Al contact tracing è mancata una cosa: la fiducia

Al contact tracing è mancata una cosa: la fiducia

Il contact tracing non ha funzionato a livello globale soprattutto a causa della mancanza di fiducia nei confronti di Stati e delle azidnde Big Tech.
Al contact tracing è mancata una cosa: la fiducia
Il contact tracing non ha funzionato a livello globale soprattutto a causa della mancanza di fiducia nei confronti di Stati e delle azidnde Big Tech.

Un report del MIT Technology Review conferma quanto anche in Italia avevamo capito da tempo: le app per il contact tracing hanno ottenuto molti meno risultati di quanto auspicato, ma tutto ciò non tanto per una qualche carenza tecnologica di fondo, quanto per l’incapacità di integrarsi e fare sistema. In qualche modo se questi progetti non hanno funzionato è perché sono stati, ognuno per sé, cattivi profeti in patria.

Il report ha analizzato quanto accaduto negli Stati Uniti, ma il discorso sembra evidentemente simile a quanto accaduto in Italia e in tutta Europa: una chiara mancanza di fiducia nei confronti di questo tipo di tracciamento ha generato una distanza tra cittadini e app, un gap che nemmeno la paura per la pandemia ha saputo colmare. Non c’è fiducia nello Stato (come figura ideale), ma non c’è neppure nei confronti delle “big tech”. Due entità spesso viste come invadenti nei confronti della privacy e delle libertà degli utenti, hanno fatto sì che i cittadini approcciassero il contact tracing con eccessiva ritrosia, trovandosi a dover nuotare in un mare di condizionali utili a rimandare download e installazioni.

Questo clima avverso ha generato però soprattutto una forte incomprensione: troppi utenti hanno bocciato il tentativo senza neppure concedere una chance alle app. Chi lo ha concesso si è trovato spesso senza assistenza o senza la vera percezione di ricavarne un qualche vantaggio. Il risultato è stato infine deludente: sebbene il potenziale del contact tracing sia stato misurato e plaudito (soprattutto nel Regno Unito), se lo si vuole trasformare in un vero strumento di utilità per il futuro allora bisognerà costruirvi attorno un lavoro di lungo periodo utile a gettare le basi per un nuovo rapporto fiduciario tra le parti.

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Senza fiducia non c’è collaborazione e senza dialogo non c’è fiducia. L’occasione creata dal Covid-19 non è stata colta, ma può essere un inizio. Anche dopo Immuni ci sarà un futuro per il contact tracing, insomma, e bisognerà proprio ripartire dalle mancanze che hanno ostacolato Immuni.

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Pubblicato il
21 giu 2021
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