Airbnb ha grandi piani per il futuro e l’integrazione dell’intelligenza artificiale è in cima alla lista, ma è presto per parlare di un agente AI che organizza le vacanze da cima a fondo. Almeno non nell’immediato futuro.
Airbnb non è pronta per l’AI nella pianificazione dei viaggi
Il colosso degli affitti breve introdurrà l’AI per migliorare il servizio di assistenza clienti a partire da quest’estate. Il nuovo sistema potrà comunicare in tutte le lingue ed esaminare rapidamente migliaia di documenti per aiutare i viaggiatori a risolvere qualsiasi problema durante il loro soggiorno.
Secondo il CEO di Airbnb Brian Chesky, l’AI non è ancora matura per essere applicata alla pianificazione dei viaggi, nonostante i passi avanti fatti da OpenAI e altri big del settore. “Penso che siamo ancora agli inizi, un po’ come negli anni ’90 per Internet“, ha dichiarato durante la call con gli investitori sui risultati del Q4 2024.
Chesky non ha dubbi: in futuro l’AI avrà un impatto profondo sul mondo dei viaggi. Man mano che la tecnologia progredirà, Airbnb espanderà le capacità del suo agente virtuale, trasformandolo prima in uno strumento di ricerca e poi in un vero e proprio “concierge di viaggio e di vita“.
Anche Airbnb abbraccia l’intelligenza artificiale
Internamente, Airbnb sta già utilizzando l’AI per scopi ingegneristici, ottenendo piccoli guadagni di produttività. Ma Chesky è cauto sul futuro. Intanto, l’adozione dell’AI potrebbe portare a una riduzione dei costi variabili, soprattutto per quanto riguarda l’assistenza clienti. Non è chiaro se questo si tradurrà con i tagli al personale.
Nonostante la cautela sull’AI, Airbnb ha chiuso il Q4 con risultati eccezionali, battendo le stime degli analisti sia sui ricavi (2,48 miliardi di dollari) che sugli utili per azione (73 centesimi). La notizia ha fatto schizzare le azioni del 15% in after-hours.