Indipendentemente dalla specializzazione, dal livello accademico o dall’istituto, gli ultimi periodi sono stressanti per gli studenti e richiedono un’intensa attività di studio e di preparazione. Tuttavia, l’intelligenza artificiale può aiutare ad alleggerire il carico.
L’AI come opportunità per migliorare l’apprendimento
La diffusione dell’AI generativa come ChatGPT, nel mondo dell’istruzione, è stata accompagnata dalla preoccupazione (legittima) che questi strumenti potessero essere usati per “barare”. Si temeva che gli studenti potessero sfruttare l’intelligenza artificiale per scrivere temi e tesi, violando l’integrità e gli standard richiesti.
Tuttavia, se usata correttamente, l’AI può essere un valido supporto per ottimizzare e migliorare l’apprendimento. Ad esempio, gli studenti possono servirsi di questi strumenti per generare sintesi e riassunti di testi complessi, per farsi spiegare concetti difficili con un linguaggio più semplice, per creare mappe mentali e schemi di studio interattivi.
Inoltre, può aiutare a migliorare le capacità di scrittura fornendo feedback su bozze e articoli. Quindi, con un utilizzo etico, l’AI generativa ha un grande potenziale per supportare lo studio e l’apprendimento degli studenti, senza sostituirsi al loro lavoro umano.
Come sfruttare l’AI per studiare e preparare gli esami
I chatbot AI sono intuitivi e facili da usare, non richiedono particolari competenze tecniche e molte delle funzioni più utili sono disponibili gratuitamente. Per chi è pronto a delegare all’intelligenza artificiale alcune attività di studio ripetitive e faticose, esistono diversi strumenti.
Tra le varie opzioni disponibili, Microsoft Copilot è senza dubbio un servizio interessante. Prima di tutto è gratuito ed è connesso a Internet, perciò può accedere alle informazioni più aggiornate sul web, un aspetto decisamente importante quando si studia. Inoltre, Copilot dà accesso alla versione più evoluta di ChatGPT di OpenAI (che è a pagamento), ovvero GPT-4 Turbo (disponibile solo per gli stili di conversazione “Creativo” e “Preciso”).
Microsoft Copilot può rivelarsi un eccezionale compagno di studio, non solo perché è gratuito (almeno per il momento), ma soprattutto per la sua capacità di citare le fonti delle informazioni fornite. Questa trasparenza è un grande vantaggio. Permette, infatti, di risalire facilmente ai riferimenti bibliografici e alle fonti originali menzionate dal chatbot. In questo modo, è possibile seguire i collegamenti alle risorse indicate dall’AI per reperire ulteriori dettagli e materiale di studio sullo stesso argomento.
Come ottimizzare il metodo di studio con l’AI
Studiare in modo efficiente è fondamentale per il successo negli esami e l’AI può dare una gran bella mano, basta scegliere gli strumenti giusti.
1. Riassumere i PDF
Il percorso universitario comporta spesso la lettura di numerosi e corposi testi, sotto forma di lunghi PDF. Che si tratti di materie umanistiche o scientifiche, è richiesto agli studenti di leggere e familiarizzare con documenti di ricerca pieni di gergo tecnico e di difficile comprensione. In questi casi, gli strumenti di intelligenza artificiale per riassumere i PDF possono rivelarsi molto utili.
È possibile, infatti, caricare il PDF dal proprio computer e chiedere al chatbot di rispondere a domande specifiche sull’argomento o addirittura di generare riassunti completi. Esistono diverse soluzioni, ma una delle migliori è ChatPDF. La versione gratuita di ChatPDF consente di caricare due PDF al giorno (max 120 pagine ciascuno).
L’utilizzo è semplice: basta visitare il sito web, caricare il documento e iniziare la chat. In questo modo, l’intelligenza artificiale può aiutare a comprendere testi complessi e a sintetizzare concetti chiave, ottimizzando tempi e metodi di studio.
2. Suddividere il materiale
A volte, non importa quante volte si legga o si studi un certo argomento, semplicemente non è chiaro. In questi casi, è possibile utilizzare un chatbot AI come Copilot di Microsoft per scomporre nozioni complesse in concetti più facili da assimilare.
Ad esempio, quando cis imbatte in una frase o in un concetto ostico, basta copiarlo e incollarlo nella chat con l’AI e inviare la richiesta di testo (il prompt): “Per favore, spiega questo concetto con parole semplici, come se dovessi spiegarlo a un bambino di 5 anni“.
Questo approccio consente all’intelligenza artificiale di illustrare l’argomento utilizzando esempi concreti della vita di tutti i giorni, aggiungendo un contesto che rende l’argomento più chiaro. In questo modo la terminologia tecnica e confusa viene eliminata a favore di spiegazioni nel linguaggio comune. Naturalmente, è possibile scegliere il livello di semplificazione indicando l’età o il grado scolastico.
3. Assistenza nella preparazione di saggi
Come se non fosse già abbastanza difficile preparare il programma di un semestre per un esame, molti professori assegnano anche tesine di fine semestre che sostituiscono o integrano l’esame finale, e che, ovviamente, incidono sul voto finale. Trattandosi di elaborati che richiedono sintesi e ricerche approfondite, l’intelligenza artificiale può offrire un valido supporto.
I chatbot AI come Copilot di Microsoft possono, infatti, aiutare nella stesura fornendo spunti per gli schemi iniziali, suggerendo fonti rilevanti per l’argomento e facilitando il brainstorming di idee. Per sfruttare queste funzioni, basta rivolgersi all’AI con prompt discorsivi, ad esempio: “Mi puoi aiutare a creare una bozza per un saggio sulla vita quotidiana nell’antica Roma?“.
Inoltre, le avanzate capacità di comprensione del linguaggio naturale di questi sistemi permettono di utilizzarli per la revisione, andando oltre il semplice controllo ortografico. È sufficiente incollare il testo e chiedere al chatbot di modificarlo per migliorarne struttura, chiarezza e focus in base alle necessità.
4. Schematizzare gli appunti
In vista degli esami, si ha l’arduo compito di condensare in pochi punti chiave gli appunti raccolti durante un intero semestre di lezioni. Invece di farlo a soli, è possibile delegare questo lavoro di sintesi a un chatbot AI. Ad esempio, se si hanno tonnellate di appunti di ciascuna lezione su Google Docs è sufficiente copiare e incollare tutto il testo nella chat, e chiedere poi di generare brevi riassunti.
Lo stesso processo può essere applicato anche al materiale condiviso dai docenti, come slide, schemi o altre risorse didattiche. L’AI è in grado di analizzare rapidamente grandi quantità di testo per estrarne i punti salienti.
5. Farsi interrogare
Un metodo di studio efficace consiste nel farsi interrogare a caso sul materiale da apprendere, proprio come si faceva alle elementari con genitori e amici. Oggi questo ruolo può essere svolto proficuamente dai chatbot AI. Basta indicare all’AI l’argomento su cui si vuole essere esaminati, ad esempio dicendo “Puoi farmi un test sul mio materiale d’esame?”. Il chatbot chiederà di che materiale si tratta e genererà domande basate sull’argomento fornito.
Oltre a porre domande, l’AI è in grado di valutare le risposte date, spiegare dove si è sbagliato e suggerire risorse online per approfondire le conoscenze carenti. Per rendere l’interrogazione ancora più efficace, si può caricare il PDF del libro di testo o degli appunti e chiedere all’AI di generare domande specifiche sulla base di quel materia.
Inoltre, è possibile richiedere la creazione automatica di flashcard personalizzate con i concetti chiave.
Buona fortuna per gli esami finali!