Un messaggio pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate avvisa che domani, sabato 18 ottobre, per gran parte della giornata non sarà possibile accedere all’area riservata. Vale la pena tenerlo a mente, se si ha intenzione di sfruttare il tempo libero del fine settimana per adempiere ai propri doveri fiscali. Il motivo dello stop è da attribuire a una manutenzione programmata.
Sabato 18 ottobre, dalle ore 13 alle 00:30, i servizi online dell’area riservata, inclusa la Dichiarazione precompilata, e quelli del Portale Fatture e Corrispettivi, non saranno disponibili per un intervento tecnico programmato. Rimarranno comunque attivi i servizi per l’invio dei documenti tramite i canali telematici e quelli dello SDI (SFTP, SDICOOP e PEC).
L’area riservata dell’Agenzia delle Entrate si ferma
In particolare, l’interruzione merita di essere segnalata poiché l’app IO sta mostrando un nuovo messaggio proveniente proprio dall’Agenzia delle Entrate. È quello che fa riferimento alla prossima scadenza relativa al modello Redditi precompilato: per trasmetterlo ci sarà tempo fino al 31 ottobre.
Un altro avviso rende noto che domenica non sarà possibile utilizzare altri servizi e potrebbero verificarsi rallentamenti. I responsabili della piattaforma si scusano per il disagio.
Domenica 19 ottobre 2025, dalle ore 8 alle ore 19 circa, il Sistema di Interscambio non potrà ricevere notifiche di esito provenienti dai canali Web-Service. Per tutte le altre tipologie di documenti sarà possibile inviare i file dai diversi canali di trasmissione, ma potrebbero verificarsi rallentamenti in fase di elaborazione. Inoltre, non saranno disponibili i servizi Fatturazione elettronica e conservazione e Monitoraggio delle ricevute dei file trasmessi del Portale Fatture e Corrispettivi.

Ricordiamo che per l’accesso all’area riservata dell’Agenzia delle Entrate è possibile utilizzare le credenziali SPID o CIE (carta di identità elettronica).
La manutenzione della piattaforma ha anche l’obiettivo di scongiurare il rischio di problemi come quello che, nel maggio scorso, ha bloccato un’intera categoria: i commercialisti.