Afghanistan, talleri per le TLC

Afghanistan, talleri per le TLC

La Banca Mondiale approva un fondo da 22 milioni di dollari per sviluppare l'infrastruttura di telefonia e TLC del paese
La Banca Mondiale approva un fondo da 22 milioni di dollari per sviluppare l'infrastruttura di telefonia e TLC del paese


Roma – In Afghanistan ci sono due linee telefoniche ogni mille abitanti, una media che non è comparabile in alcun modo con i paesi ricchi, nei quali talvolta le linee disponibili sono in numero maggiore rispetto ai residenti. A questa situazione vuole porre rimedio la Banca Mondiale che ha confermato uno stanziamento di 22 milioni di dollari dedicato alle TLC afgane.

Il progetto è considerato una iniziativa di emergenza perché mira a mettere in piedi prima di tutto un network infrastrutturale di comunicazione telefonica e telematica attivo in ambito governativo e nella disastrata pubblica amministrazione. L’idea è quella di cercare di coinvolgere soggetti privati a capitale estero per la realizzazione di ulteriori infrastrutture necessarie alla crescita economica del paese.

Fino a questo momento alcuni fondi della Banca Mondiale, non compresi in questa nuova tranche, sono stati spesi per sostenere lo sviluppo della rete per la telefonia mobile sulla quale operano in licenza due diversi carrier. Altri fondi, pari a circa tre milioni di dollari, sono stati fin qui utilizzati per collegare la disgregata rete telefonica afgana con il resto del mondo .

Per ottenere risultati però non basterà certo l’intervento della Banca Mondiale. Sembra esserne perfettamente consapevole il ministro alle Comunicazioni afgano, Mohammad Masoom Stanakzai, secondo cui “per espandere rapidamente la nostra rete di telecomunicazione e di servizi nel paese dobbiamo ricollegare le persone e sviluppare il nostro sistema economico e sociale. Per farlo, dobbiamo capire quanto sia importante creare le condizioni per una competizione vera e per investimenti privati in questi settori”.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
9 ott 2003
Link copiato negli appunti