Al Massachussets non piace MS

Al Massachussets non piace MS

Non è una novità: ora le pubbliche autorità accusano l'azienda di nuove strategie anti-competitive. Ma sono accuse che giungono mentre Microsoft trova nuove intese con il Dipartimento di Giustizia
Non è una novità: ora le pubbliche autorità accusano l'azienda di nuove strategie anti-competitive. Ma sono accuse che giungono mentre Microsoft trova nuove intese con il Dipartimento di Giustizia


Boston (USA) – Le attuali strategie di Microsoft puntano a mettere fuori mercato i motori di ricerca concorrenti o formati documentali alternativi come quello di Adobe Acrobat (PDF). A sostenerlo sono i procuratori del Massachussets, gli unici procuratori di stato americani ad aver deciso di perseguire ora e sempre il big di Redmond anche dopo la conclusione del procedimento antitrust.

In una nota formale inviata al giudice Colleen Kollar-Kotelly che ha presieduto quel procedimento, i procuratori del Massachussets hanno dichiarato che “se Microsoft sta facendo dei passi per rendere meno efficace la competizione dei prodotti rivali in modo da poterli soppiantare, questo serial killing di tecnologie concorrenti rappresenta una prospettiva seria e preoccupante”. Si tratta, dunque, di una ipotesi che i procuratori di stato condiscono con una ulteriore accusa di “comportamenti business preoccupanti” che porterebbero Microsoft al di fuori degli accordi stretti in conclusione del processo antitrust.

La denuncia in Massachussets ha in apparenza sorpreso Microsoft. Una portavoce dell’azienda ha spiegato che “poiché si tratta di accuse vaghe e non supportate da elementi di prova, è difficile rispondere. In ogni caso siamo sempre disponibili a sederci attorno ad un tavolo per discutere qualsiasi problema. Abbiamo tutta l’intenzione di rispettare appieno l’accordo antitrust e la legge antitrust”.

Quasi a voler dimostrare la propria buona fede, Microsoft nelle ore in cui il Massachussets tornava alla carica ha annunciato una modifica all’implementazione dentro Windows XP delle funzionalità di acquisto di musica online. Un annuncio che deriva dalle osservazioni prodotte in materia dallo stesso Dipartimento della Giustizia.

La vicenda Boston vs. Redmond , comunque, dovrebbe concludersi entro poche settimane, quando arriverà la sentenza finale della corte d’appello di Washington che sta valutando il ricorso del Massachussets contro l’accordo firmato dall’azienda con il Dipartimento della Giustizia e con gli altri stati inizialmente impegnati nel procedimento a carico di Microsoft.

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Pubblicato il
19 gen 2004
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