Solo il 20% considera le criptovalute pericolose, ecco il perché

Solo il 20% considera le criptovalute pericolose, ecco il perché

Secondo un recente sondaggio realizzato da ASIC, solo il 20% degli investitori crittografici considera realmente pericolose le criptovalute.
Solo il 20% considera le criptovalute pericolose, ecco il perché
Secondo un recente sondaggio realizzato da ASIC, solo il 20% degli investitori crittografici considera realmente pericolose le criptovalute.

Secondo quanto emerso da un sondaggio realizzato dalla Australian Securities and Investments Commission (ASIC), solo il 20% di coloro che investono in criptovalute, ritengono il loro approccio rischioso. In altre parole, sono pochi coloro che esplorano i rischi dell’investimento crittografico.

Tutti gli altri non ritengono quindi pericoloso investire in criptovalute. Il risultato arriva da una ricerca effettuata in uno studio del novembre 2021. L’obiettivo della ricerca era quello di esaminare il comportamento dei trader crypto dopo l’inizio della pandemia da Covid-19.

La volatilità degli asset digitali è una componente fondamentale che deve essere presa in considerazione. Non comprenderne i rischi risulta pericoloso non solo per l’utente, ma anche per il mercato stesso. Infatti, molto spesso, chi non si informa bene su questo settore, una volta che i prezzi crollano più del dovuto si fa prendere dal panico.

Invece di approfittare per acquistare e ottenere altre criptovalute, la reazione è quella di vendere le proprie posizioni perdendoci notevolmente. Al contrario, conoscendo i rischi e, soprattutto, l’andamento degli asset digitali, c’è la possibilità di non lasciarsi travolgere dalla cosiddetta FOMO.

Criptovalute: in pochi conoscono bene i rischi di investimento

Investire include sempre una percentuale di rischio che, a seconda del prodotto, può essere più o meno elevata. Per quanto concerne le criptovalute è particolarmente importante conoscerla, anche per evitare rovinose cadute inutili.

Tra l’altro, secondo questo studio della ASIC, le criptovalute sono il secondo prodotto di investimento più comune. Infatti, il 44% delle persone intervistate ha dichiarato di possedere asset digitali e token. Tra questi, il 25% ha dichiarato essere l’unica classe di investimento in loro possesso.

Joe Longo, presidente della Australian Securities and Investments Commission (ASIC), ha evidenziato come le criptovalute esercitano un’attrattiva importante per chi vuole introdursi nel mondo dell’investimento. Questo, come ha spiegato, può comportare il sottovalutare rischi:

Secondo il sondaggio, solo il 20% dei proprietari di criptovalute considera rischioso il proprio approccio di investimento. Ciò solleva preoccupazioni sul fatto che gli investitori non comprendano i rischi associati a questa classe di attività. La protezione degli investitori in questo settore è molto limitata e c’è una mancanza di comprensione tra gli investitori sui rischi che stanno assumendo. Questo è un motivo importante per rafforzare la regolamentazione del settore.

Il sondaggio ha evidenziato che i protagonisti degli investimenti hanno scelto asset digitali non regolamentati. Si tratta di un pericolo molto alto che però non dovrebbe gettare discredito su tutto il mondo crittografico. Informarsi permette di scegliere un buon strumento per fare trading.

Tra i tanti exchange disponibili c’è Coinbase. Questa piattaforma offre funzionalità semplici e sicure per acquistare criptovalute a scopo di trading o di investimento long term. Inoltre, integra anche un Wallet Crittografico proprietario per detenerle al sicuro.

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Pubblicato il 15 ago 2022
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