80 anni di BBC online per tutti

80 anni di BBC online per tutti

Ci sarà una pagina web per ogni episodio di ogni singolo programma. Sarà una piattaforma che ricostruirà 81 anni di storia mettendo a disposizione dei netizen i contenuti, ovunque si trovino in rete
Ci sarà una pagina web per ogni episodio di ogni singolo programma. Sarà una piattaforma che ricostruirà 81 anni di storia mettendo a disposizione dei netizen i contenuti, ovunque si trovino in rete

Una mole impressionante di materiale riversato online, dalle epifanie televisive di un etereo David Bowie ai documentari televisivi di David Attenborough . Tutto l’archivio BBC sarà messo a disposizione dei netizen: una pagina web per ogni singolo episodio di ogni singolo programma, decenni di storia, di cultura e di costume documentati dall’emittente pubblica britannica, letti attraverso la lente della Beeb.

Logo BBC L’iniziativa della BBC è stata messa in moto lo scorso anno , con una sperimentazione che ha coinvolto 20mila utenti britannici. L’esperimento è parte del percorso a strattoni che BBC sta battendo per proiettarsi nell’era digitale e Jana Bennett, dirigente di BBC Vision, ne ha presentato sviluppi ed orizzonti sul palco canadese del Banff television festival .

Gli 81 anni di storia documentati dalla BBC verranno catalogati in rete e saranno a disposizione dei netizen , corredati da informazioni, link, riferimenti. Una pagina per ogni programma trasmesso si andrà ad aggiungere alle 160mila pagine dedicate ai programmi trasmessi attualmente. Ma oltre alle informazioni relative agli show, ai cittadini della rete sarà consentito esplorare l’archivio , ricordare momenti della propria vita attraverso le immagini della Beeb, ripercorrere vicende storiche in prospettiva: potranno accedere ai programmi veri e propri attraverso iPlayer , attraverso la piattaforma di video on demand Kangaroo attesa da BBC entro il 2008, o attraverso un archivio online approntato per l’occasione, all’interno del quale sarà possibile effettuare ricerche. Tutte le pagine punteranno al file del programma, ovunque esso risieda, iTunes o YouTube compresi.

Nulla è stato ancora rivelato riguardo al modello di business che sosterrà l’archivio di BBC: non è noto se si tratterà di un’offerta a pagamento e se i programmi in archivio verranno resi disponibili solo entro i confini del Regno Unito o saranno rilasciati a favore di tutti i cittadini della rete. Non è altresì noto il budget previsto dall’emittente per foraggiare lo sviluppo dell’iniziativa: è certo però che si attingerà ai 36 milioni di sterline che BBC mette in campo per i progetti di digitalizzazione.

La Beeb ritiene però che l’iniziativa si rivelerà proficua: l’ obiettivo è consolidare l’immagine di BBC e dare visibilità ai programmi che produce, l’ambizione è quella di solleticare l’interesse di emittenti interessate a format e prodotti confezionati made in BBC , intrattenimento e informazione da vendere in tutto il mondo.

Esitazioni tecniche e nella gestione dei diritti sembrano essere stati lasciati alle spalle, sfumanti nel successo delle piattaforma iPlayer, 90 milioni di programmi distribuiti in streaming o in download. Un ulteriore incoraggiamento ai progetti di BBC sembra venire dall’ accordo negoziato e siglato con EMI : le performance messe in onda dalle radio e dalle emittenti TV BBC potranno andare a rimpinguare le discografie di artisti come Pink Floyd e Paul McCartney, e potranno contemporaneamente catalizzare l’interesse dei netizen verso l’archivio che BBC medita di rendere disponibile online. Un’occasione in più per ingolfare i servizi di connettività offerti dai provider del Regno Unito.

Gaia Bottà

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Pubblicato il 12 giu 2008
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