Microsoft ha avviato i test per la funzionalità AI Search di Bing. Gli utenti che si trovano in alcuni paesi con lingua inglese hanno scoperto che, dopo aver digitato una query, il motore di ricerca mostra un riassunto invece dei tradizionali link ai siti web. L’azienda di Redmond potrebbe quindi “seguire” la rivale Google.
Addio ai link blu?
Nella home page di Bing (in alto a sinistra) è presente il pulsante Copilot che porta al sito dedicato dell’assistente. In alcuni paesi di lingua inglese è stato “integrato” direttamente nel motore di ricerca. Quando l’utente inserisce una query nella barra degli indirizzi di Edge, Bing risponderà con un riassunto dettagliato, come avviene nel chatbot.
La funzionalità in test si chiama AI Search. Sfruttando un modello ignoto (probabilmente uno di OpenAI), il motore di ricerca mostra la risposta attraverso un elenco puntato. Le fonti si possono visualizzare cliccando su parti del testo oppure sui link aggiunti in fondo. Lungo il lato destro ci sono i pulsanti “pollice su” e “pollice giù” per indicare la qualità della risposta e i link a video e immagini.
Nella nuova interfaccia non ci sono più i tradizionali link blu. La funzionalità AI Search è quindi simile alla AI Mode di Google. Microsoft ha confermato che si tratta di un esperimento di ricerca generativa, come aveva annunciato a fine 2024.
L’eventuale eliminazione dei link causerà inevitabilmente un crollo del traffico verso i siti web. Chegg, azienda statunitense che offre corsi online agli studenti, ha presentato una denuncia contro Google perché la funzionalità AI Overviews ha causato una diminuzione delle visite e dei guadagni.