuratore generale di Israele, Eliyakim Rubinstein.

A tenere banco pare sia stato uno delle menti più celebri nel “settore”, ovvero John Draper, meglio conosciuto come Captain Crunch . Fu lui, ricordano le cronache, che nel 1971 scoprì come il fischio emesso da un giochino trovato in una scatola di cereali riproducesse uno dei toni necessari per “aprire” una linea telefonica. Draper, intervistato su diversi media, ha gettato acqua sul fuoco delle preoccupazioni sollevate dalla conferenza nel paese ospite. “Un hacker, ha detto, è quelcuno che sviluppa programmi per renderli migliori. Non sono persone che entrano nei sistemi informatici. Quelli sono cracker”.

Pare che Captain Crunch sia stato fermato all’areoporto prima della partenza da Los Angeles dalla polizia locale che lo ha interrogato per un’ora e ha esaminato il suo computer prima di lasciarlo partire…

Tra gli eventi clou della manifestazione, la “sfida” (“HackTheseSites”) che alcune aziende israeliane avevano posto agli hacker. Avevano dato il loro assenso a tentativi di “invasione” sui propri network contando sulla loro inviolabilità. Pare invece che gli hacker siano entrati in numerosi sistemi e che dopo ore di lavoro abbiano determinato che il 28 per cento della rete israeliana è ad alto rischio. “Una percentuale, hanno commentato gli organizzatori dell’evento, simile a quella dei paesi occidentali”.

Agli autori dell’hacking la polizia ha però vietato di pubblicare online la lista delle aziende “vulnerabili”…

Il ministro della Scienza israeliano, Micheal Eitan, ha accettato di partecipare all’evento, e in una intervista ha affermato: “Ho detto loro che se godono della libertà di internet senza abusarne, e non sminuiscono il lavoro della polizia, potranno sempre fare ciò che fanno”. Eitan ha assistito ad alcune “dimostrazioni tecniche” che ha definito “interessanti e innocue”.

Altro evento è stata la conferenza telefonica che dall’Y2hack i partecipanti hanno tenuto con Kevin Mitnick, probabilmente il più celebre hacker, a cui dopo anni di reclusione è ancora impedito l’accesso al personal computer o ad altri device hi-tech. Secondo una delle organizzatrici, Neora Shaul , “Mitnick ci ha trovato tutti con lui. Sappiamo tutti che il divieto di toccare un computer è peggio della galera”.

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Pubblicato il
3 apr 2000
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