Amaya, lo standard-browser, arriva alla 4.0

Amaya, lo standard-browser, arriva alla 4.0

Il Consorzio per il World Wide Web rilascia l'ultima versione del tool di authoring e browsing che risponde più di qualunque altro alle tecnologie riconosciute come standard tra quelle che realizzano il Web
Il Consorzio per il World Wide Web rilascia l'ultima versione del tool di authoring e browsing che risponde più di qualunque altro alle tecnologie riconosciute come standard tra quelle che realizzano il Web


Ginevra – Il Consorzio per il World Wide Web (W3C) ha rilasciato una nuova versione di Amaya, giunta ormai alla 4.0.

Amaya, tool di authoring e browsing, è uno strumento che può essere liberamente adottato grazie alla licenza Open Source e che secondo il W3C non solo ha un’interfaccia semplice come quella dei browser commerciali ma rappresenta anche “uno strumento completo” per realizzare pagine Web e per navigare nel Web “rispettando” tutti gli standard ufficiali approvati, appunto, dal Consorzio.

In realtà Amaya si potrebbe considerare uno standard in sé così come Jigsaw, la sua “controparte” che risiede su server.

Oltre ad una serie di bug corretti, la nuova versione di Amaya ora supporta il formato grafico SVG, supporta documenti nativi MathML, lavoro collaborativo in RDF, XPointer, XLink e altri, offre una struttura unica per visualizzare l’architettura dei documenti Web. Inoltre genera documenti XHTML con i profili XHTML-transitional, XHTML-strict e XHTML-basic con cui Amaya verifica la validità dei documenti XHTML da caricare e consente all’utente di creare solo gli elementi e gli attributi che corrispondono al profilo prescelto. Altre novità includono nuovi menù per aggiungere o rimuovere elementi dell’ID, la rimozione del “case sensitive” nelle funzionalità di ricerca di default e altri “gadget” che rendono il prodotto più “user friendly”.

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Pubblicato il 14 nov 2000
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